Sono felice che i nostri membri in Giappone e in tutto il mondo abbiano iniziato l’anno con ancora più vigore ed energia.
Nel concludere i nostri dialoghi, Arnold J. Toynbee mi strinse con forza la mano e mi esortò – io che ero più giovane di lui di quarant’anni – a continuare a promuovere dialoghi di pace per aprire un futuro più luminoso. Disse: «Signor Ikeda, la “Via di mezzo” che lei sostiene è davvero il percorso che il genere umano deve seguire. Per favore, si impegni a dialogare con le persone di tutto il mondo, per unire l’umanità». Ricordo ancora la sua voce.
La “Via di mezzo” si riferisce alla saggezza di scegliere il nobile sentiero dell’umanesimo e il rispetto per la dignità della vita, e di creare valore con tenacia nella società in continua evoluzione, basandoci sulla Legge mistica, la Legge fondamentale dell’universo.
Ora stiamo entrando in un’epoca in cui la saggezza che noi della Soka Gakkai portiamo avanti illuminerà i nostri tempi, più che mai confusi e travagliati.
Sostenendoci, incoraggiandoci e aiutandoci uno con l’altro, uniti nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”, continuiamo ad avanzare risoluti, vittoria dopo vittoria, attraverso i nostri sforzi per la prosperità delle nostre comunità e della società, per la pace nel mondo e il futuro dell’umanità.
Il 30 marzo 1954 Josei Toda mi nominò responsabile dei giovani. Quel giorno scrissi nel mio diario: «Mentre assumo un ruolo sempre più centrale nella Soka Gakkai, mi devo sforzare di portare avanti kosen-rufu per diffondere la Legge mistica. Questa è la mia missione». Rivolgendo il pensiero ai problemi che affliggono il mondo, annotai il seguente passo dagli scritti del Daishonin: «In definitiva, a meno che non riusciamo a dimostrare che questo è l’insegnamento supremo, i disastri e le calamità continueranno inesorabilmente» (RSND, 1, 989). Le persone non possono vivere in pace se la società non è tranquilla e sicura. I giovani Soka entrano coraggiosamente in azione e lavorano per la pace e la felicità, per se stessi e per gli altri.
Attraverso sforzi tenaci, portano avanti la rivoluzione umana e trasformano il loro karma. I loro sforzi contribuiscono direttamente alla realizzazione dell’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace del paese”.
Sono fiero di vedere i nostri giovani successori che creano ovunque una rete di persone dedite alla causa del bene, con lo spirito di essere “leader dei giovani” delle rispettive zone.
Vorrei condividere con voi, amati discepoli uniti a me nello spirito, un passo dagli scritti del Daishonin che incisi nel mio cuore quando ero responsabile del Gruppo giovani: «Devi unicamente decidere. Osserva il mondo di quest’anno come uno specchio. Dal momento che molti sono morti, il fatto che tu sia sopravvissuto fino a ora è perché tu possa affrontare questa prova. È qui che attraverserai il fiume Uji. È qui che attraverserai il Seta. Questo evento deciderà se farai onore o recherai disgrazia al tuo nome. A questo ci si riferisce quando si dice che la forma umana è difficile da ottenere e che il Sutra del Loto è difficile da credere. Dovresti pregare intensamente che Shakyamuni, Molti Tesori e tutti i Budda delle dieci direzioni si riuniscano e prendano possesso del tuo corpo per assisterti» (RSND, 1, 735).
Con la mente e il corpo pervasi del “potere del re leone”, come insegna il Sutra del Loto, raccogliete tutta la vostra forza vitale per abbattere ogni ostacolo e funzione negativa, compreso il demone della malattia, e prendete energicamente la guida di kosen-rufu!
Mia moglie e io preghiamo sinceramente per tutti voi, preziosi compagni in tutto il mondo.
Sfidiamoci con spirito positivo!
(Seikyo Shimbun, 15 gennaio 2019)