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Creare un’oasi di armoniosa umanità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:06

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Creare un’oasi di armoniosa umanità

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Durante il mese di novembre approfondiremo la missione del Gruppo studenti, tema affrontato al Corso europeo studenti che si è tenuto a Francoforte a luglio di quest’anno. 

Il maestro Ikeda ripone una fiducia incrollabile negli studenti e le circostanze in cui fu fondato il Gruppo studenti sono emblematiche:

«Nella primavera dell’anno precedente alla sua fondazione, durante uno studio del Gosho, il presidente Toda e io decidemmo, dialogando insieme, che era giunto il momento di creare il Gruppo studenti. In quel periodo il mondo stava sgretolandosi nella Guerra Fredda tra i due blocchi di Oriente e Occidente e le tensioni crescevano, dovute alla preoccupazione della proliferazione delle armi nucleari. Nel suo cuore Toda faceva affidamento sulla formazione di giovani pionieri, cittadini del mondo che avrebbero incarnato l’ideale della “cittadinanza globale”. Allo stesso tempo, mentre fronteggiava le funzioni demoniache delle autorità che cercavano di bloccare il rapido sviluppo del movimento Soka della gente comune, il presidente Toda, senza piegarsi, diede inizio a un’inarrestabile corrente parlando apertamente in difesa della giustizia» (NR, 611, 24)

Sia Toda che Ikeda in quel periodo stavano lottando per proteggere i membri della Soka Gakkai per tutelarne i diritti umani, poiché erano vittime di discriminazione a causa della loro fede. Il giorno della fondazione del Gruppo studenti, il 30 giugno 1957, infatti, Ikeda si trovava in Hokkaido per sostenere i membri ingiustamente perseguitati, mentre Toda tenne la cerimonia di fondazione a Tokyo. Questo gruppo, l’ultimo ad essere creato da Toda, è nato proprio con la missione di alzarsi di fronte alle ingiustizie e proteggere la gente comune, portando un cambiamento concreto nella società.
Per questo motivo, Ikeda incoraggia gli studenti a studiare diligentemente gli scritti di Nichiren Daishonin, ad approfondire e rafforzare la propria fede e a impegnarsi seriamente per kosen-rufu, con lo scopo di costruire un solido io interiore.
Infatti, durante il proprio percorso di studi e nella propria vita personale è normale avere dubbi e incontrare molti ostacoli, soprattutto quando si è giovani. Perciò, il maestro Ikeda incoraggia con tutte le sue forze gli studenti a vincere su se stessi, a scoprire il proprio potenziale ed essere profondamente felici, in accordo con la propria unica personalità:

Il vero scopo dell’educazione è lo sviluppo degli esseri umani. È il processo tramite cui si usa la conoscenza come sostegno dello sviluppo delle persone che impareranno in tal modo a esprimere una creatività e un’autonomia infinite. Conseguire una conoscenza è indispensabile per guidare una società in cambiamento, ma la conoscenza di per sé non coincide con la creatività. L’educazione deve renderci capaci di manifestare il nostro potenziale interiore e l’apprendimento è un catalizzatore per far sgorgare quel potenziale.
Qual è quindi la forza che trasforma dinamicamente la conoscenza in creatività? Il messaggio di Shin’ichi Yamamoto proseguì affrontando questo aspetto: «Desidero dirvi che tale forza è la vostra consapevolezza e il senso di responsabilità in quanto membri della società. La creatività fiorisce nell’utilizzo del ricco magazzino di conoscenze che avete acquisito esaminando le situazioni della vita reale che hanno contribuito al miglioramento e al progresso delle persone» (NRU, 23, pp.85-86)

Come scrive Sensei, quando si vive la propria vita basandosi sul profondo voto di realizzare kosen-rufu, è possibile creare luce e speranza dalle sofferenze più profonde:

Il “voto” è come un paio di ali: quando si formula un voto, si dà inizio al più fiero volo della giovinezza.
Il “voto” apre la via: quando si condivide un voto, si diffonde la più bella rete solidale umana.
Il “voto” è luce: quando ci si impegna per adempiere un voto, il più maestoso sole della vita illumina il futuro. (NR 683, 10)

Questo voto condiviso di maestro e discepolo è la forza trainante del movimento di kosen-rufu e il Gruppo studenti ne è la prima linea: 

La missione del discepolo è realizzare la visione del maestro in sua vece. Più di ogni altro, chi protegge i figli del Budda e crea un mondo di pace, comprendendo i tempi e la direzione verso cui si muovono, non è altri che il Bodhisattva Virtù Universale, ossia il Gruppo studenti (NR, 611, 25)

Per questo motivo Sensei ha tenuto lezioni per gli studenti su La Raccolta degli insegnamenti orali; le sue proposte diplomatiche più importanti sono state avanzate durante le riunioni studenti; ha scritto ogni Proposta di pace per passare il testimone agli studenti. Risvegliandosi a questa consapevolezza, il Gruppo studenti potrà portare avanti l’impresa che gli sta affidando: realizzare kosen-rufu nel mondo, ossia “creare un’oasi di armoniosa umanità” (Ibidem, 27). 


