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Un luminoso 3 maggio - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:15

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Un luminoso 3 maggio

Pubblichiamo un saggio inedito del maestro Ikeda sul significato del 3 maggio, scritto nel 2000. In quegli anni, dopo aver superato numerosi attacchi, la Soka Gakkai era in procinto di spiccare il volo verso il ventunesimo secolo

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Pubblichiamo un saggio inedito del maestro Ikeda sul significato del 3 maggio, scritto nel 2000. In quegli anni, dopo aver superato numerosi attacchi, la Soka Gakkai era in procinto di spiccare il volo verso il ventunesimo secolo

Dall’interno della sala si levò un fragore emozionante, simile a quello delle onde che si infrangono sugli scogli, e la toccante esecuzione della banda degli ottoni scosse ripetutamente l’Auditorium dell’Università Nihon.
Era il 3 maggio 1960, il giorno della mia nomina a terzo presidente della Soka Gakkai.
Ognuno dei presenti guardava al futuro, verso kosen-rufu mondiale, col cuore colmo di eccitazione e gli occhi che brillavano di speranza.
Che determinazione incrollabile di realizzare un obiettivo così elevato! Quanto era nobile la loro missione!
Nel Gosho si legge: «La nostra vita, corpo e mente, in un singolo istante pervade l’intero regno dei fenomeni» (RSND, 1, 326).
Di fronte ai miei occhi c’era un’assemblea che trascendeva il tempo e lo spazio, formata da individui coraggiosi che si preparavano a danzare sul meraviglioso palcoscenico della loro missione dal tempo senza inizio.
Era come se le divinità celesti stessero vegliando giorno e notte su quegli eroici pionieri Soka che continuavano ad avanzare con vigore sul grande cammino della propagazione degli insegnamenti del Daishonin.
Avevo l’impressione che il sole, la luna e le stelle con la loro luce stessero tributando le loro lodi ai membri.
La Soka Gakkai era stata tempestata da una serie di attacchi nel corso delle sue attività per kosen-rufu.
In tutto il Giappone i miei amati compagni di fede erano stati colpiti da critiche ingiustificate, ma nessuno di quegli intrepidi amici, dediti a realizzare l’intento e il mandato del Budda, si era fatto scoraggiare.
Si sentivano avvolti in un abbraccio da tutti i Budda e i bodhisattva e avanzavano fieri sulle note di un coraggioso canto di vittoria.

Il potere della fede dei Bodhisattva della Terra – campioni di verità che rimangono impassibili di fronte alle critiche e agli insulti, pieni di determinazione e perseveranza, che si impegnano con la certezza della vittoria finale – è indistruttibile.
Ogni giorno udiamo il vibrante suono di questa marcia vittoriosa nella quale tutto è fonte di gioia.
Ogni mattina e sera nel nostro Gongyo troviamo il ritmo della vittoria assoluta, inseparabile dall’universo.
Infatti, la cerimonia di Gongyo racchiude l’essenza della gioia, della saggezza e della libertà, è un inno alla sacralità della vita.
[…] Noi viviamo con fiducia e con gioia, come soli che brillano nell’universo infinito; perché impugnando la “spada” spirituale della verità che risplende, ci facciamo strada nella vita con spirito combattivo.
Cari compagni, cari amici, continuiamo, voi e io, a intonare la nostra canzone!
Continuiamo ad andare sempre avanti! Guardando dall’alto la palude di odio e gelosia, stringiamo la mano ai nobili amici di tutto il mondo, avvolti nella brezza piacevole e accogliente delle funzioni positive dell’universo.

Il grande poeta Li Po (701-762), della dinastia cinese Tang, scrisse:

Tutto il giorno la fenice cavalca il vento
e, sollevando un turbine ascendente,
s’innalza in un istante fino a novantamila “li”.

Il 3 maggio 1951 il mio maestro Josei Toda divenne il secondo presidente della Soka Gakkai. Anch’io sono diventato presidente il 3 maggio 1960, per lavorare per voi, per i membri della Gakkai e per kosen-rufu.
Il 3 maggio è il nostro punto di partenza e al tempo stesso è il giorno in cui dichiariamo la nostra completa vittoria.
È l’anniversario in cui festeggiamo i nostri sforzi per realizzare un’epoca dorata di trionfo spirituale.

Il 3 maggio è invincibile, nessuna tempesta può scuoterlo. Il 3 maggio è pieno di giubilo e speranza sempre vittoriosa. Il 3 maggio è il giorno in cui i nostri amici di tutto il mondo gioiscono, confermando e approfondendo la loro determinazione di continuare a impegnarsi per kosen-rufu.
Sappiamo che il Daishonin ci osserva, ci loda e ci sorride.
Ci sono membri che vivono lontano, altri che sono malati, altri ancora che stanno lottando con coraggio per sopravvivere in un periodo di problemi economici. Ci sono membri alle prese con ogni sorta di difficoltà, ma lo scopo di tutti loro è chiaro, e chiaro sarà il risultato che conseguiranno: vittoria, felicità e giustizia eterna. Diventeranno persone di immensa ricchezza spirituale e integrità, che vivono in accordo con la legge di causa ed effetto.
Ecco perché non c’è da aver paura se siamo fraintesi. Non bisogna temere le critiche di chi è privo di moralità e spiritualità, e nemmeno le calunnie e le ingiurie. Sono semplicemente in accordo con la predizione del Sutra del Loto: «Ci saranno molte persone ignoranti che ci malediranno e parleranno male di noi» (SDL, 13, 270).

Noi siamo pionieri che le persone del ventunesimo secolo, anzi dei diecimila anni e più dell’Ultimo giorno della Legge, ringrazieranno pieni di gratitudine. Siamo campioni dalle vite luminose e forti come diamanti, non fragili come vetro. Stiamo percorrendo il supremo cammino degli esseri umani, per uscire da una società che somiglia a una prigione buia e sotterranea per andare verso il regno del Budda pervaso di eternità, felicità, vero io e purezza.
Sappiamo che la nostra determinazione e il nostro impegno nel vivere in accordo con la Legge mistica sono la causa fondamentale che deciderà il risultato di tutte le nostre sfide.
Il Buddismo insegna la “non dualità di tempo senza inizio e Ultimo giorno della Legge” e la “non dualità dell’istante presente e dell’eternità”.
Lo scopo dei nostri sforzi, qui e ora, è adempiere la nostra solenne promessa dall’infinito passato. Lo scopo della nostra pratica e del nostro impegno in ogni momento è di vincere in tutte le cose.

Il 3 maggio del 1960 era una giornata luminosa e piena di sole. Anche i cuori delle persone riunite quel giorno erano luminosi e pieni di sole. Sicuramente anche il 3 maggio del tempo senza inizio sarà stato così!
La Soka Gakkai, campionessa di verità che ha ereditato lo spirito puro del Buddismo di Nichiren Daishonin, non si è mai fatta intimidire dagli intrighi e dalle persecuzioni della Nichiren Shoshu. Il grande letterato della dinastia cinese Ming, Liu Ji (1311-1375, noto anche come Bo Wen) una volta disse: «Se diecimila individui si uniscono saranno invincibili». La luce brillante della SGI si è diffusa in 165 paesi (oggi 192, n.d.t.) e si cominciano a scorgere le scintillanti catene montuose della pace, l’obiettivo a cui stiamo aspirando da tanto tempo: kosen-rufu mondiale. Abbiamo lottato e abbiamo vinto! Il 3 maggio è la celebrazione del trionfo delle forze del Budda, chiamate Soka.

(Seikyo Shimbun, 3 maggio 2000).

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