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Il vero beneficio di una fede come l'acqua che scorre - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:33

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Il vero beneficio di una fede come l’acqua che scorre

Sergio Laureti, Latina

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«Oggi ci sono persone che credono nel Sutra del Loto; la fede di alcuni è come il fuoco, quella di altri e come l’acqua. Quando i primi ascoltano l’insegnamento ardono di passione come il fuoco, ma con il passare del tempo, tendono ad abbandonare la fede. Avere fede come l’acqua significa credere sempre, senza mai retrocedere. Poiché tu mi hai fatto visita, senza retrocedere di fronte a nessuna situazione, la tua fede è paragonabile all’acqua che scorre. Ciò è ammirevole, veramente ammirevole!»
(I due tipi di fede, RSND, 1 , 798)

Era il 1986 quando ebbi l’opportunità di partecipare al mio primo Corso estivo della Soka Gakkai. Avevo iniziato a praticare da tre mesi e rimasi molto colpito dalla spiegazione a cura dei giovani sulla figura di Nanjo Tokimitsu, destinatario di questa lettera. Lui era un discepolo di Nichiren Daishonin, molto lodato dal maestro per la sua sincera e forte fede nonostante la giovane età. Io all’epoca non avevo ancora 24 anni, e da quel momento non ho più interrotto la mia pratica.
Ricordo bene che a una delle prime riunioni a cui partecipai un responsabile mi incoraggiò a sperimentare il Gohonzon su obiettivi che ritenevo irrealizzabili, perché solo in questo modo avrei potuto verificarne l’illimitato potere.
Così feci, e ho potuto sperimentare attraverso la trasformazione di cose per me impossibili quanto è potente la preghiera davanti al Gohonzon. Tutti i miei scopi si sono realizzati, alcuni anche a distanza di anni, quando non ci pensavo più da molto tempo.
Tuttavia, credo che il vero motivo per cui ho continuato nella pratica buddista non è tanto legato alla vittoria su queste sfide che mi richiedevano una lotta intensa e concentrata nel tempo, quanto il verificare una lenta profonda trasformazione della mia vita di cui mi rendevo conto soltanto quando mi voltavo indietro e non trovavo più quegli aspetti che non mi erano mai piaciuti, ma che mi avevano sempre accompagnato.
Questo è il vero beneficio di una fede come l’acqua che scorre, come dice Nichiren al giovane Nanjo, lodandolo perché continuava ad affrontare le sfide senza mai retrocedere di fronte alle situazioni.
Portando avanti la pratica buddista in questo modo, senza indietreggiare mai, anche noi riusciamo a lavare via le impurità dalla nostra vita senza quasi rendercene conto!
Il presidente Ikeda, durante la visita in Italia del 1992, ci incoraggiò a non retrocedere mai nella fede con queste parole:

«Possono esserci momenti durante i quali, vinti dalla debolezza, sentiamo svanire la nostra determinazione, o momenti in cui le cose non vanno come vorremmo e cadiamo in preda al panico. Al di là di tutto, l’importante è continuare a recitare Daimoku: sia che le vostre preghiere ricevano subito una risposta o meno, l’importante è continuare a recitare Daimoku fino in fondo, senza nutrire dubbi» (Ai miei cari amici italiani, IBISG, pag. 61)

Voglio seguire questo consiglio del mio maestro per tutta la vita con la certezza di poter ottenere così i risultati migliori e di maggior valore per la mia vita, godendo di un’esistenza pienamente realizzata e considerando ogni cosa come una fonte di felicità e come parte della mia missione.

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