Nel luglio del 1985 ebbi l’occasione di partecipare a un corso in Giappone. Il giorno della cerimonia di apertura era il mio compleanno e il presidente Ikeda mi regalò una torta. Fui profondamente stupito da quel gesto, non avevo mai incontrato sensei e a quei tempi la figura del maestro non la ritenevo così importante.
Il presidente Ikeda ci accolse al Training center di Nagano, dove otto anni dopo cominciò a scrivere La nuova rivoluzione umana. Poi ci invitò nel parco. Era su una macchinina elettrica insieme alla moglie e ci invitò a prendere delle bici e a seguirlo. Cominciammo a inseguire sensei, che si divertiva a fare delle giravolte e a correre per il parco. Fu una giornata indimenticabile e tutti eravamo veramente felici. Il giorno seguente sul Seikyo Shimbun venne pubblicata una foto di noi che correvamo con sensei, intitolata “I discepoli fanno a gara nel seguire il maestro”. Noi ci eravamo divertiti un mondo, mentre sensei aveva dato un profondo significato a quell’episodio. Passammo tre giorni con il nostro maestro, tre giorni che hanno segnato la mia vita profondamente.
Dopo trentun anni, nel 2016 sono ritornato in Giappone per un corso per responsabili. In questi anni la mia vita è fiorita: mi sono sposato, ho avuto tre figli e sono da poco diventato nonno.
Nel lavoro stavo di nuovo vivendo grandi cambiamenti. Avevo avviato un progetto innovativo nel settore della comunicazione che però stentava a decollare, nonostante credessi molto in esso.
Durante il corso fu annunciato che da gennaio sarebbe cominciata la pubblicazione del volume 30 de La nuova rivoluzione umana. Fu presentato anche l’ideogramma “Grande montagna” del maestro Ikeda, con la nota a margine: «Prego perché abbiate una fede tale da superare qualsiasi intemperie, una fede che non vacilli davanti a nessuna tempesta» (cfr. NR, 609, 48).
Era proprio ciò che stavo cercando: come stabilizzare il mio stato vitale di fronte alle tempeste che stavo affrontando.
Leggere La nuova rivoluzione umana è stato un incoraggiamento costante, come se sensei fosse vicino a me ogni giorno. Un incoraggiamento in particolare è stato per me importante, tratto dalla puntata 41 del quarto capitolo del volume 30, “Suonate la campana che annuncia l’alba”:
«Nulla al mondo è così mutevole e complesso come il cuore umano che cambia in modo sensibile momento per momento. Perciò l’appagamento e la piena felicità sono determinati da quanto forte e saldo rendiamo il nostro cuore. Nel corso della vita ci imbattiamo nelle tempeste del destino e del karma, tali da domandarci perché capitino proprio a noi. La fede serve per forgiare un cuore che non si lascia mai sconfiggere, capace di sormontare qualsiasi difficoltà» (NR, 639, 32).
Dopo aver iniziato il terzo milione di Daimoku, alla fine dell’anno scorso ho visto i risultati di tutti i miei sforzi, a partire da un profondo rinnovamento interiore. Tutti i membri della mia famiglia stanno crescendo meravigliosamente e anche il mio progetto lavorativo ha cominciato a dare ottimi risultati. Una grande agenzia italiana mi ha contattato facendomi i complimenti per il lavoro che stavo svolgendo e proponendomi uno scambio commerciale.
Prima vivevo assillato da preoccupazioni totalizzanti; oggi mi sento forte, gioioso e leggero.