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La vita e gli insegnamenti di Nichiren Daishonin - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:12

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La vita e gli insegnamenti di Nichiren Daishonin

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2. Nam-myoho-renge-kyo

Nam-myoho-renge-kyo è l’essenza del Buddismo e la Legge fondamentale a cui Nichiren Daishonin si risvegliò e che stabilì come mezzo per superare le sofferenze di tutta l’umanità. Esamineremo di seguito alcuni aspetti importanti di Nam-myoho-renge-kyo.

La Legge fondamentale che pervade l’universo e la vita

Nam-myoho-renge-kyo è la Legge fondamentale che pervade l’intero universo e la vita tutta.
Shakyamuni, il fondatore del Buddismo, considerava le sofferenze di tutti gli esseri umani come sue sofferenze personali e cercò un modo per trasformarle. Nel corso di questa ricerca si risvegliò alla verità che la Legge fondamentale ed eterna che pervade l’universo e ogni forma di vita esisteva dentro il suo stesso essere. Questa profonda intuizione fece sì che fosse chiamato il Budda o il “Risvegliato”.
Poi, con saggezza e compassione, espose numerosi insegnamenti che in seguito furono trascritti sotto forma di sutra buddisti. Fra questi il Sutra del Loto trasmette l’essenza dell’Illuminazione del Budda.
Nichiren Daishonin identificò la Legge alla quale Shakyamuni si era risvegliato – la Legge che può trasformare la sofferenza umana a un livello fondamentale e aprire la strada per il conseguimento di una felicità autentica – con Nam-myoho-renge-kyo.

La Legge essenziale per il conseguimento della Buddità

Budda è chi incarna la Legge nella propria vita superando ogni sofferenza e stabilendo una condizione interiore incrollabile di assoluta felicità.
La legge di Nam-myoho-renge-kyo è il principio essenziale, o il mezzo, per conseguire la Buddità.

La Legge eterna inerente alla vita di tutte le persone

I Budda sono risvegliati alla verità che la Legge esiste non solo nella loro vita ma in quella di tutte le persone. Comprendono che questa Legge, che pervade tutto, trascende i confini di nascita e morte e non andrà mai perduta o distrutta. La Legge di Nam-myoho-renge-kyo è universale e inerente a ogni persona; è eterna e perdura attraverso le tre esistenze di passato, presente e futuro.

Il nome della Legge, Nam-myoho-renge-kyo, e il suo profondo significato

Il significato profondo della Legge fondamentale è riflesso nel suo nome: Nam-myoho-renge-kyo.
Myoho-renge-kyo è il titolo completo del Sutra del Loto in giapponese e letteralmente si traduce con “Il Sutra del Loto della Legge meravigliosa (mistica)”.
La Legge esposta nel Sutra del Loto è difficile da cogliere e da comprendere: per questo è chiamata Legge mistica (myoho).
Il loto (renge) viene usato come metafora per descrivere le caratteristiche distintive della Legge mistica. Cresce nell’acqua fangosa ma non viene contaminato dal suo ambiente: i suoi fiori sono immacolati e fragranti. Questa metafora evoca l’immagine di chi ha fede nella Legge mistica e la pratica: anche se vive nel mondo reale pieno di sofferenza rimane puro nei pensieri e nelle azioni, trasmette agli altri la via per l’Illuminazione e li guida a essa.
Inoltre il loto, a differenza di altre piante, contiene il ricettacolo dei semi (il frutto) all’interno del bocciolo: così il fiore e il frutto sbocciano e crescono nello stesso momento. Il fiore (la causa) e il frutto (l’effetto) esistono insieme, simultaneamente. E ancora questa metafora viene impiegata sia per illustrare lo stato di Buddità che, seppure non percettibile, esiste anche nella vita delle persone comuni che non lo hanno ancora manifestato, sia per spiegare che quando si diventa Budda non si perde la propria condizione di persona comune.
Kyo, che significa “sutra”, indica che il Sutra del Loto (Myoho-renge-kyo) contiene la verità eterna – la Legge mistica – nella quale aver fede e devozione.
Nam, o namu, è la traslitterazione fonetica in caratteri cinesi della parola sanscrita namas che significa “inchino” o “riverenza”. Questo termine è stato tradotto anche con i caratteri cinesi che significano “dedicare la propria vita” (kimyo). Dedicare la propria vita, in questo senso, significa dedicare se stessi, corpo e mente, alla Legge e sforzarsi di praticarla e di incarnarla con il proprio intero essere.
Nam-myoho-renge-kyo è il cuore e l’essenza stessa del Budda, che si esprime in azioni sagge e compassionevoli per condurre tutte le persone all’Illuminazione.

