Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Corso mondiale dei giovani in Giappone – Domande e risposte - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:47

828

Stampa

Corso mondiale dei giovani in Giappone – Domande e risposte

Al Corso mondiale dei giovani si è svolta una sessione di domande e risposte in cui i partecipanti hanno avuto la possibilità di porre diverse domande, sia in relazione alle attività per kosen-rufu sia in relazione a tematiche globali

Dimensione del testo AA

Domanda 1

(Stati Uniti) Negli Stati Uniti i giovani hanno una profonda sensibilità rispetto a temi sociali come la discriminazione, la crisi climatica, la parità di genere, ecc.  Come possiamo coinvolgere i giovani ed espandere il nostro movimento?


Domanda 2

(India) Desideriamo allenare le generazioni future mentre miriamo a un milione di membri in India entro il 2030. Come possiamo far crescere giovani successori assicurando un flusso stabile di leader capaci nel futuro, per riportare a Sensei una grande vittoria?

Far crescere successori è una grande sfida ed è la cosa più importante, un’impresa in cui Sensei ha riversato tutte le sue energie. Se non ci sono successori, infatti, non si può assicurare la trasmissione della Legge mistica.
Se non abbiamo successo in tale impresa e non emergono successori, la Soka Gakkai non avrà un futuro, verrà interrotto il processo stesso di diffusione del Buddismo.
Come far crescere i membri del Gruppo futuro? Possiamo sostenere la crescita del Gruppo futuro ispirandoci a quello che fa il maestro Ikeda. Anzitutto, Sensei rispetta la loro individualità considerandoli come se fossero già adulti. Li valorizza, li ama, sfruttando ogni occasione per incoraggiarli.
Ciò che conta è incontrarli per ascoltarli e cercare di conoscerli bene, pregando per la loro crescita e il loro sviluppo. Ognuno è diverso, cresce in famiglie e contesti differenti, sviluppando specifici interessi.
È importante conoscere bene ciascuno di loro, perché solo così possiamo incoraggiarli e fare in modo che manifestino tutte le loro qualità. Fin da bambini si sviluppa una sensibilità che cresce stando a contatto con persone che ci amano anche fuori dalla famiglia. Sicuramente i membri del Gruppo futuro quando vengono in contatto con persone che si prendono cura di loro si chiedono: perché questa persona sta parlando con me, perché mi sta sostenendo? E manterranno per tutta la vita il ricordo delle persone che hanno interagito con loro in questo modo. Cercate di incoraggiarli profondamente, rispettando la loro individualità e dando loro affetto. Questo è il modo migliore per far crescere i membri del Gruppo futuro.


Domanda 3

(Svezia) Siamo consapevoli dell’importanza degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e il ruolo significativo che può avere la SGI. Anche l’abolizione delle armi nucleari è urgente. Come possiamo contribuire a questi obiettivi senza perdere di vista il principale scopo della pratica buddista, ossia recitare Nam-myoho-renge-kyo, condividere il Buddismo con gli altri e studiare le guide di Sensei?

Anche in passato i giovani erano molto coinvolti in attività all’interno della comunità e chiesero a Sensei qual era l’aspetto più importante su cui dovevano basarsi mentre portavano avanti questo tipo di iniziative. Sensei disse che quando si cerca di portare avanti progetti all’interno della società, il punto focale è mantenere una salda unità all’interno dell’organizzazione e rafforzare le attività interne. Bisogna sempre ritornare allo spirito di non dualità di maestro e discepolo, consolidarlo e rafforzarlo, in modo da avere un atteggiamento corretto rispetto alla fede.
Ovviamente è molto importante agire per questi temi così urgenti, ma per farlo nel miglior modo possibile è necessario conoscere la situazione specifica del proprio paese: cosa stanno facendo le istituzioni, le organizzazioni e la società civile per realizzare gli SDGs?
Nel portare avanti le attività legate a questi obiettivi conoscerete tanti nuovi amici con cui collaborerete e vi supporterete a vicenda, ed è importante conoscerli bene, creare con loro un’amicizia profonda.
Allo stesso tempo sappiamo che per trasformare il proprio karma è necessario praticare il Buddismo. Per fare la propria rivoluzione umana si devono affrontare tanti ostacoli e sofferenze, per questo è fondamentale la fede nel Gohonzon.
In conclusione, gli esseri umani vivono immersi nella società, che porta con sé numerosi problemi e sofferenze. Ovviamente è importante occuparci di questi temi e per farlo al meglio è necessario praticare il Buddismo. Bisogna portare avanti entrambe le cose: l’attività buddista e l’impegno nella società. Sicuramente incontrerete degli ostacoli e il modo per superarli è basarvi sulla fede. In questo modo potrete crescere ed elevare il vostro stato vitale.


