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La promessa dei discepoli del maestro Ikeda - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:15

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La promessa dei discepoli del maestro Ikeda

Puntata 3. Nella serie “La promessa dei discepoli del maestro Ikeda” i successori esprimono il loro voto per kosen-rufu insieme al maestro. In questa puntata intervengono Giulia Gallo e Mirko Lugli

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di Giulia Gallo, vice responsabile nazionale giovani donne

Se penso alla mia relazione con il maestro Ikeda Sensei devo cercare un punto di origine, che va alla radice della mia fede. Conobbi il Buddismo a diciassette anni, in un momento molto particolare e fragile della mia vita. Ciò che maggiormente mi colpì negli scritti di Ikeda Sensei furono le sue parole semplici e schiette, che subito sentii come dirette precisamente a me. Come una voce lontana ma allo stesso tempo vicinissima che mi diceva: “Se non credi in te, non preoccuparti! Io ci credo! E vincerai assolutamente”. Questa sensazione di fiducia costante nei miei confronti ha funzionato come una calamita che mi ha attratta verso il Daimoku e le attività della Soka Gakkai offrendomi passo dopo passo l’opportunità di lenire le mie ferite. Tornare alle parole incoraggianti del maestro Ikeda nei momenti di difficoltà, come in quelli positivi, è stato come tornare a una sorgente. Le parole del maestro sono sempre lì, per me. Oggi posso tornare da lui con la stessa fiducia di quando l’ho incontrato per la prima volta.

«Vincete con coraggio e con ferma decisione. Io sarò sempre al vostro fianco. Io continuerò a pregare per voi. Il maestro è un leone. Di conseguenza, anche i discepoli sono leoni. Vincete assolutamente per voi stessi, per i vostri genitori e per il maestro. Non facciamo paragoni con gli altri. Il vero vincitore è colui che ogni giorno riesce a spingersi anche solo un passo avanti» (Protagonisti della nuova era, pag. 93)

Ora, all’inizio del 2024, periodo nel quale rilanciamo sui nostri obiettivi, mi accorgo di quanto questo anno in particolare sia cruciale per tutti noi compagni di fede. Sento che ogni desiderio espresso davanti al Gohonzon è come se avesse un “peso” diverso, come se non fosse solo per me ma, ancora di più, anche per gli altri.
La promessa fatta al mio maestro tempo fa, che voglio rinnovare e portare nel cuore, è di compiere pienamente la mia missione attraverso l’arte e l’educazione.
Desidero mantenere sempre acceso il desiderio di condividere con chi mi sta attorno il tesoro della pratica buddista, ispirando ogni persona che incontro, proprio come il mio maestro ha fatto con me, credendo fino in fondo nel potenziale di ogni individuo. Voglio decidere di alzarmi, senza paura, come fiera discepola, e mostrare alle future generazioni che grandioso maestro ho avuto, esattamente come Ikeda Sensei ha fatto per tutta la vita portando nel mondo le parole del suo maestro Toda.
Ne La nuova rivoluzione umana leggiamo:

«In tutti i suoi sforzi e le sue azioni Shin’ichi era motivato solo dalla decisione di trionfare e dare gioia a Toda. Il suo maestro era sempre nel suo cuore. In ogni momento, ogni giorno, Shin’ichi era impegnato in un dialogo interiore con lui. Era convinto che Toda fosse sempre consapevole di ciò che lui stava facendo ed era determinato a vivere in modo da potergli sempre riferire con orgoglio i suoi risultati» (NRU 22, 5)

Il 2023 è stato un anno nel quale ho posto le basi per un grande cambiamento nella mia vita. La gratitudine che provo davanti al Gohonzon è grande, e desidero portarla con me per incoraggiare ogni persona con la quale entro in relazione.
Da dove deriva questa gratitudine? Non solo dal fatto di essere riuscita a compiere un grande passo verso un obiettivo personale per me molto importante, ma soprattutto dal fatto che tutto questo lo devo alle costanti guide di Ikeda Sensei che mi hanno portata a non mollare, anche nei momenti di più profondo sconforto.


di Mirko Lugli, vice responsabile nazionale giovani uomini

Ho 34 anni, sono nato in una famiglia di praticanti e fin da quando ero un bambino le parole e l’esempio del maestro Ikeda illuminano la mia vita.
Nelle sue parole e nel suo modo di vivere trovo sempre una fonte di coraggio e speranza. Ogni volta che affronto una difficoltà, tornare alle parole di Daisaku Ikeda mi permette immancabilmente di trovare una soluzione.
Nel portare avanti l’impegno e il desiderio di contribuire al movimento di kosen-rufu, la sua guida apre la strada e mi infonde un’inesauribile energia.

Venerdì 4 settembre 2015 ero in Giappone per il corso mondiale dei giovani della SGI e quel giorno andammo al Kosen-rufu Daiseido. Mentre recitavamo Daimoku, prima della cerimonia di Gongyo, improvvisamente gli staff ci chiesero di uscire nel viale antistante al Daiseido. In quella occasione Sensei e la signora Kaneko passarono con la macchina per salutarci.
Ci siamo guardati negli occhi in un istante eterno. Tutto quello che c’era stato prima e tutto quello che ci sarebbe stato dopo era condensato in quell’istante presente. Dentro lo sguardo sorridente di Sensei ho sentito profondamente che, se maestro e discepolo lottano insieme, tutte le cose che accadono nella vita – tutte, anche quelle più brutte e dolorose – in realtà diventano bellissime. Tutti noi che eravamo lì possiamo confermare la sensazione viva e concreta che a quell’incontro non stavano partecipando solo i 250 giovani del corso mondiale, ma tante, tantissime persone: Sensei ci stava investendo con un’ondata di gioia che arrivava a tutti i membri del mondo.

Questo è certamente il mio punto di origine con Sensei, il momento più importante della mia vita e il mio tesoro più prezioso.
Ma c’è anche un altro momento che oggi sento che ha un’enorme importanza. Avevo 20 anni, stavo tornando da un corso buddista e una responsabile dei giovani mi regalò i primi due volumi de La rivoluzione umana. Da quando ho aperto quel libro è iniziato un viaggio entusiasmante, un dialogo intimo, una meravigliosa epopea. La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana costituiscono l’altro tesoro della mia vita.
Riflettendo, non credo esista un’opera in cui l’autore ha riversato così tanto la sua vita come Sensei ha fatto nei trenta volumi de La nuova rivoluzione umana. Grazie a quest’opera non solo noi, ma tutti coloro che cominceranno a praticare nei decenni e nei secoli futuri potranno stringere una relazione personale, profonda e indistruttibile con il maestro Ikeda, venendo in contatto con i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue emozioni, la sua sensibilità, la sua forza. Che fortuna, e che felicità!

Oggi, come giovane, prometto che mi dedicherò ancora di più a far crescere ancora e ancora un fiume di shakubuku per la felicità di tutta l’umanità e che sosterrò per sempre il Gruppo futuro, generazione dopo generazione.
Ci sono tante persone che soffrono, tante che cercano la felicità e tante che non sanno neanche cosa sia. Grazie a Sensei e alla Soka Gakkai noi lo sappiamo e sappiamo come costruirla. Abbiamo la responsabilità di agire affinché la vita delle persone cambi e così possiamo davvero cambiare la società. Abbiamo quindi una missione immensa, degna del più grande maestro che avremmo mai potuto incontrare. Con una gratitudine altrettanto immensa desidero vivere tutta la mia vita come suo discepolo e prego con tutto me stesso per incidere questa promessa nel mio cuore fino a quando sarò vivo e per l’eternità.

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