Il 24 settembre sarà ricordato come un giorno di festa al centro culturale di Roma, dove si è svolto il festival dei Gruppi futuro e studenti, organizzato dal Lazio 1 e a cui hanno partecipato 96 giovanissimi delle regioni del Lazio e del Molise.
“Qual è la gioia più grande? – Un festival culturale come guida pratica per gustarsi la vita”: questo il titolo e il sottotitolo dell’evento, che ha visto avvicendarsi molteplici attività, tra letture di esperienze e interventi di studio da parte dei responsabili nazionali Futuro e Studenti, accorsi per l’occasione. Sono stati organizzati anche cinque workshop artistici in cui i ragazzi hanno potuto cimentarsi in attività come musica, scrittura creativa, danza, teatro e pittura.
Inoltre, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di pranzare insieme al Centro culturale, intrecciando legami e dialoghi in un’atmosfera di allegria e condivisione.
Ciò è stato possibile grazie a un grande lavoro che ha richiesto la collaborazione di tutti gli staff, 33 persone tra giovani e adulti.
Al culmine dell’emozione, dopo lo spettacolo finale durante il quale futuro e studenti hanno presentato esibizioni e opere realizzate durante i workshop, è partito un dj-set che ha chiuso le danze, lasciando ai partecipanti una sensazione di gioia profonda e duratura.
Di seguito riportiamo i commenti di alcuni partecipanti e organizzatori e a seguire una galleria fotografica del festival.
Arianna, responsabile Studenti del Lazio 1: «Un’ondata di gioia e di emozioni condivisa con veri amici: questo è stato per me il festival di domenica. La determinazione e l’unità che abbiamo sviluppato durante i nove mesi di preparazione ha portato a un risultato incredibile. I partecipanti erano tutti felici e a proprio agio e si sono divertiti moltissimo. Lo stato vitale collettivo era così alto che, a fine giornata, era impossibile stare male o non sentirsi incoraggiati.
Personalmente, ho dovuto affrontare molte sfide nell’ultimo periodo e queste si sono intensificate nei giorni prima del festival. Quando abbiamo dato il via alla giornata, tuttavia, ho avvertito solo gioia e fiducia e, nonostante io sia ancora in lotta, sento con sicurezza che alla fine vincerò. Al festival hanno partecipato per la prima volta una mia amica, che a sua volta ha portato una sua amica, che si sono stupite nel vedere tanti giovani energici e gioiosi, tanto che hanno deciso di approfondire i principi del Buddismo e di partecipare alle riunioni.
Sento che con questo festival abbiamo creato un nuovo capitolo di kosen-rufu nella nostra regione, una memoria dorata che rimarrà impressa nel cuore di tutti quelli che hanno partecipato, anche da dietro le quinte. Abbiamo inoltre deciso che questo sia solo un punto di partenza per altre future attività creative e gioiose!».
Simone, responsabile Futuro del Lazio 1: «Provo una gratitudine sconfinata per tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento incredibile. Prendersi cura dei giovani successori significa agire uniti al cuore del nostro maestro. Da oggi continuiamo le nostre attività con uno slancio rinnovato ancora più uniti a Sensei verso la realizzazione dell’obiettivo nazionale!
Daniel, ragazzo del Gruppo futuro: «Ho scoperto un bellissimo ambiente, in cui si può discutere insieme, esprimere le proprie idee di vita, e raccontare le proprie esperienze».
Blu Yoshimi, responsabile Futuro del Lazio 1: «Durante il festival ho percepito la profondità di ogni momento. Ogni istante è stata una causa profonda per il futuro di kosen-rufu. Ognuno era al posto giusto nel momento giusto. Vedere i ragazzi e le ragazze unirsi man mano mi ha fatto pensare: non c’è niente di cui preoccuparsi! Desidero portare avanti la visione di Ikeda Sensei e determino che tutti i partecipanti realizzino i loro sogni insieme ai loro amici».
Federico Mochi, responsabile Studenti del Lazio 1: «Ho la certezza che questo evento sia stato un punto di svolta della vita di chiunque fosse coinvolto, partecipanti, staff o organizzatori! Un nuovo punto di partenza nella vita di tutti e tutte! La domanda “Qual è la gioia più grande?” ha acceso in me il desiderio di ricercare sempre di più il cuore del mastro per qualsiasi sfida la vita mi metterà davanti, coltivare le mie passioni, mettere sempre il dialogo alla base di ogni interazione e vivere con cuore saldo ma leggero!»
Arianna, ragazza del Gruppo futuro: «Ho conosciuto persone che mi hanno fatto divertire e l’atmosfera era veramente bella. Spero di rifare questa esperienza presto!».
Leonardo, studente e responsabile Futuro del Lazio 4: «Penso che ieri sia stata una giornata importante per i Gruppi futuro e studenti. Il clima, l’energia, l’impegno comune che si percepivano mi hanno fatto sentire che ora possiamo davvero ripartire determinati, recitando Daimoku e facendo azioni coraggiose ogni giorno per lo sviluppo e la felicità dei giovani».
Giada, giovane donna: «Questo festival è il meraviglioso risultato di quello che succede quando giovani e giovanissimi condividono uno scopo comune. Grazie a tutti i compagni e le compagne di fede che si sono impegnati per organizzare questo evento».
Gianmarco, giovane uomo: «Lo spettacolo finale mi ha toccato il cuore, ho abbracciato i miei amici e li ho ringraziati in lacrime».
