In questa puntata della serie “Impariamo da La nuova rivoluzione umana“, tratta dal Seikyo Shimbun del 27 febbraio 2018, il vicepresidente Hiromasa Ikeda evidenzia alcuni punti salienti del quinto volume
Punti principali:
• Stimolare l’impegno interiore di ogni individuo
• La vera rivoluzione politica
• L’origine del movimento umanistico Soka
Attualmente il movimento di kosen-rufu mondiale si sta sviluppando magnificamente in ogni paese. Anche i membri europei, che il mese scorso (gennaio 2019, n.d.t.) hanno organizzato il Summit europeo per kosen-rufu, stanno avanzando con spirito appassionato per realizzare la missione di “pionieri di kosen-rufu mondiale”, uniti dal motto “One Europe with sensei“.
Nei primi due capitoli del quinto volume de La nuova rivoluzione umana, intitolati rispettivamente “Pionieri” e “Gioia”, prosegue il racconto – iniziato nel quarto volume – della prima visita in Europa di Shin’ichi Yamamoto, nell’ottobre del 1961. Si trattò davvero di «un viaggio da pionieri, per aprire la porta alla pace e piantare i semi dell’umanesimo» (NRU, 5, 1).
Di fronte alla Porta di Brandeburgo, Shin’ichi Yamamoto aveva affermato: «Sono sicuro che fra trent’anni il Muro di Berlino non ci sara piu» (NRU, 4, 258).
Quando i suoi compagni di viaggio gli chiesero se avesse un piano specifico a riguardo, Shin’ichi sottolineò con forza l’importanza del dialogo e degli scambi culturali, rivelando la sua determinazione: «Lo faro io stesso. Sara una lunga battaglia, ma lavorero con pazienza per aprire la strada, mirando ai prossimi venti o trent’anni» (NRU, 5, 4).
Fedele a queste parole, sensei si è alzato prendendo l’iniziativa per dar vita a dialoghi e scambi culturali, riuscendo così ad aprire la strada di kosen-rufu in Europa.
Durante una cena con alcuni dirigenti di un’azienda tedesca, Shin’ichi parlò inoltre della filosofia umanistica del Buddismo, citando anche una scena del Faust di Goethe molto familiare ai suoi ospiti. L’incontro proseguì con una serie di scambi calorosi; entrambi i gruppi cantarono diverse canzoni tradizionali dei rispettivi paesi, presentandone origini e significato.
Grazie a questi dialoghi, Shin’ichi riuscì a «percepire profondamente che le persone stavano cercando gli insegnamenti del Buddismo ed era piu che mai convinto della possibilita che la gente di qualsiasi etnia o nazionalita potesse superare ogni differenza per arrivare a una conoscenza reciproca» (cfr. NRU, 5, 13).
Una volta giunto in Italia Shin’ichi, osservando le strade di Roma, promette a se stesso: «Kosen-rufu è una grande impresa per attuare la pace nel mondo, per costruire una “citta eterna” dello spirito nei cuori di tutti gli esseri umani. […] Questa è la missione che la Soka Gakkai deve assolutamente realizzare» (cfr. NRU, 5, 122).
Shin’ichi si recò anche in Olanda, Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera e Austria dove, attraverso la storia e la cultura dei rispettivi paesi, espose la sua visione del futuro di kosen-rufu. Questo rappresenta un “punto di partenza eterno” per i membri dell’Europa.
Durante il suo viaggio in Europa Shin’ichi si impegnò con tutte le forze a far crescere dei leader in grado di assumere la guida del movimento di kosen-rufu.
Alla domanda di Eiji Kawasaki, appena nominato responsabile centrale per l’Europa: «Cosa devo fare? Come dovrei procedere?» (NRU, 5, 61). Shin’ichi rispose: «È molto difficile essere un pioniere. Si deve sempre pensare a tutto in prima persona e fare tutto per primi. Non si ha nessuno da cui dipendere o a cui rivolgersi. Ma e proprio questo che rende appagante il fatto di essere pionieri, e i benefici che ne derivano sono grandissimi» (Ibidem).
Per stimolare l’iniziativa e l’indipendenza di Kawasaki, Shin’ichi non diede alcun tipo di esempio concreto.
Nel capitolo “Gioia” è scritto: «Alla base di tutte le attivita per kosen-rufu vi e l’impegno interiore di ogni individuo» (NRU, 5, 62).
Nel portare avanti le attività sono importanti sia il confronto, sia il fatto di riuscire a conciliare le diverse opinioni.
Inoltre, desidero che tutti noi incidiamo nel nostro cuore che kosen-rufu inizia sempre e comunque dalla decisione di un singolo individuo di fare sua la missione di realizzare la pace e la felicità, propria e degli altri.
Il significato del sostegno al partito politico
Nel capitolo “Leone”, si raccontano le origini della fondazione della “Federazione Politica del Komei (Governo pulito)”, antesignana del partito politico Komei.
Shin’ichi, dopo aver dichiarato: «Questa organizzazione politica non dovra esistere per fare gli interessi della Soka Gakkai» (NRU, 5, 214), sottolineò che si sarebbe trattato di «un nuovo tipo di organizzazione che si impegna per la felicita di tutti i giapponesi, un’organizzazione che sia al loro servizio e che sia basata su uno spirito compassionevole» (Ibidem).
Inoltre, Shin’ichi si rivolse in modo appassionato ai rappresentanti dell’organizzazione: «Per quanto riguarda le assemblee locali, ricordatevi che siete al servizio della gente, dunque aiutatela con tutti i vostri mezzi. Voglio che siate un esempio per gli altri e veniate lodati per gli sforzi rivolti al benessere dei vostri elettori» (NRU, 5, 218).
Vorrei quindi confermare due punti fondamentali relativi al significato delle attività di sostegno da parte della Soka Gakkai al partito giapponese Komei.
Il primo punto è che in questo modo è possibile osservare con rigore le attività del governo. Anche Josei Toda esortò con forza: «Osservate con attenzione il governo!». Era fermamente convinto, in quanto buddista, che non si dovrebbe mai lasciare che i cittadini soffrano a causa di un cattivo governo.
Il secondo punto è che ciascun cittadino sviluppi buon senso e consapevolezza. La bontà o la malvagità di un governo non dipende esclusivamente dai politici. Sono i cittadini a creare il governo attraverso la scelta dei loro rappresentanti. Nello stesso capitolo si legge: «Una vera riforma di governo non puo essere raggiunta senza lo sviluppo delle coscienze. La Gakkai intendeva risvegliare le persone e renderle capaci di incamminarsi nella stessa direzione della societa» (NRU, 5, 218).
La Soka Gakkai, con il suo movimento basato sul dialogo, è riuscita a risvegliare in ogni singolo individuo la consapevolezza di essere il protagonista principale della riforma sociale. Con questo orgoglio nel cuore, continuiamo a impegnarci nell’espandere i dialoghi e aprire la strada per la “vittoria Soka”.
La promessa di impegnarsi per i diritti umani
Nella parte finale del quinto volume viene descritta la scena in cui, il 25 gennaio 1962, Shin’ichi venne dichiarato innocente nel processo per il cosiddetto “incidente di Osaka”.
Il 3 luglio 1957 era stato ingiustamente arrestato con l’accusa di aver violato la legge elettorale. Il processo proseguì anche dopo la sua nomina a terzo presidente della Soka Gakkai (3 maggio 1960), con un totale di ottantaquattro udienze.
In quell’arco di tempo, Shin’ichi fu chiamato a presentarsi in tribunale ventitré volte.
Nonostante tutto, riuscì ad aprire la strada di kosen-rufu mondiale e a costruire le solide fondamenta dell’attuale Soka Gakkai, senza mai mostrare la minima preoccupazione per quella lunga battaglia legale.
Nel messaggio dello scorso gennaio per la riunione dei responsabili di centro della Soka Gakkai, il presidente Ikeda fa riferimento al processo per l’incidente di Osaka; descrive infatti la strenua lotta portata avanti di propria iniziativa dai giovani per dimostrare l’infondatezza dell’indagine condotta nei confronti di sensei, quando persino i suoi avvocati gli avevano detto di prepararsi a un verdetto di colpevolezza. Questo episodio è descritto in maniera particolareggiata nell’undicesimo volume de La rivoluzione umana.
Nello stesso capitolo si legge che il voto solenne di impegnarsi costantemente per i diritti umani, che Shin’ichi aveva inciso nella sua vita durante l’incidente di Osaka, «sarebbe divenuto la sorgente di un flusso di umanesimo che si sarebbe diffuso in tutto il mondo attraverso il movimento della Soka Gakkai Internazionale» (RU, 11, 328).
Il movimento Soka per la pace, la cultura e l’educazione che si sta diffondendo in tutto il pianeta, nasce dal voto formulato da Shin’ichi in quell’occasione di impegnarsi con tutto se stesso per difendere i diritti umani.
La missione e la responsabilità di noi discepoli è di ereditare questo voto solenne.
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Brani dal quinto volume de La nuova rivoluzione umana
Un’oasi del cuore
«Se ogni membro dell’organizzazione avesse continuato a sviluppare la propria rete di compassione e relazioni armoniose con il prossimo, avrebbe potuto trasformare quel deserto umano, cosi tipico della societa urbana, in un’oasi spirituale» (NRU, 5, 49).
La maggiore impresa per un essere umano
«Qual e la maggiore impresa per un essere umano? E lasciare dietro di se altre persone che condividono i propri ideali» (NRU, 5, 97).
La gioia della fede e rappresentata dalla vittoria
«E di vitale importanza che i discepoli rimasti portino avanti il lavoro del maestro superando tutti gli ostacoli. Essi devono sconfiggere il loro destino e diventare vincitori nella vita. La loro vittoria assicurera che il Buddismo e kosen-rufu durino per sempre. La grande gioia della fede e rappresentata da questa vittoria» (NRU, 5, 122).
Il sipario su una nuova epoca
«La gioventu, con le proprie lotte, e in grado di aprire il sipario su una nuova epoca.
Il palcoscenico su cui recitano le persone coraggiose non e quello preparato da altri.
I giovani che aspirano a diventare la nuova generazione di leader non hanno scelta se non quella di costruire attraverso i propri sforzi un palcoscenico adatto» (NRU, 5, 172).
La missione della Soka Gakkai
«Il compito delle autorita dovrebbe essere quello di proteggere e salvaguardare i diritti della popolazione e non di molestare i cittadini onesti. La gente e la protagonista nella nostra societa. Dobbiamo lottare contro questo aspetto insidioso del potere che rende schiave le persone e calpesta i loro diritti. Questa è la missione della Soka Gakkai» (NRU, 5, 247).