Domanda 4

(Tailandia) Vogliamo porre delle fondamenta eterne di kosen-rufu in Tailandia. Come dovremmo stabilire i nostri obiettivi di crescita?

In ogni sfida della vita serve avere chiaro uno scopo, una direzione dove andare. La stessa cosa vale per le attività per kosen-rufu. La storia della Soka Gakkai è stata scandita da una continua tensione verso il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti via via.
Ai tempi del maestro Toda avevamo lo scopo di 750.000 famiglie di praticanti: tutti volevamo raggiungerlo anche se quando è stato lanciato c’erano solo 3.000 membri. Era un obiettivo astronomico per quel tempo. Ma era stato lanciato dal presidente Toda perché sapeva che per realizzare kosen-rufu serviva quel tipo di espansione, per costruire le fondamenta della Gakkai. Sulla base di questa stessa consapevolezza, il maestro Ikeda aprì la strada alla realizzazione dell’obiettivo del suo maestro Toda impegnandosi sempre in prima persona in ogni attività, in tutti gli angoli del Giappone.
Dopo la morte di Toda, nel 1958, il presidente Ikeda delineò la visione delle sette campane, individuando sette periodi di sette anni per scandire lo sviluppo della Soka Gakkai, a partire dal 1930 fino al 1979, per dare un ritmo alle attività per kosen-rufu dalla morte di Toda in avanti. Sensei stabilì prima di tutto lo scopo di tre milioni di famiglie di praticanti entro il settimo anniversario della morte di Toda, nel 1965.
Se pensiamo all’Ultimo giorno della Legge, kosen-rufu è un viaggio veramente lungo ed è importante che i compagni di fede possano impegnarsi mirando a un obiettivo più ravvicinato. Ciò che conta non è stabilire uno scopo enorme, ma un obiettivo che si possa raggiungere creando unità e collaborazione, in modo che ognuno possa avanzare costantemente.
In che modo si stabiliscono gli scopi? I responsabili devono confrontarsi e individuare un obiettivo che possa motivare e unire i membri verso la sua realizzazione. Se lo scopo è troppo “piccolo”, non aiuterà a tirar fuori nuove forze o nuove idee. Prima di tutto è importante conoscere la situazione dell’organizzazione nel suo complesso, poi bisogna stabilire uno scopo rispetto al quale tutti possano sentirsi motivati. Non c’è una formula matematica per questo, le situazioni sono sempre differenti. C’è uno scopo appropriato per ogni situazione ed è compito dei responsabili individuarlo.


Domanda 5

(Belgio) Il motto della nostra nuova attività europea è: “La mia nuova rivoluzione umana, senza lasciare indietro nessuno”. Come possiamo applicare questo spirito nella nostra vita quotidiana?

La cosa importante è diventare persone capaci, sforzandoci noi per primi. Lo spirito della Soka Gakkai è lo spirito di lavorare insieme, ma prima di tutto è lo spirito di alzarsi da soli, stando vicino alle persone. 
È importante motivare gli altri ma è più importante ancora iniziare noi per primi: anche se siamo soli dobbiamo metterci alla guida dell’attività.
Non lasciare nessuno indietro significa incontrare i membri, andare da una persona dopo l’altra. Sostenere gli altri significa incontrarli. Questo è il punto principale. Incontrando le persone possiamo dialogare con loro, così potremo conoscerle meglio. 
Incoraggiare non ha niente a che vedere con l’esporre concetti difficili: significa far sentire le persone alleggerite. Bisogna incoraggiare ogni persona affinché si senta ispirata positivamente e sia felice, così farà emergere la determinazione di sfidarsi, anche se ha problemi di salute o di lavoro.
Desideriamo fare tante cose per gli altri, ma se non si riesce ad affrontare le proprie sfide non c’è speranza. E’ necessario far emergere da noi stessi e dalle persone che incontriamo questo spirito combattivo: ciò significa non lasciare nessuno indietro.


