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Con ancora più tenecia, la mia rivoluzione umana - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:30

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Con ancora più tenecia, la mia rivoluzione umana

Il 14 aprile ho partecipato all’esame di primo livello. È stata una grande esperienza, avendo ricevuto il Gohonzon proprio il giorno prima!
Mi sono avvicinata alla pratica quasi sei anni fa. Avevo vent’anni e ricordo un giorno di aver sentito una mia cara amica recitare Nam-myoho-renge-kyo. Io, molto curiosa, mi unii subito a lei, anche se non avevo la minima idea di cosa stessi facendo. Con il passare dei giorni iniziarono subito a succedere cose singolari: la vita mi stava rispondendo, ascoltava i miei desideri più profondi. Ho sentito il mio cuore aprirsi. Non saprei spiegarlo meglio.

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Il 14 aprile ho partecipato all’esame di primo livello. È stata una grande esperienza, avendo ricevuto il Gohonzon proprio il giorno prima!
Mi sono avvicinata alla pratica quasi sei anni fa. Avevo vent’anni e ricordo un giorno di aver sentito una mia cara amica recitare Nam-myoho-renge-kyo. Io, molto curiosa, mi unii subito a lei, anche se non avevo la minima idea di cosa stessi facendo. Con il passare dei giorni iniziarono subito a succedere cose singolari: la vita mi stava rispondendo, ascoltava i miei desideri più profondi. Ho sentito il mio cuore aprirsi. Non saprei spiegarlo meglio.
Da quel momento in poi è stata una lotta. In questi anni molte volte mi sono allontanata dalla pratica buddista, per paura. Ci vuole coraggio per guardarsi dentro in profondità e decidere di iniziare la propria rivoluzione, la rivoluzione umana. Nonostante tutto, sembrava proprio che la vita mi spingesse verso il Buddismo: nei momenti più bui, la mia strada si incrociava inspiegabilmente con quella di un membro della Soka Gakkai, sembrava fatto apposta! Oggi sono tutte persone con le quali mantengo un bellissimo rapporto di amicizia.
Così è successo che due mesi fa mi sono avvicinata nuovamente al Buddismo, ma con una convinzione diversa rispetto al passato, più consapevole e salda nell’andare fino in fondo: senza paura e piena di coraggio, perché «Nam-myoho-renge-kyo è come il ruggito di un leone» (RSND, 1, 365). Fino ad ora non ero mai riuscita a fare quel passo importante: decidere fermamente con il cuore di ricevere il Gohonzon.
Il 13 aprile, giorno della cerimonia, è stato un mix di emozioni. Un momento che, a parole, bene non si riesce a descrivere. So solo che nel momento esatto in cui mi è stato affidato il Gohonzon ho sentito davvero di avere in mano la mia vita, ero consapevole e pronta a continuare con ancora più tenacia la mia rivoluzione umana. Le lacrime hanno iniziato a bagnarmi le guance. Ero felice.
Ma non basta, perché il giorno successivo ho partecipato all’esame di Buddismo!
Con il passare del tempo noto come la pratica buddista sia inscindibile dallo studio e come si alimentino l’uno con l’altra.
«Una mente annebbiata dalle illusioni derivate dall’oscurità innata è come uno specchio appannato che, però, una volta lucidato, sicuramente diverrà limpido e rifletterà la natura essenziale dei fenomeni e il vero aspetto della realtà. Risveglia in te una profonda fede e lucida con cura il tuo specchio notte e giorno. Come dovresti lucidarlo? Solo recitando Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 4).
Questo passo del Gosho che abbiamo studiato per l’esame mi ha molto colpita.
La cosa più bella nel giorno dell’esame è stato il calore dei compagni di fede, la gioia che mi hanno trasmesso quando hanno saputo che avevo appena ricevuto il Gohonzon.
Ciò che rimarrà in me di questa esperienza è la sensazione di gioia comune e il desiderio profondo del benessere collettivo.
Ho percepito quanto è potente l’ideale di kosen-rufu.

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