Il 9 giugno 2001 il presidente Ikeda ha dedicato un poema alle donne italiane: Il giardino dei grandi fiori per il rinascimento. Da allora il 9 giugno è il giorno del Gruppo donne italiano.
In questi giorni si stanno tenendo in tutta Italia riunioni donne e giovani donne. Riportiamo di seguito alcune foto in cui i visi gioiosi delle partecipanti trasmettono speranza e allegria!








Il giardino dei grandi fiori per il rinascimento
In occasione del Giorno donne italiano ripubblichiamo il testo del poema che Sensei ha dedicato alle donne italiane il 9 giugno 2001.
Dedicato alla Divisione donne italiana che rispetto e amo
Fiori e fiori meravigliosi,
sono sbocciati insieme
sulla terra italiana illuminata dal sole di giugno:
dodicimila sono i fiori che dipingono
gioiosamente i prati del paese.
È questo il giardino di fiori
umani che rende più bello,
con variegati colori, il rinascimento del nuovo secolo.
Oh,
che vivace riunirsi
della fiorente Divisione donne!
Festeggiano i quaranta anni di kosen-rufu in ltalia.
La loro marcia verso la felicità
indissolubilmente unite.
Come è grande che siano arrivate fin qui!
È la migliore prova, questo
incontro di gioia e armonia,
che l’ltalia si svilupperà senza fine
nel ventunesimo secolo.
Nuovamente ora il sole
del mattino di speranza
che illumina il mondo e l’Europa,
sorge con forza e splendore.
«Se vuoi conoscere le cause del passato,
guarda gli effetti del presente;
se vuoi conoscere gli effetti del futuro,
guarda le cause del presente»
(L’apertura degli occhi, RSND, 1, 252).
Vent’anni fa, quel giorno
e in quel momento, voi, giovani,
siete partite verso il secondo
rinascimento insieme a me
e ai compagni nella fede.
D’allora, giorno dopo giorno,
piantando e curando con impegno
il seme della felicità della Legge mistica,
avete sempre più allargato quel giardino
di fiori deliziosamente profumati
e voi stesse siete fiorite con grandi corolle,
facendo fiorire altre donne.
Che indimenticabile giorno, cara Firenze,
quel 30 maggio del 1981!
Sotto un cielo azzurro, sereno oltre l’Arno,
la città di Firenze sembrava
un grande bruciaprofumi dove
a gara sbocciavano e a profusione,
la rossa cupola, il bianco campanile,
le tegole delle case che si susseguivano
con eleganza.
Lo zadankai a cui partecipammo
seduti stretti stretti,
a casa di un compagno
nella fede, era davvero una piccola riunione.
Ma in tutte le persone c’era il fremito
della giovinezza e ardevano passione
e saggezza giovanile, lì c’era una luce
di speranza: un vulcano
esultante che fremeva.
Ricordo il meeting culturale generale,
le riunioni amichevoli ogni giorno,
dialogai con le nuove e giovani vite,
su che cos’è la vita,
cos’è la fede,
cos’è la felicità
cos’è la pace.
Ci fu una promessa allora tra noi:
«Miriamo innanzitutto a vent’anni di pratica!»
«Accendiamo una luce di pace e felicità
nella società e nel mondo facendo splendere forte il sole nella vita di ognuno».
Io sempre ricordo
le gote arrossate,
i vostri occhi, le pupille luminose.
Fermamente ho creduto che quel giorno
avrebbe certamente brillato nel secolo a venire
come il primo passo di una storia grande.
Tornaste in ogni luogo, voi,
con la missione di Bodhisattva della Terra,
tornaste a Milano, a Roma,
a Torino, a Genova,
a Bergamo e a Napoli.
E passò il tempo, venti
anni sono passati
e avete vinto, mantenendo
ferma nel cuore la promessa
che faceste quel giorno!
Tutte voi della Divisione donne italiana,
tutte avete vinto magnificamente!
Il maestro Toda disse:
«La vittoria o la sconfitta nel Buddismo
appare chiaramente dopo venti anni.
La persona che porta fino in fondo la corretta fede,
sicuramente manifesta l’aspetto vittorioso».
Grande è questo raduno in cui voi
vi ritrovate in questo secolo,
per un mistico legame insieme,
con l’aspetto fiero e sereno.
Oggi nella vostra nobile lotta coraggiosa
vive solenne l’eredità dello spirito
sublime delle donne che lungo la strada
del vostro paese ha sempre palpitato.
Quella grande forza delle donne che ha contribuito alla Resistenza
contro il fascismo!
Pianificavano le vie di comunicazioni dei compagni,
preparavano viveri, fondi e vestiti,
correvano per portare cibo ai prigionieri,
sostenevano chi aveva perso i familiari,
madri che proteggevano la famiglia e i figli…
Nelle fila del Nord Italia, settantamila
donne si erano allineate coraggiosamente.
