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Dedicandoci alla pace e alla prosperità della società - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:33

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Dedicandoci alla pace e alla prosperità della società

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Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine al Sindaco Filippo Nogarin, per il quale nutro un profondo rispetto, ai membri del Consiglio comunale, a Don Bezzi, delegato del Vescovo S.E. Monsignor Simone Giusti, al presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri, al Prefetto Gianfranco Tomao, a tutte le autorità e alle confessioni religiose e a tutti i presenti, per questa cerimonia in cui mi viene conferita dalla città di Livorno la più alta onorificenza, la “Livornina d’Oro”.
Non esiste per me onore più grande.
Sono inoltre estremamente grato a tutti voi, a cominciare dall’egregio Sindaco, per aver gentilmente concesso in via eccezionale che sia un mio rappresentante a ricevere questo massimo conferimento in mia vece, data la mia impossibilità di prender parte alla cerimonia.
Desidero condividere la gioia di questo giorno con tutti i miei amici della Soka Gakkai italiana, che rispetto e amo più di chiunque altro.
L’onore che mi è stato concesso non è altro che la prova della fiducia conquistata dai miei compagni di fede che, in quanto buoni cittadini, si dedicano costantemente allo sviluppo, alla pace e alla prosperità della società e della nazione, sia a Livorno che in tutta Italia.

Storicamente, i rapporti tra la città di Livorno e il Giappone risalgono al 1585. Quell’anno, quattro ragazzi giapponesi di circa tredici anni partirono dal Giappone insieme a un missionario cristiano: si trattava della “Ambasciata Tensho”.
Durante il loro viaggio durato circa otto anni, questi giovani visitarono Macao, la Spagna, l’Italia e lo Stato Pontificio.
Giunsero in Italia il primo marzo del 1585 sbarcando nel porto di Livorno, dove furono accolti calorosamente dal Granduca di Toscana Francesco I de’ Medici. Furono i primi giapponesi ad arrivare in Italia, e la prima città che visitarono fu proprio la vostra Livorno.
Da aprile a dicembre del 2017, il Tokyo Fuji Art Museum – il museo di cui sono il fondatore – ha organizzato in tre diverse città giapponesi la mostra Sol Levante nel Rinascimento Italiano, che ha riscosso un enorme successo di critica e di pubblico. In quell’occasione, grazie alla speciale collaborazione del direttore delle Gallerie degli Uffizi, il dottor Eike Schmidt, è stato esposto anche il prezioso Piano di tavolo con la veduta del porto di Livorno, realizzato in pietre dure.
Attraverso quest’opera d’arte, numerosi visitatori hanno potuto immaginare con chiarezza il magnifico paesaggio del golfo di Livorno e la prosperità raggiunta dalla città durante quel periodo. Tutti sono stati profondamente colpiti dal potere creativo del Rinascimento italiano, che permise la realizzazione di splendidi capolavori d’arte e artigianato durante il regno del Granduca di Toscana.
L’aver ricevuto oggi un tale riconoscimento dalla vostra Livorno, la prima città italiana con cui il Giappone ha stretto un legame di amicizia, racchiude senza dubbio un significato mistico e profondo.
Uno dei tesori culturali più preziosi che i giovani ambasciatori riportarono in Giappone dall’Italia è Il cortegiano, opera del celebre scrittore rinascimentale Baldassarre Castiglione (1478-1529). Ne ricordo un passaggio in cui si legge: «Quel supremo grado d’amicizia che, secondo me, ci dà quanto di bene ha in sé la vita nostra».
La nostra Soka Gakkai si fonda sul Buddismo di Nichiren Daishonin, che spiega come la nobile natura di Budda sia inerente a tutte le persone; ogni singolo membro della Soka Gakkai, realizzando la propria “rivoluzione umana”, ha continuato a impegnarsi per la felicità propria e degli altri e per espandere ampiamente il movimento per la pace, la cultura e l’educazione.
Grazie a tutto questo, il nostro movimento di persone comuni si è diffuso oggi in 192 paesi e territori del mondo.

A giugno dello scorso anno, ho presentato a Roma un appello congiunto insieme al premio Nobel per la pace, l’argentino Adolfo Pérez Esquivel, in cui sono racchiuse le nostre illimitate aspettative nei confronti dei giovani, i protagonisti del nuovo secolo.
Per quanto grandi e difficili possano essere le sfide cui l’umanità andrà incontro, finché ci sarà una “solidarietà dei giovani” ad affrontarle, la speranza non verrà mai meno.
Nel nostro appello condiviso, il professore Pérez Esquivel e io abbiamo dichiarato la convinzione che «sarà estremamente importante che i giovani si uniscano e assumano l’impegno, insieme ai popoli, di difendere la dignità della vita, di combattere le ingiustizie, di condividere il cibo che nutre il corpo, lo spirito e la libertà, per inaugurare una nuova alba di speranza. Se faranno questo, potranno costruire un prezioso patrimonio universale spirituale dell’umanità e un nuovo mondo giusto e solidale» (NR, 630, 19).
Sono i giovani ad aprire il cancello di una nuova era. Nel momento in cui giovani individui di valore crescono, si sviluppano uno dopo l’altro e si uniscono in una rete solidale manifestando il loro pieno potenziale, la nazione, la società e le organizzazioni possono realizzare un progresso costante.
La mia personale determinazione è di continuare a dedicarmi sempre alla crescita dei giovani concentrando tutte le energie in questa direzione.

Per concludere, desidero esprimere nuovamente la mia sincera gratitudine e il mio profondo rispetto nei confronti del Sindaco Nogarin e di tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della splendida cerimonia di oggi, 3 maggio, un giorno che ha un significato molto importante per la nostra organizzazione, in quanto rappresenta il “giorno della Soka Gakkai”.
Con l’augurio sincero che la vostra magnifica città di Livorno possa beneficiare di una sempre maggiore prosperità e realizzare un grande sviluppo, vi ringrazio ancora una volta dal profondo del cuore.

Daisaku Ikeda, 3 maggio 2019

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