Nel 2017 un’amica mi invitò a una riunione buddista e in pochi mesi cominciai a recitare Daimoku sostenuto dai compagni di fede. Nel giro di un paio d’anni rivoluzionai completamente il mio karma familiare, superando i sentimenti di rabbia e rancore che nutrivo per i miei genitori e sviluppando gratitudine e rispetto nei loro confronti.
Due anni dopo mi iscrissi alla facoltà di Ingegneria a Trento e iniziai un percorso che mi portò a trasformare ancora più profondamente il mio karma. A pochi mesi dall’inizio delle lezioni, infatti, cominciai a vivere delle fasi depressive molto intense durante le quali non uscivo di casa, non avevo lo stimolo di fare nulla e l’ansia dovuta agli esami mi attanagliava. Con la pandemia decisi di smettere di frequentare le lezioni e di concentrarmi sulla ricerca di ciò che volevo fare veramente.
In quei mesi recitai molte ore di Daimoku, partecipando alle riunioni online. Allo stesso tempo facevo volontariato nella farmacia del mio quartiere per portare le medicine a chi non poteva uscire di casa, e la sera lavoravo come rider. Quei mesi, a dispetto del lockdown, furono per me un periodo di intensa attività e anche se non sapevo cosa avrei fatto in futuro mi sforzavo al massimo per creare valore nel momento presente.
Nel 2020 mi iscrissi alla facoltà di Sociologia a Trento, entusiasta di aver scelto un percorso che finalmente mi rispecchiava. Conobbi subito molte persone ed ebbi occasione di parlare del Buddismo ad alcuni studenti che in seguito parteciparono alle riunioni giovani.
Tuttavia le mie difficoltà a organizzarmi nello studio si ripresentarono e venni risucchiato da un vortice di negatività. Era la fine del 2021 e, reduce da una relazione finita male e stressato dal lavoro e dal volontariato, non riuscivo a concentrarmi nello studio. Inoltre, le lezioni di quel semestre erano particolarmente intense e i professori richiedevano molto impegno. Così caddi in uno stato depressivo più profondo di quanto non mi fosse mai accaduto. Passai numerose settimane a letto, ogni tanto uscivo o riuscivo a lavorare da casa al computer, ma subito ricadevo in quello stato di apatia e non riuscii a sostenere nessun esame.
La svolta fondamentale arrivò grazie allo studio de La nuova rivoluzione umana, da cui trassi un forte incoraggiamento. Decisi di trasformare completamente il karma che mi impediva di realizzarmi in ambito universitario e personale. Cominciai a recitare molto Daimoku, costantemente. Il mio desiderio davanti al Gohonzon era di diventare una persona di valore per kosen-rufu, impegnandomi al massimo negli studi e ottenendo ottimi voti. Desideravo dedicare la mia vittoria a Sensei, perciò mi impegnai a non saltare mai le lezioni, lasciai le attività di volontariato e preparai con dedizione gli esami del semestre in corso.
Durante la sessione estiva del 2022 riuscii a dare tutti gli esami che mi ero prefissato. Ero consapevole di aver vinto in un aspetto fondamentale della mia vita. I voti ottenuti erano per me una prova della vittoria da riportare al mio maestro. Inoltre, durante quei mesi avevo maturato la decisione di proseguire gli studi nell’ambito della ricerca sociale.
Ne La nuova rivoluzione umana Sensei scrive:
«Il vostro desiderio di essere migliori all’università o nella vita è un’ambizione mondana. Ma quando i nostri desideri si basano sulla fede, possiamo utilizzarli come carburante per la nostra illuminazione, arrivando ad esempio a sviluppare il desiderio di migliorare il nostro paese o di realizzare la pace mondiale, che sono desideri nobili» (NRU, 6, 236)
A maggio di quell’anno feci shakubuku a un giovane uomo del mio corso di studi e mi impegnai a sostenerlo nei primi passi della pratica buddista. Decisi profondamente che il Gruppo giovani di Trento tornasse a essere un gruppo di gioiosi bodhisattva e, con la ripresa delle attività in presenza, mi impegnai attivamente per incontrare i giovani individualmente e invitare nuove persone alle riunioni.
La riunione del 18 novembre 2022, alla quale parteciparono nuovi giovani, diede inizio a una nuova fase di espansione.
Pur attraversando momenti difficili durante la preparazione degli esami, non mi feci mai sconfiggere e continuai a studiare e recitare Daimoku fino alla fine. Nella sessione di gennaio-febbraio 2023 ho ottenuto il massimo dei voti in tutti gli esami. Considero quei risultati come la vittoria definitiva sulla mia depressione.
Ho compreso che il mio maestro mi incoraggia sempre a non smettere di lottare per realizzare la mia rivoluzione umana. Ho deciso allora di realizzare una vittoria ancora più grande con il Gruppo giovani, e mi sto impegnando a mandare Daimoku a ciascuno di loro sfidandomi per incontrarli personalmente e nel fare shakubuku.
Da quando le attività sono tornate in presenza dieci nuovi giovani hanno partecipato alle riunioni e si stanno impegnando nella loro pratica quotidiana. Inoltre il ragazzo a cui avevo fatto shakubuku l’anno scorso ha preso la decisione di ricevere il Gohonzon!
Infine ho determinato di pormi un nuovo obiettivo: entro la fine del 2023, Anno dei giovani e del trionfo, desidero parlare di Buddismo a cento giovani, al ritmo di tre o quattro a settimana. In questo modo sono certo di trasformare radicalmente il mio karma e di generare un effetto a catena, così da diffondere la luce della Legge mistica nella società.