Sono una cantante lirica, un soprano, e ho incontrato la pratica buddista nel 2018, l’anno peggiore della mia vita, in cui il mio amato padre, musicista anche lui, venne a mancare improvvisamente.
Mi sembrò la fine di tutto, mi ritrovai al contempo senza un genitore e senza la mia guida artistica: infatti mio padre era anche il mio insegnante di canto e insieme avevamo grandi progetti per il futuro. Invece mi ritrovai da sola, senza nessun sostegno, senza forza, né la minima idea di come andare avanti. Ogni volta che provavo a studiare, a reagire, mi sentivo sopraffatta dal senso di abbandono e smarrimento, e spesso pensavo di gettare definitivamente la spugna.
Quando ho iniziato a praticare, la forza di Nam-myoho-renge-kyo si è sprigionata dentro di me. Sentivo un senso di speranza risvegliarsi dalle radici del mio essere, un senso di vittoria e di realizzazione, come se avessi già superato tutti gli ostacoli che mi separavano dal mio obiettivo, come se guardassi alla mia vita già dal futuro. Questo sorprendente senso di sicurezza è ciò che mi convinse a perseverare e così mi buttai a fare il mio primo concorso lirico internazionale: e vinsi il primo premio!
Ero al settimo cielo, non potevo credere di aver raggiunto un così importante riconoscimento al primo colpo. Forte di questa grande prova concreta, continuai a sfidarmi in audizioni e concorsi ma da allora, per ben quattro anni, fino al 2022, il risultato fu sempre lo stesso: venivo eliminata alla prima prova!
Nel frattempo ero diventata membro della Soka Gakkai e i benefici erano tanti e sorprendenti in ogni ambito della mia vita, ma non potevo capacitarmi di come non riuscissi a raggiungere i miei obiettivi dal punto di vista artistico e professionale: praticavo, studiavo, facevo attività, shakubuku, eppure niente. Era necessario un momento di riflessione: perché non riuscivo a realizzarmi nell’ambito a me più caro, nella mia passione?
Ero davvero demoralizzata, ma dopo tanto Daimoku compresi che nel profondo dubitavo io stessa della mia capacità di vincere, dubitavo della mia natura di Budda. Se non riuscivo a crederci io, come potevo convincere gli altri? Cominciai a recitare Nam-myoho-renge-kyo per maturare dentro di me la convinzione che, comunque fossero andate le cose, avrei vinto sulle mie paure e insicurezze per kosen-rufu.
Una frase del presidente Ikeda mi ha accompagnata ogni giorno, la leggevo e rileggevo, fin quando non la sentii ancorata alle corde più profonde del mio essere:
«Se siete coraggiose nella fede
non c’è nulla da temere,
perché il mondo intero
è la terra del Budda»(Il voto dell’Ikeda Kayo-kai, pag. 53)
Dopo grandissimi sforzi, pianti e paure, decisi che attraverso la mia voce, a prescindere dal risultato e dal giudizio altrui, avrei trasmesso il potere di Nam-myoho-renge-kyo a chi mi ascoltava, avrei trasmesso la speranza: e quella sarebbe stata la mia vera vittoria.
Con questa determinazione nel cuore, da settembre 2022 ho vinto sette concorsi su nove, e ho anche debuttato nel mio primo ruolo da protagonista!
A oggi mi sento un vulcano di energia, tutti gli sforzi fatti nel passato si stanno trasformando in vittorie. Finalmente inizio a capire cosa significa avere una fede incondizionata nella Legge mistica e in noi stessi. La strada è ancora lunga, ma ho imparato che non bisogna avere fretta: ogni seme piantato, prima o poi darà i suoi frutti meravigliosi. Ciò che conta è continuare a credere nella natura illuminata della nostra vita senza dubitare mai minimamente, a prescindere dalle circostanze avverse. Ogni sfida è necessaria per permetterci di fare la nostra rivoluzione umana. Sono sicura che gli ostacoli non mancheranno anche in futuro, ma ora guardo a essi con curiosità e senso di sfida, certa che li potrò superare e che mi permetteranno di migliorare ancora.
Il mio prossimo obiettivo è trovare un agente che sappia valorizzarmi al massimo, così da poter cantare in tutto il mondo come “portavoce” e ambasciatrice della Soka Gakkai. Un obiettivo davvero ambizioso, lo so, e al solo pensiero mi sento tremare, ma la mia fede in Nam-myoho-renge-kyo è più forte che mai, perciò sono fiduciosa, anzi sono sicura che ci riuscirò al più presto!
Nichiren scrive:
«Anche se può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, non accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta» (Sulle preghiere, RSND, 1, 306)
Spero che ognuno di noi possa essere davvero felice e realizzare i propri sogni, senza mai smettere di credere in essi e senza mai dubitare della meraviglia che siamo.
Vinciamo insieme per Sensei in questo 2023, Anno dei giovani e del trionfo!