«Lo zadankai è il luogo dove confrontarsi sulla fede. Tutto ha inizio da un dialogo cuore a cuore» (D. Ikeda, Lo splendore di chi si impegna in prima linea, 37)
Dalla serie Vivere il Gosho
di Daisaku Ikeda
Iniziamo la giornata con un Daimoku vigoroso
«Così, quando con la bocca recitiamo la mistica Legge [Nam-myoho-renge-kyo], la nostra natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emergerà. La natura di Budda di Brahma e di Shakra [le due principali divinità guardiane del Buddismo], richiamata, ci proteggerà e la natura di Budda dei Budda e dei bodhisattva, richiamata, gioirà».
(Come coloro che inizialmente aspirano alla Via…, RSND, 1, 789)
Il suono delle nostre voci che recitano Daimoku risveglia la natura di Budda dell’intero universo. Coloro che recitano Daimoku con tutto il cuore saranno sicuramente protetti dalle funzioni positive dell’universo.
La nostra pratica di Gongyo è una cerimonia sublime in cui il microcosmo della nostra vita si armonizza con il ritmo fondamentale del macrocosmo. È la fonte del potere che ci permette di sviluppare una condizione vitale di assoluta felicità e di non essere mai sconfitti da niente.
Ripartiamo anche oggi con un Gongyo fresco e un Daimoku vigoroso!
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Tutto dipende dal momento presente
cfr. D. Ikeda, NRU, vol. 25, cap. 1, puntata 51
La cosa più importante è la forza vitale. L’essere umano, quando si trova di fronte una situazione apparentemente priva di prospettive, tende a disperarsi o a diventare apatico.
Tuttavia, se in una situazione del genere siamo capaci di rimanere carichi di forza vitale, pieni di energia e siamo pronti ad affrontare con slancio le sfide a cui dovremo far fronte, saremo in grado di infondere coraggio alle persone intorno a noi.
Il coraggio si diffonde come un’onda che si espande.
Inoltre, l’atteggiamento positivo ed energico con cui i membri della Soka Gakkai vivono le difficoltà della vita dimostra agli altri la prova del potere del Buddismo.
Il potere di una religione si manifesta soprattutto nel modo in cui vivono le persone che la praticano.
Possiamo affermare che ogni situazione avversa rappresenta per ognuno di noi una magnifica opportunità per dimostrare la grandezza della fede e della pratica buddista. La vittoria o la sconfitta nella vita dipendono dal momento presente, da adesso in poi. Ciò che conta alla fine è vincere, e la nostra fede ci permette di vincere senza alcun dubbio.
Dopo la tempesta ritorna sempre il cielo azzurro!
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Un nuovo sole nelle nostre vite
D. Ikeda, NR, 399, 3
Ogni giorno è un nuovo inizio! Abbiamo tutto davanti a noi!». La Soka Gakkai progredirà costantemente grazie a questo spirito della vera causa: continuare sempre ad avanzare da questo momento in poi.
[…] Il Buddismo di Nichiren Daishonin è il Buddismo del sole che fa svanire l’oscurità.
Facciamo sorgere un nuovo sole nelle nostre vite, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità! Il Daishonin scrive: «Il sole si apre un varco nella più nera oscurità» (RSND, 1, 279). Non importa quali problemi affrontiamo, se riusciamo a far sorgere nei nostri cuori il sole della fede, il buio della sofferenza svanirà, lasciando il posto a un’alba di speranza.
Noi stessi dobbiamo essere il sole: quel sole esiste dentro di noi.
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Da ora in avanti
D. Ikeda, BS, 182, 59
Il Buddismo del Daishonin ci insegna a progredire energicamente ogni giorno, da ora in avanti. Chi mantiene la voglia di sfidarsi, chi non vede l’ora di fare qualcosa per la propria felicità e per quella degli altri, diventerà più giovane ogni anno che passa indipendentemente dall’età, man mano che continuerà la sua pratica buddista. Nel gosho L’unità di marito e moglie il Daishonin scrive: «Diventerai più giovane e accumulerai fortuna» (RSND, 1, ).
Ci assicura che anno dopo anno la nostra forza vitale aumenterà e noi vivremo intensamente e con piena soddisfazione. […] Consapevole della sua missione e rinnovando la determinazione «giorno dopo giorno e mese dopo mese» (RSND, 1, 885), il Daishonin continuò a intraprendere nuove sfide.
Questo è lo spirito alla base dell’automiglioramento e della crescita, e la fonte della vitalità. […] Il presidente Toda ci insegnava che «la fede non è una questione di formalità: è vivere ogni momento al massimo. […] In ultima analisi, il conseguimento della Buddità dipende dalla somma totale delle nostre azioni in ogni momento».