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Costruiamo una società libera dalle armi atomiche - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:11

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Costruiamo una società libera dalle armi atomiche

Brescia Senzatomica

Domani, 24 novembre 2023, inaugura la mostra Senzatomica a Brescia. Per questa occasione abbiamo incontrato Elisa Marenzi e Guglielmo Mazzoleni, che condividono i preparativi dietro le quinte, le sfide che hanno sostenuto e la loro determinazione

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Domani apre le porte Brescia Senzatomica: come procedono gli ultimi preparativi? Come comitato della mostra di cosa vi state occupando? Potete darci qualche piccola anticipazione su come sarà la mostra? 

Elisa Marenzi: Sono ore in cui procediamo in maniera molto serrata e dinamica! L’installazione è iniziata il 18 novembre. Faccio parte del comitato centrale e in particolar modo mi occupo di sostenere lo staff comunicazione ed eventi collaterali. È la prima volta che portiamo la mostra nella città di Brescia e nonostante all’inizio sembrava difficilissimo, grazie al tantissimo Daimoku recitato dai membri di tutta la regione e alla sinergia e collaborazione tra gli staff, stiamo concretizzando un’attività che non sembrava alla nostra portata. Vorrei anche incoraggiare i futuri comitati delle città di Roma e Torino – che prossimamente ospiteranno la mostra – di non avere paura e lanciarsi con entusiasmo nella preparazione! La nostra esperienza è stata sperimentare che è proprio quando non ci sentiamo all’altezza di un’impresa che si annida la nostra missione e il successo per kosen-rufu.

Guglielmo Mazzoleni: Lo scorso 4 settembre è stata stipulata la Convenzione tra l’Ufficio Senzatomica e il Comune di Brescia per l’utilizzo dello spazio del Salone Cavallerizza. Questo grande traguardo ci ha sicuramente dato un grande slancio in vista dell’inaugurazione che avverrà domani!
Come membro del comitato organizzatore della mostra, ho avuto l’enorme privilegio di sostenere i referenti dello staff guide, che accompagneranno tutti i visitatori. In un percorso di formazione partito lo scorso giugno, più di 440 guide sono ora pronte per accogliere le numerose classi già iscritte e i visitatori, nella splendida cornice del Festival della Pace di Brescia.
La mostra è stata pensata come un percorso che porterà i partecipanti a diventare consapevoli circa la minaccia delle armi nucleari, a riflettere sul paradosso della sicurezza basata sul principio della deterrenza e, infine, a decidere di rivendicare un mondo libero dalle armi nucleari. Non mancheranno attività laboratoriali ed elementi interattivi. Da non perdere! 

Stiamo vivendo un periodo critico a livello globale. Che significato sta avendo per voi occuparvi della mostra proprio adesso? C’è un incoraggiamento in particolare di Daisaku Ikeda che vi sta sostenendo e che vorreste condividere?

Elisa: Grazie all’attività per Senzatomica sento che sto dando un significato ancora più profondo alla mia vita e al sogno dei maestri di contribuire a un mondo libero da armi nucleari. In un momento come questo, con la scomparsa del nostro maestro Daisaku Ikeda, c’è un incoraggiamento che tra tutti mi commuove particolarmente: «Giovani… guarite il nostro pianeta» (NR, 825). Impegnarmi in questa impresa senza precedenti nella mia vita e la fiducia incondizionata del nostro maestro mi sta portando ad alzarmi da sola e rispondere con un solenne sì a questo appello. Partendo da sentire e concretizzare la parola dignità nella mia vita. In un altro incoraggiamento Sensei afferma: «Una persona che si risveglia da sola […] è una persona che ha fatto coincidere perfettamente l’obiettivo della propria vita con la missione di realizzare kosen-rufu» (NR, 626, 26).

