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Uniti insieme a Sensei ripartiamo per una Soka Gakkai giovane in Italia! - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:28

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Uniti insieme a Sensei ripartiamo per una Soka Gakkai giovane in Italia!

Corso nazionale 1-3 dicembre

Pubblichiamo il report del corso nazionale che si è tenuto a Tivoli nel fine settimana del’1-3 dicembre. In questo articolo l’intervento di Alberto Aprea, presidente della Soka Gakkai italiana. Nei prossimi giorni verranno pubblicati gli altri interventi [articolo in aggiornamento]

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Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine nei confronti di tutti voi che continuate a pregare per la pace e a sostenere e incoraggiare ogni singolo membro.
È veramente strano aver iniziato questo corso senza un messaggio di Sensei. Ci siamo abituati troppo bene in questi lunghi anni!
Oggi che non abbiamo un suo messaggio da leggere insieme ci rendiamo conto più chiaramente della fortuna che abbiamo avuto, di quanta cura abbiamo ricevuto dal nostro amato maestro, in ogni situazione.
Quindi adesso, visto che qui sono presenti i massimi responsabili italiani, prendiamo esempio da Sensei e cominciamo noi a prenderci cura di ogni singolo membro della Soka Gakkai, così come ha sempre fatto lui!

Vorrei leggere un brano dal poema Canto dell’unità tra maestro e discepolo che Sensei scrisse per il maestro Toda. Sono parole che ogni volta toccano il mio cuore:

Il suo sorriso era brezza primaverile,
il cui calore scioglie
i cuori delle persone
gelati di miseria e disperazione.
Come il sole,
il suo abbraccio generoso a tutti si allargava.
Splendendo luminoso
di coraggio e speranza
alle persone infondeva
la forza di vivere ancora.

L’unità di maestro e discepolo,
è questo legame
la chiave di kosen-rufu,
relazione eterna e indistruttibile.

Il maestro e il discepolo
sono uniti vita a vita
da legami adamantini
che dal passato
si estendono al presente
fino al futuro.

Il capitolo Parabola della città fantasma
del Sutra del Loto mostra inequivocabilmente
come i discepoli costantemente rinascono
assieme ai loro maestri
nelle varie terre del Budda.

Rinasceremo sempre,
in ogni esistenza ed epoca futura
con il nostro maestro,
lotteremo con lui,
con lui vinceremo
avanzando per sempre
sul nobile, grande sentiero
di kosen-rufu.

La notizia della scomparsa di Sensei Ikeda ha provocato sicuramente un profondo turbamento in tutti noi.
Tuttavia Sensei, nonostante le previsioni dei medici, ha potuto condurre una vita lunga e realizzata grazie alla sua fede e grazie all’allenamento ricevuto dal suo maestro Toda, adempiendo fino in fondo alla propria missione.
Come viene riportato nel video, la signora Kaneko durante la cerimonia funebre, prima di lasciare la stanza, rivolgendosi a Sensei ha detto: “Hai veramente dato tutto!”.

Naturalmente sapevamo, vista l’età di Sensei, che questo momento prima o poi sarebbe arrivato, eppure ci ha colti impreparati.
È difficile descrivere il mio stato d’animo alla notizia della scomparsa del mio amato maestro. Incredulità disorientamento e tristezza si alternavano…
Ma subito dopo, pensando a lui, ho sentito una profonda gratitudine e questa gratitudine è stata la scintilla per manifestare una determinazione ancora più forte. Ho detto a me stesso “Io sono un discepolo del maestro Ikeda, e in quanto tale voglio ripagare questa immensa gratitudine!”.
Sono molto fortunato e orgoglioso di aver vissuto tutti questi anni insieme a lui e d’ora in poi, con ancora più senso di responsabilità, voglio dedicare la mia vita a kosen-rufu.
Oggi sono più che mai determinato a far vivere nel mio cuore il mio maestro, sempre, continuando a dialogare con lui ogni giorno, dedicandogli e riportandogli le mie vittorie e le vittorie della Soka Gakkai italiana, onorando la sua memoria attraverso la continua diffusione dei suoi insegnamenti di pace!

