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In un momento di grande difficoltà una forte determinazione è cruciale - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:22

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In un momento di grande difficoltà una forte determinazione è cruciale

Georgiana Totolici e Filippo Castagnoli, Ravenna

Georgiana e Filippo hanno raccontato la loro esperienza durante una riunione dell’Emilia Romagna Est che si è tenuta il 5 luglio 2023, con lo scopo di creare una forte unità volta alla rinascita della regione dopo l’alluvione di maggio

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Filippo: Uno dei più grandi benefici che ho vissuto finora grazie alla pratica buddista, è stato il cammino che mi ha portato a cambiare lavoro. Dopo venti anni da impiegato in una grande azienda ho deciso di licenziarmi e di puntare tutto sull’apertura di un’attività in proprio, in società con un amico.
Dopo alcuni anni di difficoltà burocratiche per ottenere tutti i permessi, finalmente l’8 maggio 2021 abbiamo inaugurato la nostra attività di cremazione di animali domestici.
Il mio sogno era svolgere un lavoro dove poter avere un maggior contatto con le persone e questa attività mi sta dando grandi soddisfazioni in tal senso.
I primi due anni sono andati molto bene, con un riscontro molto positivo e la clientela sempre in crescita.
Iniziavo a sentirmi soddisfatto dopo un po’ di anni di grandi incertezze. Recitare Daimoku mi ha sempre sostenuto sia nei momenti difficili sia nei momenti più tranquilli. È innegabile che mi viene più facile essere incisivo nel Daimoku quando le cose si fanno difficili, ma è importante sforzarsi di mantenere alto lo stato vitale anche quando le cose sembrano “tranquille” e tutte in ordine.

Georgiana: A maggio sono avvenuti i primi allagamenti nelle città attorno a noi e abbiamo iniziato a confrontarci su cosa significasse questa calamità dal punto di vista della fede. Tutta questa acqua mi faceva pensare ad alcuni momenti della mia vita in cui ho lasciato correre cose per cui valeva la pena lottare, e invece la mia debolezza, la mia parte oscura aveva preso il sopravvento proprio come faceva quest’acqua con le case delle persone. Abbiamo iniziato a recitare Daimoku insieme ai compagni di fede della zona, e cercavamo di incoraggiare chi era più colpito per dare forza e sostegno mentre si spalava il fango.
Intorno a me vedevo persone che non si parlavano da tempo per via del covid che ora invece recitavano Daimoku insieme. E ho realizzato che mentre il covid in alcune realtà ha creato divisione, il fango è stato l’occasione per creare unità e guardarci negli occhi.
L’attività di Filippo ha due sedi, a Ravenna e a Cesena.
Quando l’acqua arriva a Cesena l’ufficio rimane illeso, invece a Ravenna arriva a quasi un metro di altezza. Tra alti e bassi determino che anche se l’acqua è entrata, non sarà distrutto nulla. Anni addietro abitavamo proprio in quella zona e grazie ai rapporti di fiducia che abbiamo creato con i nostri vicini ci siamo aiutati per agire fisicamente in quella zona che era chiusa alle persone che venivano da fuori… quindi anche per noi.

Filippo: Avrei perso tutto? I danni sarebbero stati irreparabili? Grazie al fatto che cerco sempre di mantenere una buona base di Daimoku e uno stato vitale alto non mi sono fatto abbattere del tutto e dopo un momento di profondo sconforto ho sentito crescere forte dentro di me la determinazione di mettermi davanti al Gohonzon e di FIDARMI. È stato naturale e bellissimo scovare dentro di me questa forte determinazione, ma non è stato scontato né automatico. Ho sentito scattare in me questa necessità, questo desiderio e questo grande privilegio di potermi sedere di fronte al Gohonzon per attingere a piene mani da questa situazione.
Ho iniziato a recitare Daimoku insieme a Giorgia. Dopo poco mi sono fermato e ho cominciato a piangere. Una cosa che non facevo da diciassette anni, da quando ho perso mia mamma dopo una lunga malattia. Da allora non avevo più pianto, ma stavolta mi sono finalmente lasciato andare e dopo un pianto liberatorio insieme a Giorgia ho determinato che in quel preciso momento, in quella situazione apparentemente disastrosa, io avrei incoraggiato gli altri. Così ho scritto ai miei compagni del Gruppo uomini spiegando brevemente la situazione in cui mi trovavo, dicendo loro che non mi interessava se la situazione era catastrofica: io in quel momento sceglievo di fidarmi della potenza del Gohonzon e sceglievo di incoraggiarli.
È stato un momento bellissimo e importante, come bellissimo è stato ricevere l’incoraggiamento di tantissime persone che mi hanno dimostrato la loro vicinanza.

Georgiana: A mia volta capisco che è il momento di essere forte: mi devo concentrare sul recitare Daimoku e studiare il Buddismo.
Scrivo alle nostre responsabili di regione per condividere la nostra difficoltà, e mi consigliano di leggere I tre tipi di tesori, L’offerta del riso e altri scritti di Nichiren. Faccio l’offerta per kosen-rufu, per ringraziare e determinare che dal giorno dopo mio marito avrebbe pulito tutto e dal secondo giorno sarebbe potuto tornare attivo con il lavoro. Anche lui viene incoraggiato e sostenuto dai nostri responsabili regionali e nazionali, e in particolare dal messaggio di Sensei. Quanto calore!!!
Beh che dire… il giorno dopo Filippo è riuscito a entrare nel capannone: praticamente l’acqua si era fermata due dita sotto le prese elettriche; alcuni prodotti biodegradabili su un tavolino basso si erano salvati, con l’acqua si sarebbero sciolti come neve al sole…
Tutto l’impianto era rimasto intatto, anche la cella freezer realizzata il mese prima con un importante investimento in denaro.
Il giorno seguente Filippo è tornato a lavorare, proprio come avevamo determinato, e da allora il flusso di lavoro è in continua crescita.
Ho fatto l’offerta per kosen-rufu anche dopo, e ho il cuore colmo di gratitudine per tutto quello che abbiamo vissuto.

Filippo: L’esperienza che mi porto dentro e che mi ha fatto sentire realizzato in questa vicenda è stato vedere come la pratica buddista mi ha reso capace di mantenere una forte determinazione e una fondamentale serenità d’animo in un momento di grande difficoltà. Lasciarsi trasportare dagli eventi mi avrebbe fatto soffrire e non avrebbe spostato di una virgola l’esito di tutto quanto. Sono molto grato.

Georgiana: Chiudiamo con questa frase di Sensei che ci ha incoraggiato nei primi momenti di incertezza:

«Sono sicuro che molti di voi hanno perso tutto quello che possedevano nel breve volgere di una notte. Tuttavia, dal momento che avete il Gohonzon, accumulerete tanti benefici che ne resterete davvero sconcertati» (Linee guida di kosen-rufu, pag. 47)

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