E senza la lotta, la Resistenza delle donne,
vasta e basilare, per la giustizia
e per la pace, la lotta dei partigiani non sarebbe potuta andare avanti.
Io conosco
la nobile storia
delle vostre madri, dei vostri padri,
dei nonni e delle nonne che parteciparono
a quelle battaglie crudeli.
Anche nel grande movimento per la giustizia
e per la pace, che è kosen-rufu,
la forza motrice è soprattutto la vostra dedizione quotidiana, il vostro
grande impegno, donne.
Destino, disperazione,
intrighi, oppressione,
guerra, inquinamento…
“Resistenza” contro tutto ciò
che “toglie vita”, che toglie felicità
all’essere umano, che rende debole
la forza vitale dell’umanità:
questo è il rinascimento della nostra vita.
La Resistenza in passato
fu la lotta di “ogni singola persona”,
persone unite in piccoli gruppi
che, difendendo le postazioni a costo della vita,
cercavano il modo più efficace per combattere.
Anche il movimento del Buddismo per la pace
inizia da “una persona”
e il suo centro è “la piccola unità”.
Noi non abbiamo bisogno del fucile.
Ci basta un’unica arma nonviolenta:
il dialogo.
Noi non abbiamo bisogno di autorità o potere.
Avanziamo senza temere nulla
solo con la saggezza e il coraggio.
Noi non abbiamo bisogno né di false ostentazioni
né di vanità.
Desiderando unicamente
la felicità degli amici, agiamo e parliamo
con la nostra personalità così, come siamo.
Il Daishonin afferma:
«Perfino una sola persona,
se ha scopi contrastanti,
finirà sicuramente per fallire.
Ma cento o mille persone possono senza dubbio
realizzare il loro scopo
se hanno un’unica mente».
(Diversi corpi, stessa mente, RSND, 1, 550)
Voi, con meravigliosa unità,
affondando le radici nella terra
della vostra missione, sbocciando
generosamente nella vostra unicità
come fiori di ciliegio, di prugno, di pesco e di pero,
avete con perspicacia fatto grande il giardino fiorito di felicità
e di pace.
La voce della comunione di intenti
della fiducia si è alzata in ogni luogo,
il cerchio dell’amicizia è ora ricco di strati.
Che nobile missione avete, amiche mie!
Desidero porgere di cuore
il mio rispetto e la mia gratitudine
a voi, della Divisione donne italiana.
“Alzarsi da sole”:
questo è il principio
basilare del rinascimento
della Legge mistica a cui mirate.
Il rinascimento è lo splendore
della forza spirituale, che non soccombe
a nessuna restrizione esterna, e avviene
assieme al profondo cambiamento
della vita di “ogni singola persona”
che trasforma la famiglia, il quartiere,
la società, perfino il destino dell’umanità.
Un filosofo dell’antica Roma disse:
«Farsi un amico dà più gioia che averlo»
(Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, LIBRO 1-8)
Anche la pratica del Buddismo
si basa sul “dialogo”.
E “una persona” diventano “due”,
e poi “cento” e poi
“mille persone”,
una persona chiama e riunisce tante amiche
e amici emersi dalla terra.
Piantare il seme del Buddismo
nel cuore degli amici, e incoraggiarli
affinché crescano e migliorino:
è questa l’azione del bodhisattva con jihi
paziente e sincera:
questa è la chiave più importante
per aprire la propria nobile Buddità
e quella delle altre persone, qui vive
la gioia e la pienezza del Bodhisattva della Terra
che dona felicità e speranza alla gente.
Anche l’attività delle “giovani mamme”
che sono le vostre eredi, è fresca.
State avanzando costanti e sicure
desiderando serenità per le famiglie,
sviluppo per le zone in cui vivete,
prosperità per il paese.
ln un brano famoso Nichiren Daishonin afferma:
«Quelli che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno,
che si trasforma sempre in primavera.
Non si è mai visto né udito, sin dai tempi antichi, di un inverno che si sia trasformato in autunno,
né si è mai sentito di alcun credente del Sutra del Loto
che sia diventato un essere comune».
(L’inverno si trasforma sempre in primavera, RSND, 1, 477).
“Qualsiasi cosa accada non mi farò mai sconfiggere!”:
una persona che decide così, vince.
“Ora, da adesso!”:
in questa decisione c’è la strada
che porta ad ottenere la Buddità in questa vita.
Ora andiamo,
con energia facciamo risuonare
le nuove “sette campane”!
Miriamo nuovamente ai prossimi vent’anni, al 2021!
Mirando alta la vetta,
scaliamo la montagna
del gioioso kosen-rufu, oggi,
domani,
con armonia maestosa,
con salute piena,
con tanta allegria
e compiendo la nostra missione!
Tu, che hai un cuore meraviglioso,
messaggera gentile di pace,
angelo dell’amicizia calorosa,
sorriso della vittoria luminosa
e fiore dalla grande corolla della felicità d’ltalia!
(NR, 460, 13)
