Nell’ottobre del 1960 il maestro Ikeda intraprese il suo viaggio per kosen-rufu mondiale. La prima tappa fu proprio l’arcipelago delle Hawaii, dove scoppiò la guerra del Pacifico (1941-1945). Il 15 agosto ricorre il settantottesimo anniversario della fine della guerra. Rinnoviamo il nostro impegno per la pace pregando per un mondo pacifico e senza guerre!
Io sono assolutamente contro la guerra!
Assolutamente contro!
Molti giovani della mia generazione
furono mandati sui campi di battaglia
pieni di entusiasmo,
spinti dallo Stato con lusinghe e belle parole.
Invece, nel profondo del cuore dei loro familiari,
sicuramente infuriava un’immensa
e cupa tempesta di dolore,
angoscia e infelicità.
Nulla è più crudele della guerra.
La guerra è il male assoluto.
“Che non accada mai più!”:
voglio rinnovare questo mio voto.
È per questo che esiste il movimento
della rivoluzione umana.
Ciò a cui l’umanità dovrebbe mirare
è una coesistenza prospera e armoniosa
in cui la diversità venga rispettata,
le differenze reciproche diventino fonte
di creazione di nuovo valore
e ci si influenzi positivamente a vicenda.
Non solo, dovrebbe mirare anche
alla costruzione di una società globale
in cui ogni nazione ed etnia
venga rispettata in quanto preziosa e insostituibile
e tutti possano vivere in armonia.
Una “cultura di pace”
non è qualcosa di distante da noi.
Come possiamo sviluppare nel nostro cuore
uno spirito di tolleranza e nonviolenza
che ci permetta di rispettare le diversità
e di prenderci cura degli altri?
Dovremmo iniziare dalla sfida
del cambiamento interiore per superare
sia l’intolleranza che porta a discriminare l’altro,
sia la ristrettezza del nostro ego.
L’umanità intera sta cercando ardentemente
la filosofia di “adottare l’insegnamento corretto
per la pace nel paese”,
in grado di illuminare quest’epoca travagliata.
Noi non indietreggeremo di un solo passo.
Dialoghiamo con convinzione
con una persona dopo l’altra
e costruiamo una società di rispetto della vita
in cui risplendano i sorrisi delle persone comuni!