Lo stato vitale illuminato di Nichiren Daishonin

Anche se il Sutra del Loto insegna la Legge fondamentale dell’universo e della vita, non ne rivela la natura esatta né il nome.
Nichiren Daishonin si risvegliò alla verità che la Legge esposta nel Sutra del Loto esisteva nella sua stessa vita e rivelò che tale Legge è Nam-myoho-renge-kyo.
In altre parole Nam-myoho-renge-kyo non è semplicemente “Myoho-renge-kyo”, il titolo del Sutra del Loto, preceduto dalla parola nam, bensì il nome della Legge stessa.
Rivelando che la Legge è Nam-myoho-renge-kyo il Daishonin aprì concretamente la strada per liberare radicalmente le persone dalla sofferenza e dalle illusioni che sorgono dall’ignoranza della vera natura della propria vita e aiutarle a costruire una felicità incrollabile.
Per questo onoriamo Nichiren Daishonin come il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, un’epoca piena di confusione e sofferenza.
Nam-myoho-renge-kyo è lo stato illuminato della Buddità, o vera identità, di Nichiren Daishonin, che incarnò nel suo essere la Legge che pervade l’universo e tutta l’esistenza.

Le persone comuni sono la Legge mistica

Lo stato vitale della Buddità è anche inerente alla vita delle persone comuni non illuminate, è inerente alla vita di ogni persona. Tutte le persone sono intrinsecamente e originariamente Nam-myoho-renge-kyo.
Tuttavia le persone comuni, ignorando questa verità, non sono in grado di dimostrare il potere e le funzioni della Legge di Nam-myoho-renge-kyo che esiste dentro di loro. Essere risvegliati a questa verità è lo stato vitale di un Budda; dubitarne o non esserne consapevoli è lo stato vitale di una persona non illuminata. Quando abbiamo fede in Nam-myoho-renge-kyo e lo pratichiamo concretamente, il potere e le funzioni della Legge mistica si attivano e si esprimono nella nostra vita: in tal modo noi manifestiamo lo stato vitale di Buddità.

L’oggetto di culto per la pratica rivelato nella forma di un mandala

Nichiren Daishonin raffigurò la sua stessa Buddità, cioè la sua condizione vitale illuminata, nella forma di un mandala. Creò questo oggetto di culto (Gohonzon) per la pratica buddista affinché le persone comuni potessero manifestare Nam-myoho-renge-kyo nella propria vita e conseguire la Buddità, proprio come egli stesso aveva fatto.
Il Daishonin scrisse: «Non cercare mai questo Gohonzon al di fuori di te. Il Gohonzon esiste solo nella carne di noi persone comuni che abbracciamo il Sutra del Loto e recitiamo Nam-myoho-renge-kyo» (Il reale aspetto del Gohonzon, RSND, 1, 738).
È importante che noi invochiamo Nam-myoho-renge-kyo – la Legge fondamentale e lo stato vitale di Buddità concretizzato dal Gohonzon – credendo e accettando che sia inerente alla nostra vita. Così facendo possiamo attingere alla Legge mistica che risiede dentro di noi e manifestare la nostra Buddità intrinseca.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali il Daishonin afferma: «Grande gioia [è ciò che] si sperimenta quando si comprende per la prima volta che la propria mente fin dal principio è stata il Budda. Nam-myoho-renge-kyo è la più grande di tutte le gioie» (BS, 124, 54).
Quando comprendiamo di essere intrinsecamente dei Budda, di essere Nam-myoho-renge-kyo, possiamo far emergere nella nostra vita meravigliosi benefici e una fortuna senza limiti. Non c’è gioia più grande nella vita.
Quando trionfiamo sulle difficoltà grazie alla nostra pratica della Legge mistica possiamo condurre una vita pervasa di gioia immensa e al tempo stesso sviluppare una condizione di felicità indistruttibile.

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