Presentiamo l’esperienza di Davide De Concilio

Realizzare i miei sogni grazie alla promessa fatta al maestro

di Davide De Concilio, Salerno

Quando nel 2017 ho incontrato la Soka Gakkai e ho iniziato a recitare Daimoku ero al quarto anno di liceo. Credevo di non avere grossi problemi nello studio ma praticando ho avuto modo di vedere tutti i limiti di cui non ero consapevole: avevo un atteggiamento ossessivo durante lo studio, infatti rimanevo bloccato a ripetere anche lo stesso paragrafo per ore oppure riordinavo compulsivamente penne, matite e righelli pensando che questo accanimento mi avrebbe favorito nella memoria; per mascherare la mia fragilità emotiva avevo un atteggiamento saccente, arrogante e di superiorità nei confronti degli altri, senza contare che essenzialmente studiavo per compiacere i miei genitori. All’Università, durante la triennale in Tecniche di Radiologia, nonostante continuassi ad avere un atteggiamento profondamente proiettato verso l’esterno pian piano, soprattutto impegnandomi nell’attività studenti, sono riuscito a trasformare radicalmente molti degli aspetti legati allo studio che mi facevano soffrire. Nel 2019 ho avuto l’occasione di partecipare al Corso studenti europeo di Francoforte e di raccontare la mia esperienza.
Durante il Corso ho avuto la fortuna di intrattenere dialoghi profondi con membri da tutta Europa ed è stata per me la grande prova che era possibile vivere in modo diverso: potevo trasformare la profonda competitività che mi caratterizzava in un atteggiamento di collaborazione. Il ricordo dei workshop sull’Agenda 2030, delle sessioni di studio su La Nuova Rivoluzione Umana e delle chiacchierate cuore a cuore intrattenute la sera mi accompagna ancora oggi come un inossidabile tesoro del cuore, di cui conservo ogni singolo materiale, regalo o appunto.
Grazie a questo corso ho percepito per la prima volta l’importanza di avere un maestro e del coltivare la non dualità di maestro e discepolo nella propria vita: proprio durante il corso ho promesso a Sensei che avrei terminato i miei studi, avrei iniziato a lavorare e mi sarei pagato da solo gli studi in Medicina e Chirurgia. Decisi che sarei diventato un grande medico per kosen-rufu.
Tornato dal corso mi sono però scontrato con le mie tendenze di sempre e ho avuto un crollo psicologico: sentendo il peso delle aspettative che io stesso riponevo su di me rispetto al confronto con i miei colleghi, rispetto ai miei genitori e rispetto al mio desiderio di essere perfetto, decisi di non presentarmi alla discussione della tesi. Da ottobre 2019 posticipai alla seduta di marzo 2020. Con la dichiarazione dello stato di emergenza per il Covid e il conseguente lockdown proprio pochi giorni prima della mia discussione, venni catapultato in un mondo di totale incertezza, in condizioni di estrema fragilità emotiva.
In quel periodo mi sforzavo di recitare quanto più Daimoku possibile ed è stato grazie al sostegno della famiglia Soka e soprattutto al calore e l’affetto dei membri del Gruppo studenti che sono riuscito a superare l’esame di abilitazione e sostenere la discussione della tesi a fine maggio 2020, portando a termine la triennale. Nichiren Daishonin scrive:

«Un albero che è stato trapiantato non crollerà, anche in presenza di forti venti, se vi è un solido palo che lo sostiene. Ma anche un albero cresciuto nella sua sede naturale può crollare se le sue radici sono deboli. Anche una persona debole non cadrà se coloro che la sostengono sono forti, ma una persona di notevole forza, se si trova sola, potrebbe cadere lungo un sentiero accidentato» (I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia, RSND, 1, 531)

Subito dopo la laurea, inoltre, ho iniziato a lavorare. Per paura di non riuscire a sopportare emotivamente un secondo percorso universitario, ho messo da parte la promessa fatta al maestro. Tuttavia, l’insoddisfazione non mancava di emergere: sentivo di non aver messo pienamente a frutto le mie capacità. Sentivo in qualche modo di aver tradito me stesso e più volte riflettevo sulle parole del Daishonin:

«Gli stupidi sono soliti dimenticare le loro promesse quando viene il momento cruciale» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 257)

Nel 2021, prendendo coraggio, ho deciso di scrivere a Sensei e nonostante l’incertezza sul mio futuro, gli promisi senza paura che avrei vissuto la mia vita come “un discepolo che è un tutt’uno con il maestro”. Gli ho inviato la lettera il 3 luglio, giorno di maestro e discepolo, e ho ricevuto la risposta il 2 settembre, giorno del mio compleanno.
Grazie alla piena fiducia riposta in me da Sensei ho rideterminato rispetto alla promessa fatta durante il corso studenti e quest’anno, dopo un anno di preparazione, ho partecipato ai test di ingresso nazionali e il 5 settembre ho ricevuto l’esito: sono riuscito ad entrare a Medicina.
Il maestro Ikeda, proprio nella guida del 5 settembre nel libro Giorno per giorno, afferma:  

«I giovani studenti dovrebbero fare dello studio la loro priorità. Senza dubbio la fede è importante, ma questa deve concretizzarsi in tutti gli aspetti della nostra vita.
Esiste una determinata età, un periodo in cui si dovrebbe studiare. Se non ci si impegna allora, non riusciremo ad acquisire importanti conoscenze e capacità e in seguito nutriremo dei rimpianti. La fede si manifesta nella realtà quotidiana. Per i giovani che frequentano ancora la scuola, la fede si rivela nei loro studi. In questo periodo dedicarsi all’approfondimento rappresenta un importante aspetto della loro pratica buddista»

Attualmente sono iscritto a Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Salerno, mia città natale dove risiedo e lavoro part-time, riuscendo con quel che guadagno a sostenere i miei studi esattamente come avevo determinato nel 2019.
La mia determinazione è diventare un grande medico per kosen-rufu, rimanendo sempre fedele a me stesso, al Buddismo, alla Soka Gakkai e al mio maestro fino alla fine.

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