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I giovani e la NRU: l’amicizia - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:28

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I giovani e la NRU: l’amicizia

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Le riunioni giovani che si stanno tenendo a settembre in tutta Italia sono incentrate sul tema dell’amicizia. Per approfondirlo, ci basiamo sul capitolo “Il sentiero dell’amicizia” del volume 20 del romanzo di Daisaku Ikeda intitolato La nuova rivoluzione umana. In questo capitolo Sensei parla dell’amicizia in un’ottica che abbraccia il mondo intero. Egli racconta degli sforzi che fece per costruire un sentiero di amicizia tra Giappone e Cina, in un periodo in cui le relazioni tra i due Stati erano molto tese e complesse. Le azioni del maestro Ikeda furono decisive per la stipula di un trattato di amicizia e aprirono una nuova fase che portò a consolidare la pace in tutta l’Asia.
In questo capitolo Sensei esprime a più riprese l’incrollabile convinzione che l’amicizia tra le persone comuni, e in particolare i legami di amicizia tra i giovani, siano la base delle relazioni pacifiche tra gli Stati, come possiamo leggere in questo estratto in cui manifesta i suoi propositi durante una delle sue visite in Cina:

«A volte gli scambi politici ed economici si tramutano in disaccordi perché motivati dal potere e dagli interessi personali. Sono determinato a fare degli scambi culturali la mia priorità assoluta e a promuovere una genuina amicizia tra le persone comuni per gettare basi durature ed eterne a favore della pace […]. [Shin’ichi, pseudonimo di Daisaku Ikeda, era] profondamente deciso ad aprire la strada ai giovani, una strada che avrebbe condotto a un futuro remoto» (pag. 13)

Ad esempio, nelle pagine che riportano lo storico incontro con il vice premier cinese Li Xiannian si percepisce questa intenzione del maestro di aprire nuovi ponti di amicizia basati su dialoghi sinceri e coraggiosi. Nonostante l’ampio spettro di temi discussi, alcuni dei quali molto delicati, l’attenzione di Sensei è sempre rivolta al suo interlocutore e a costruire insieme a lui le fondamenta per una pace duratura, rispettandone profondamente i punti di vista e lodandone gli sforzi compiuti. Con il suo comportamento, il presidente Ikeda mostra così ai giovani della delegazione che lo accompagnava cosa vuol dire lottare per la realizzazione del grande voto di kosen-rufu e l’importanza di «scambiare opinioni con franchezza e impegnarsi nella conversazione e nel dialogo aperto» (pag. 72).

Pensare a temi come la pace mondiale o i rapporti tra due o più Stati può farci sentire impotenti o distanti, come se di fatto non avessimo la possibilità di avere una qualche influenza. Tuttavia il maestro Ikeda mette in luce come, secondo il Buddismo, tutto, in definitiva, si riconduce alle azioni di una singola persona. Egli afferma:

«È attraverso i legami di amicizia ed empatia forgiati tra le persone che entrano in contatto tra di loro che è possibile aprire un sentiero di amicizia tra le nazioni. Tutto si riconduce ai legami profondi che possiamo creare con chi fa parte del nostro ambiente immediato» (pag. 110)

Per concludere, parlando dell’amicizia, il breve brano che segue può rappresentare un spunto di riflessione e un riferimento per condividere le proprie esperienze e raccogliere insieme una nuova determinazione:

«La strada dell’amicizia si apre quando lottiamo con sincerità e saggezza per trarre il massimo da ciascun incontro» (pag. 35)

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