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I giovani e la NRU. L'arte - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:28

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I giovani e la NRU. L’arte

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I giovani uomini e le giovani donne ogni mese approfondiscono insieme un capitolo tratto dal romanzo La nuova rivoluzione umana e il mese di novembre sarà dedicato all’arte e alla creatività.
Nel capitolo “Il voto” del volume 30 Daisaku Ikeda racconta degli incontri e dialoghi con leader e pensatori di tutto il mondo e degli sforzi intrapresi dalla Soka Gakkai per realizzare un mondo pacifico.
Dopo la caduta del muro di Berlino in occasione di due celebrazioni venne eseguita la Nona sinfonia di Beethoven e l’Inno alla gioia. Una grande opera artistica dal valore universale può diventare un simbolo del trionfo della libertà e dell’unità.

«Secondo Shin’ichi, Beethoven era stato in grado di continuare a comporre nonostante tutte le sue sofferenze personali perché desiderava trasmettere ai posteri lo stato vitale gioioso che aveva conseguito, condividendolo con le persone povere e infelici. Shin’ichi percepiva che lo spirito di questo grande compositore aveva molto in comune con quello della Soka Gakkai» (NRU, 30, 693)

Sensei sottolinea che la creatività ha il potere di aprire le pesanti porte della vita, per rivendicare la nostra stessa esistenza di esseri umani, permettendo di stabilire dialoghi che travalicano culture e nazioni:

«La grande musica e l’arte trascendono le barriere nazionali ed etniche; uniscono i cuori delle persone, risuonando dentro di loro. L’Inno alla gioia è sempre stato cantato in tutto il mondo come un inno all’umanità e alla libertà» (Ibidem, pag. 702)

Il maestro Ikeda inoltre definisce l’arte attraverso le parole del professor Haruo Kawabata dell’Istituto di tecnologia di Shibaura, noto filosofo e studioso di Nietzsche:

«L’arte è una sublimazione universale dello spirito umano» (pag. 704)

L’arte è lo strumento attraverso cui gli esseri umani scoprono il legame tra loro, con la natura e con l’universo. Ha il potere di conferire un valore universale a ciò che è contingente e finito. Per questo “una vita creativa” è quella volta al costante auto rinnovamento, quel processo di cambiamento esistenziale chiamato rivoluzione umana. Il potenziale creativo insito nella vita di ogni essere umano può plasmare la società, le nazioni e il mondo in cui vive. La cultura, insieme alla pace e all’educazione, costituisce uno dei pilastri fondanti delle attività della SGI in quanto elemento imprescindibile per la costruzione di una società ideale, basata sul rispetto della diversità. Come afferma ancora il maestro Ikeda:

«Se non si apprezzano le specifiche tradizioni e la cultura delle altre nazioni, regioni e popoli, è impossibile acquisire una comprensione reciproca. Rispettare la cultura significa rispettare gli esseri umani» (pag. 700)

Sensei specifica che sebbene religione ed arte non siano sinonimi e siano due cose ben distinte, nel corso della storia è emersa una relazione di inseparabilità, in quanto entrambe profondamente radicate nella società:

«La cultura rappresenta la fioritura di una nazione. Le attività culturali sono attività per la pace, che portano felicità nella vita delle persone» (pag. 648)

Proprio perché l’arte e la cultura costituiscono un terreno fertile dal quale nascono influenze di valore, come rappresentanti di un movimento che ha come obiettivo la pace, è senz’altro capitale che ognuno di noi sviluppi e coltivi il desiderio che le attività culturali nel nostro paese siano sempre più rigogliose.

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