In un certo senso, è come se la scomparsa di Sensei ci avesse risvegliati nella fede, dopo tante difficoltà, riaccendendo in ognuno di noi la gratitudine e la fierezza di far parte della famiglia Soka e di essere discepoli di un maestro così grande.
Anche durante le cerimonie di commemorazione che si sono svolte nelle case e nei Centri culturali in tutta Italia, ci siamo sentiti profondamente uniti e pieni di entusiasmo per kosen-rufu, come se si fosse riaccesa in noi la scintilla della passione, l’orgoglio di poter dire “Io sono un membro della Soka Gakkai!”, “Io sono un discepolo di Sensei”.

Fin da quando la notizia è stata battuta dalle agenzie di stampa internazionali, innumerevoli istituzioni ed esponenti del mondo religioso e accademico hanno risposto con messaggi toccanti, al di là di ogni aspettativa, esprimendo apprezzamento e gratitudine per tutto ciò che Sensei ha fatto per la pace nel mondo.
Questi messaggi non solo sono una testimonianza tangibile dell’impatto che la sua persona ha avuto nella società italiana e nel cuore di coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, ma ci aiutano a conoscere e apprezzare ancora di più la sua figura.

Ad esempio, il 21 novembre scorso durante un incontro con tutte le confessioni religiose presenti in Italia, la Commissione per il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), presieduta dal Vescovo Derio Olivero, ha osservato un minuto di silenzio in memoria del maestro Ikeda, seguito dalle parole di cordoglio espresse da tutti leader religiosi italiani presenti.
Questo gesto simbolico ha sottolineato l’importanza della figura di Ikeda Sensei nella promozione del dialogo tra le diverse fedi religiose.
E innumerevoli sono i messaggi di cordoglio che stanno continuando ad arrivare in questi giorni.

* * *

Come sapete, l’8 settembre del 2018 il presidente Ikeda completava il suo romanzo La nuova rivoluzione umana. Quello stesso giorno, per una particolare coincidenza, aveva inizio la nuova partenza della nostra organizzazione, che Sensei definì l’inizio «di un nuovo capitolo della storia di kosen-rufu in Italia» (NR, 636).
In quella occasione Sensei inviò a tutti noi membri italiani, una bellissima e importantissima guida.
Per questo motivo, oggi, in un momento di ripartenza così cruciale, desidero approfondirne alcuni passi di questa guida per riconfermare insieme a voi, come Sensei scrive, «i punti fondamentali del nostro movimento» (Ibidem).

Primo: continuare a far tesoro per tutta la vita di ogni singola persona

«Ogni persona rappresenta la vita, sacra e degna di rispetto. […]
Coloro che trasmettono la Legge mistica per il bene di una persona, di un amico, sono tutti “inviati del Tathagata”. Anche se si tratta di realizzare kosen-rufu mondiale, tutto inizia dal dialogo cuore a cuore. Anche il grande sviluppo raggiunto oggi dalla SGI italiana è merito di tutti voi che avete continuato a portare avanti questo comportamento di far tesoro di ogni singola persona.
Condividere la sofferenza degli altri, cercare di parlare con loro, recitare Daimoku insieme e infine vincere insieme rallegrandosi l’un l’altro. Tutto ciò rappresenta il comportamento dell’umanesimo Soka che ci permette di offrire la luce della speranza e della rinascita alle persone di tutto il mondo.
Invito ciascuno di voi a far tesoro per tutta la vita di ogni singola persona, e a diventare così leader esemplari che incoraggiano gli altri».