Domanda 6

(Brasile) In un recente messaggio inviato ai membri del Brasile, il maestro Ikeda ci ha incoraggiato ad avanzare puntando tutto sui giovani. La filosofia umanistica della SGI avrà sicuramente un ruolo importante nella società brasiliana. Abbiamo l’obiettivo di arrivare a 500.000 membri entro il 2030. Cosa dovremmo tenere in mente per realizzare questo scopo?

Quando si ha un grande obiettivo, l’unico modo per realizzarlo è l’incoraggiamento personale da persona a persona, per far sì che ognuno possa crescere e svilupparsi.
Nichiren Daishonin ha iniziato da solo a recitare Nam-myoho-renge-kyo e da quel momento la Legge mistica si è propagata da una persona all’altra. Questa formula non cambierà mai in futuro. Recitare Daimoku con grande serietà significa richiamare e far emergere i Bodhisattva della Terra nel proprio paese e in tutto il mondo. Tutto inizia con il dialogo “uno a uno”, non ci sono scorciatoie o altre formule speciali per fare avanzare kosen-rufu.

Inoltre è necessario essere uniti. Nichiren Daishonin scrive: «In generale, che i discepoli di Nichiren, preti e laici, recitino Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di “diversi coperti, stessa mente, senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l’acqua, questo si chiama eredità della Legge fondamentale della vita. In ciò consiste il vero scopo della propagazione di Nichiren» (L’eredità della Legge fondamentale della vita, RSND, 1, 190).
«Senza alcuna distinzione tra loro» significa accettare le differenze tra noi. Tra compagni di fede siamo necessari gli uni per gli altri. Quando ci uniamo veramente, quando stringiamo un legame spirituale, allora possiamo realizzare il desiderio di un’ampia propagazione.
Nichiren Daishonin ce lo garantisce. L’unico modo per riuscirci, dunque, è dialogare da persona a persona ed essere uniti.


Domanda 7

(Messico) Quando si fanno le visite a casa, quale deve essere la priorità? Incoraggiare o fare Gongyo insieme? O recitare Daimoku? Qual è la priorità se non abbiamo tanto tempo a disposizione?

Dipende dalla situazione di quel momento, caso per caso. Quando si fa una visita a casa dobbiamo capire bene la situazione della persona che andiamo a incontrare: se porta avanti una pratica costante, qual è il suo stato di salute, che tipo di problemi sta affrontando… I vari elementi creano un quadro, per capire cosa fare bisogna osservare tutto l’insieme. Bisogna far emergere la saggezza e trovare il modo migliore per arrivare al cuore di quella persona e incoraggiarla. Riuscire a capire quale sia il modo migliore per sostenerla dipende dalla nostra preghiera quotidiana e dalla compassione. Se siamo determinati a incoraggiare qualcuno, chiedendoci come sostenerlo al meglio, tireremo fuori compassione.
Quando incontriamo una persona dovremmo cercare di percepire la sua situazione, come sta veramente. Il nostro compito è far sentire le persone alleggerite, ma non sempre ci si riesce.
La cosa importante è continuare, perseverare con pazienza e accumulare esperienza. Possiamo anche chiedere ai responsabili con più esperienza di accompagnarci, così possiamo imparare da loro. Il fatto di incontrare una persona è espressione della cura che abbiamo nei suoi confronti e sicuramente questa cura sarà percepita e apprezzata. Cerchiamo di diventare persone capaci di affrontare qualsiasi tipo di situazione e di incoraggiare chiunque!


Domanda 8

(Hong Kong) Nel mondo ci sono diverse questioni come il cambiamento climatico e la guerra… stiamo cercando di raggiungere la pace ma molte persone sono sfiduciate e pessimiste. Come possiamo dare speranza ai membri affinché possano superare il senso di impotenza e apatia?

