PUNTATA 5
un Passo del Gosho Lettera da Sado
«Quando un governante malvagio si allea con preti che sostengono insegnamenti errati, per distruggere l’insegnamento corretto e liberarsi di un uomo sapiente, chi ha un cuore di leone conseguirà sicuramente la Buddità. Così ha fatto Nichiren. Non dico questo per arroganza, ma perché sono animato dalla forte volontà di preservare il corretto insegnamento» (RSND, 1, 267)
una Citazione dalla lezione di Ikeda Sensei
«Questa frase descrive l’immonda alleanza fra potere politico e autorità religiose. Le persecuzioni contro coloro che abbracciano l’insegnamento corretto seguono lo stesso schema in tutte le epoche.
In mezzo ad una disastrosa tempesta di persecuzioni, il Daishonin continuò ad avanzare con “un cuore di leone”, rifiutandosi di arretrare anche di un sol passo.
Avere un cuore di leone significa riconoscere con calma la “natura delle bestie” per quella che è e sconfiggerla. Nel Buddismo “re leone” è un altro nome del Budda. Quelli che si alzano con questo cuore o spirito sono certi di conseguire la Buddità. […]
Lo spirito di non lesinare la propria vita e il cuore di leone sono due facce di una stessa medaglia. Non risparmiare la propria vita per la Legge e avere un coraggio da leoni nel combattere i nemici del Sutra del Loto sono essenzialmente la stessa cosa. Mi sembra che il messaggio centrale di questa prima metà di Lettera da Sado sia che i discepoli del Daishonin devono essere re leoni, individui coraggiosi che incarnano il suo stesso spirito di dedizione altruistica. Osserviamo come egli ponga con forza l’accento su questo punto.
Le parole «Così ha fatto Nichiren» rappresentano un grido appassionato ai suoi discepoli. Era come se stesse esortandoli dal profondo di sé: «Io ho sconfitto tutte le forze demoniache, così anche voi dovete tirar fuori un cuore da leoni e vincere su tutte le forze negative. Battetevi con lo stesso spirito di Nichiren! Combattete al mio fianco, con la mia stessa determinazione!» Ciò che si aspettava era che sorgessero discepoli dotati del suo stesso spirito e della sua stessa dedizione.
Durante la Seconda guerra mondiale solo Makiguchi e Toda dimostrarono il coraggio da leone del Daishonin. Il clero, al contrario, cedette al proprio vigliacco tornaconto. L’eredità del Daishonin, un re leone privo di egoismo, oggi vive soltanto nello spirito della Soka Gakkai. Abbiamo fedelmente ereditato il suo spirito generoso e pieno di coraggio e abbiamo tracciato saldamente un’ampia strada per la realizzazione di kosen rufu a livello mondiale. Di conseguenza anche i nostri benefici saranno di portata immensa.
Con questa potente convinzione stabiliamo relazioni con ancor più persone e condividiamo con loro la vera grandezza del cammino Soka di maestro e discepolo» (Gli insegnamenti della vittoria, pagg. 39-40).