Secondo: che l’Italia sia unita in itai doshin per l’eternità

«Perché la SGI è riuscita a sviluppare la sua rete di Bodhisattva della Terra in 192 paesi e territori del mondo? Perché ha promosso il movimento di kosen-rufu con l’unità della fede basata su itai doshin, proprio come scrive il Daishonin: “Quando fra le persone prevale lo spirito di itai doshin, esse realizzeranno tutti i loro scopi” (RSND, 1, 550). Itai significa mettere in luce l’individualità di ciascuno. Doshin significa unire i cuori basandosi sulla fede e portare avanti kosen-rufu in questo modo. Per far ciò è necessario uno spirito di ricerca puro e sempre rinnovato, in modo da mantenersi dentro il flusso della corrente fondamentale Soka. In questo modo riuscirete a espandere in maniera considerevole la vostra condizione vitale.
Per favore, nella vostra terra del Rinascimento continuate a far fiorire giardini di kosen-rufu ricchi di meravigliosi benefici grazie ai buoni rapporti tra voi, all’aiuto reciproco e alla splendida armonia nella diversità, proprio come “il ciliegio, il prugno, il pesco e il susino selvatico”».

Terzo: che l’Italia sia la colonna portante della fiducia e della speranza nella società

«Vi esorto a sviluppare una fede sempre più forte e vigorosa, ad avanzare con coraggio mirando alla realizzazione della propria e altrui felicità e alla costruzione di una società migliore. C’è un famoso passo del Gosho, tratto da una lettera indirizzata a Shijo Kingo: “Vivi in modo che tutte le persone ti lodino per la devozione al tuo signore, al Buddismo e per il tuo rispetto e attenzione nei confronti degli altri” (cfr. RSND, 1, 755).
È mio desiderio che ognuno di voi sia una persona saggia che manifesta il principio di “fede uguale vita quotidiana” nel suo luogo di lavoro, nel quartiere e nella società in cui vive, che brilli come un eroe del principio di “Buddismo significa vincere o perdere” dando prova concreta di quella creazione di valore che solo ciascuno di noi può realizzare, e che tutti voi ampliate la vostra cerchia di fiducia e amicizia».

Quarto: che l’Italia sia sempre colma della forza e della freschezza dei giovani

«Il maestro Toda affermava spesso: “I giovani rappresentano la grande nave della gente comune”. È responsabilità dei giovani prendere il timone per superare le onde furiose dell’epoca e guidare le persone comuni verso la pace, verso la felicità. […]
Da ora in poi incoraggiando i giovani, facendo crescere i giovani, per favore continuate ad avanzare insieme ai giovani. Tutti hanno un cuore giovane. Costruite una “Soka Gakkai italiana giovane”, in cui tutti ardono di passione giovanile, e continuate ad avanzare in allegria costruendo un grandioso futuro».

Questa guida è un testamento eterno per noi membri italiani, e desidero che questi quattro punti diventino i cardini della nostra attività mentre avanziamo uniti verso il 2030:

1. continuare a far tesoro per tutta la vita di ogni singola persona
2. che l’Italia sia unita in itai doshin per l’eternità
3. che l’Italia sia la colonna portante della fiducia e della speranza nella    società
4. che l’Italia sia sempre colma della forza e della freschezza dei giovani

Da oggi inizia la nostra nuova lotta condivisa di maestro e discepolo con Ikeda Sensei, il nostro amato maestro, che continua a vivere eternamente nei nostri cuori.
Perciò, nei prossimi sette anni che portano al 2030, facendo tesoro di ogni singola persona, diamo inizio a una nuova ondata di propagazione in itai doshin, sempre insieme a Sensei, superando tutte le differenze e unendo i nostri cuori come se fossero uno solo.
Così che, continuando a dialogare con lui, un giorno potremo dire: “Sensei, guarda come si è diffuso il Buddismo di Nichiren Daishonin in Italia!”.
“Sensei, guarda quanto sono diventati felici i membri nella mia regione e quanti giovani valorosi sono emersi!”.
“Sensei, grazie ai tuoi incoraggiamenti sono diventato/a una persona felice!”.
“In tutti questi anni ci hai allenato affinché arrivassimo pronti a questo momento. Sensei, noi discepoli dimostreremo al mondo intero la tua vera grandezza attraverso la nostra personale rivoluzione umana e le nostre vittorie!”.
Sono convinto che questo sia il modo migliore di ripagare il nostro debito di gratitudine verso il nostro amato maestro, e come risultato tracceremo un nuovo grande sentiero verso la pace.
Grazie di cuore a tutti!

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