Il Buddismo di Nichiren Daishonin è un grande insegnamento di speranza per tutte le persone. Afferma che tutti abbiamo la natura di Budda, che possiamo manifestarla in qualunque situazione e che tutti possono vivere una vita di assoluta felicità.
Tuttavia, nella vita c’è anche l’oscurità fondamentale o ignoranza. È l’ignoranza della nostra natura illuminata ed è ciò che porta alla mancanza di speranza e alla disperazione.
L’unico modo per trasformare l’ignoranza fondamentale è la fede nella Legge mistica.
Quando parliamo con tutta la nostra convinzione, le persone possono ritrovare la speranza.
Il nostro movimento per condividere il Buddismo in tutto il mondo e realizzare kosen-rufu è la più grande fonte di speranza per l’umanità.


Domanda 9

(India) Stiamo tutti cercando di studiare le guide di Sensei ma a volte lo facciamo in modo teorico ed è difficile tradurre in azioni ciò che impariamo. Come possiamo trasformare uno studio teorico del Gosho e degli scritti del maestro Ikeda in uno studio attivo e combattivo?

Quando studiamo gli scritti di Nichiren Daishonin o le guide di Sensei è difficile metterle subito in pratica. Non è automatico, bisogna continuare a sfidarsi.
L’unico modo per trasformare la nostra vita è sfidarci in qualcosa di molto difficile. Questa trasformazione, infatti, non si verifica quando si intraprende qualcosa di facile realizzazione.
In ogni caso, l’unico modo è continuare a sforzarsi e a pregare. La preghiera purifica la vita. Quando puliamo uno specchio, questo diventa limpido e possiamo vedere meglio; lo stesso vale per la fede, bisogna continuare a recitare assiduamente Nam-myoho-renge-kyo.
È la nostra oscurità fondamentale che ci impedisce di osservare chiaramente la realtà e di fare azioni basate sulle guide del nostro maestro, nonostante la nostra determinazione; tuttavia, continuando a pregare e a studiare il Buddismo riusciremo a vedere il vero aspetto della realtà, la verità per quella che è.
Recitando Daimoku sulla base della profonda decisione di “vedere il Budda con un’unica mente” avremo chiaro quali azioni intraprendere. In questo modo riusciremo a fare anche quelle cose che prima ci sembravano impossibili e acquisiremo maggiore convinzione.
Avanzare passo dopo passo: questo è l’unico modo.


Domanda 10

(Corea del Sud) Ci stiamo focalizzando sugli zadankai, per trasformare l’impatto negativo della pandemia e affinché siano riunioni piene di partecipanti e di successo. Qual è lo spirito fondamentale che dovremmo avere nel portare avanti questa attività?

Gli zadankai sono l’attività più importante della Soka Gakkai, una tradizione nata fin dai tempi di del primo presidente, Tsunesaburo Makiguchi.
Non importa quante persone partecipano a una riunione, se ci sono energia e passione queste porteranno sicuramente a una crescita dell’organizzazione.
Il maestro Toda diceva che nella fase pionieristica del nostro movimento a volte partecipavano a zadankai solo due o tre membri; ma se quei pochi uscivano soddisfatti, andava considerata come una riunione di successo.
Tutto dipende dal valorizzare ogni singola persona, i membri, i simpatizzanti e gli ospiti. Questi incontri si tengono a livello locale e per dar vita alla migliore riunione possibile bisogna considerare chi parteciperà. Quando prepariamo una riunione dovremmo fare in modo che i partecipanti si sentano valorizzati, che sentano che è stata creata per loro.
Per quanto riguarda i contenuti, sicuramente possiamo prevedere un passo del Gosho o una guida di Sensei, ma non dimentichiamo che ci sono anche altri modi per incoraggiare gli altri, in base alle diverse circostanze. Se ci sono ragazzi o ragazze del Gruppo futuro si potrebbero coinvolgere affidando loro dei compiti, se c’è un ospite serve la saggezza per riuscire a ispirarlo e incoraggiarlo.
Per realizzare uno zadankai di successo è importante che tutte le persone siano felici di aver partecipato.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata