Alla base dell’altare buddista del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu) sono collocate le pietre provenienti da centonovantadue paesi e territori del mondo e da ciascuna delle quarantasette province del Giappone.
A breve celebreremo il decimo anniversario del completamento dell’edificio.
Nichiren Daishonin scrive:
«Occorrono tre cose, un buon maestro, un buon credente e una buona dottrina, affinché le preghiere siano efficaci e i disastri si allontanino dal paese» (Come coloro che inizialmente aspirano alla via, RSND, 1, 782)
Facendo tesoro di queste parole, in questi dieci anni noi membri della Soka Gakkai, continuando a percorrere il sentiero di maestro e discepolo e seguendo fedelmente gli insegnamenti del Budda dell’Ultimo giorno della Legge, abbiamo compiuto dinamici passi avanti nella realizzazione delle nostre preghiere individuali e nella diffusione compassionevole della Legge mistica nel luogo della nostra missione.
La forza trainante di tutto questo è costituita senza dubbio dai nostri settori.
Sto pregando con profondo rispetto e gratitudine per i membri della nostra famiglia Soka nei settori del Giappone e del mondo intero, guidati dagli ammirevoli responsabili di settore dei Gruppi uomini e donne. Vorrei celebrare con voi questo decennio di magnifiche vittorie realizzate da ciascuno dei vostri settori.
In una delle sue lettere il Daishonin esprime l’ardente speranza di incontrare di nuovo i fratelli Ikegami, affermando:
«[In quel momento] sarò così sopraffatto dalla gioia da non riuscire a parlare» (La prosperità della vostra famiglia e dei vostri discendenti, trad. provvisoria, GZ, nuova edizione, 1498)
Queste parole mostrano quanto Nichiren avesse a cuore gli incontri con i suoi discepoli.
I nostri zadankai a livello di settore[1] sono permeati dallo stesso spirito di cura e attenzione che animava il Daishonin.
Nel Kansai, agli albori del nostro movimento, una responsabile di settore donne appena nominata mi chiese con la massima sincerità quale dovesse essere il suo atteggiamento riguardo alla nuova responsabilità.
Ringraziandola e lodandola per i suoi sforzi colmi di dedizione, le dissi che non doveva fare nulla di straordinario, semplicemente recitare Daimoku, pregare per la felicità di ogni membro e incoraggiarlo con calore e gentilezza. Così facendo quello stesso spirito si sarebbe diffuso in tutto il settore. Questo è il significato della frase: «[La nostra vita,] corpo e mente, in un singolo istante pervade l’intero regno dei fenomeni» (L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, RSND, 1, 326).
La esortai a far avanzare kosen-rufu con fiducia e coraggio, iniziando con il dialogare e incoraggiare le persone intorno a lei.
La parte in versi del capitolo Durata della vita del Tathagata del Sutra del Loto, che recitiamo durante Gongyo, si chiude con le seguenti parole, che esprimono l’intenzione e la preoccupazione costante del Budda:
«Questo è il mio pensiero costante:
come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla Via suprema
e acquisiscano rapidamente il corpo di Budda?» (SDLPE, 319)
Riferendosi a questo passo, il mio maestro Josei Toda dichiarò che il desiderio di condurre tutte le persone alla felicità è il pensiero costante che noi membri della Soka Gakkai condividiamo con Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge.
Recitiamo Gongyo ogni giorno stabilendo nuove, fresche determinazioni, proprio come se fossimo al Daiseido!
Preghiamo per la felicità di tutti i membri dei nostri settori, per la felicità dell’umanità intera e per realizzare la pace e la prosperità nelle nostre comunità diffondendo i princìpi di affermazione della vita del Buddismo di Nichiren Daishonin.
E insieme, recitando il ruggito di leone di Nam-myoho-renge-kyo pervaso dal nostro grande voto di kosen-rufu, illuminiamo il nostro pianeta e il futuro con la brillante luce della Legge mistica!
I nostri preziosi membri
gioiscono e danzano
consapevoli che il principio di “emergere dalla terra”[2]
vive nei loro settori,
facendo fiorire immensi benefici.
[1] In Giappone gli zadankai si svolgono a livello di settore.
[2] Nel Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni il Daishonin scrive: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”?» (RSND, 1, 341).