Guglielmo: In quanto bergamasco, sono innanzitutto orgoglioso di portare la nuova Senzatomica come anteprima nazionale a Brescia, una città legata a doppio filo con l’industria militare e le armi Atomiche, proprio nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitali della Cultura!
Non abbiamo avuto esitazione quando ci è stata proposta questa occasione, ma immediatamente è stato chiaro che solo tramite le parole di Sensei avremmo potuto rispondere ad una simile impresa. Nel volume 17 de La nuova rivoluzione umana, capitolo “Fortezza centrale”, Shin’ichi risponde così a uno dei giovani leader che gli chiese cosa avrebbero dovuto tenere a mente per dare vita a un movimento radicato profondamente nella società: «Seguire il sentiero di maestro e discepolo» (NRU, 17, 6). Egli continuò dicendo che il legame maestro e discepolo è come la relazione fra la forza centrifuga e quella centripeta: «Sviluppare un movimento che diffonde ampiamente gli ideali del Buddismo nella società è come una forza centrifuga. Più è forte la forza centrifuga, più è importante avere una potente forza centripeta incentrata sul Buddismo. Il nucleo di questa forza centripeta è il legame maestro e discepolo» (Ibidem)

Qual è la vostra personale esperienza nel portare avanti la preparazione di Brescia Senzatomica?

Elisa: Personalmente, sostenendo lo staff Comunicazione ed eventi, sento una forte gratitudine e passione. Rimanendo agganciata al senso di missione ho superato i limiti iniziali del piccolo io che non mi faceva sentire all’altezza di un ruolo così importante. Grazie all’impegno e al Daimoku di tutti, abbiamo superato gli ostacoli dovuti a ritardi o altri fattori burocratici delle istituzioni concretizzando alcune idee creative ed eventi. Per citarne uno in programma domenica 3 dicembre, insieme al calligrafo del logo Senzatomica, Luca Barcellona, verrà realizzata un’opera di writing in un’area di rigenerazione urbana di Brescia. Verrà disegnata una frase tratta dalla Dichiarazione contro le armi nucleari di Josei Toda: «Noi cittadini del mondo abbiamo il diritto inviolabile di vivere.
Negli ultimi due anni ho sofferto di attacchi d’ansia; l’attività di Senzatomica rappresenta come una boccata di ossigeno, regalandomi nuova speranza per spalancare le porte della mia vita e dei miei sogni. L’ansia, che paralizza la speranza ed il cambiamento, si è trasformata in coraggio di mettere azioni fiduciose e di sentirmi una donna in grado di vincere insieme agli altri.

Guglielmo: Innanzitutto, ho approfondito la consapevolezza del ruolo che i giovani hanno nella società e nella nostra organizzazione. La forza e l’entusiasmo di noi giovani sono l’innesco fondamentale per una reazione virtuosa per trasformare lo spirito umano.
Inoltre, sono grato a questa attività perché mi ha ricordato che il valore delle nostre attività risiede nella felicità di tutte le persone che hanno deciso di parteciparvi!

Quali sono le vostre determinazioni per questa mostra e quali i vostri sogni per il futuro?

Elisa: Innanzi tutto abbiamo un grande obiettivo di visitatori: 25.000! Al momento siamo a 4.000 tra studenti ed insegnanti prenotati. Il sogno è racchiuso nelle ultime parole delle poesie waka del nostro amato maestro Ikeda che ha dedicato a noi giovani: «siate gli occhi della pace» (NR, 837). Ora più che mai per onorare la vita di Sensei, i suoi sforzi, la sua fiducia riposta nelle giovani generazioni, determiniamo che sempre più giovani si risveglino a questo scopo.
Un altro sogno legato al disarmo nucleare è che l’Italia possa firmare il TPNW (trattato per la proibizione delle armi nucleari) grazie alle azioni continue della campagna #Italiaripensaci, all’opera di sensibilizzazione di Senzatomica e grazie alla voce di tutti noi risvegliati a questa missione. 

Guglielmo: Per questa mostra siamo determinati a far sì che tutti i membri possano cogliere l’occasione di portare avanti l’eredità di Sensei, per rivitalizzare ulteriormente a mostra conclusa le proprie zone di attività e dare un grande slancio al movimento di kosen-rufu in Lombardia! Prima di approfondire il significato dietro alla radice profonda del male che si cela dietro l’idea di equilibrio data dalla deterrenza, ero onestamente poco coinvolto. Ora, sono sì indignato, ma ho la speranza nel cuore: il mio sogno è costruire una famiglia in una società libera dalla minaccia delle armi atomiche.

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