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Il nuovo, prezioso castello di kosen-rufu a Napoli - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:47

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Il nuovo, prezioso castello di kosen-rufu a Napoli

Inaugurazione del Centro culturale di Napoli

È stato inaugurato sabato 20 maggio il nuovo Centro culturale nel cuore di Napoli, un castello di kosen-rufu per continuare a espandere la nostra rete solidale di pace e felicità

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«Questo Centro culturale appena nato nella splendida terra di Napoli, che vanta storia e cultura millenarie, è il simbolo dell’apertura di un nuovo cammino di kosen-rufu, un cammino di benefici che continuerà a espandersi sempre di più, per l’eternità. Nel Gosho si legge: “Con la sola pratica della fede in Myoho-renge-kyo, non ci sono benefici che non si ottengano, e non c’è buon karma che non cominci a operare” (Conversazione fra un santo e un uomo non illuminato, RSND, 1, 120). 
Da oggi in poi, con questo “prezioso castello”, desidero che continuiate a impegnarvi fino in fondo, con sempre più entusiasmo, con gioia e armonia, per compiere azioni volte a “conseguire la Buddità in questa esistenza”, che equivale a realizzare kosen-rufu
Inoltre, è mio grande desiderio che ciascuno di voi accumuli immensi benefici e continui a espandere la nostra rete solidale di pace e felicità illuminando i suoi preziosi familiari, gli amici, le persone care e l’amata comunità locale con innumerevoli azioni virtuose, che sono causa di grande bene»

Così scrive Sensei.

I Centri culturali Soka sono castelli di maestro e discepolo

Anna Conti, vice presidente dell’IBISG, ha sottolineato quanto sia significativo che a Napoli il Centro culturale apra esattamente a sessant’anni da quando, il 20 gennaio 1963, Sensei, durante il suo secondo viaggio in Italia, si recò a Pompei passando per Napoli, accompagnato da Toshiko Nakajima, una giovane studentessa che si era trasferita a Roma da pochi mesi mesi.

Questo episodio è raccontato nel settimo volume de La nuova rivoluzione umana, capitolo “Inizio di primavera”, dove il presidente Ikeda scrive: «Abbiamo bisogno di saggezza per sopravvivere nella società. La saggezza è vitale anche per vincere nei nostri sforzi di diffondere il Buddismo del Daishonin e nella vita in generale. Per far emergere la saggezza dobbiamo riflettere seriamente su ciò che è necessario fare e attingere una grande forza vitale recitando Daimoku sinceramente, con un forte senso di responsabilità e missione» (NRU, 7, 179).
«Avevo visto le foto e il video di questo Centro culturale – ha affermato Anna – ma vederlo di persona è incredibile, trasmette una grande speranza per il futuro! Mi sono commossa leggendo il messaggio inviato da Sensei, si sente tutto l’affetto che nutre verso la vostra terra, è come se stesse aspettando l’apertura di questo castello di kosen-rufu qui a Napoli. Sono parole meravigliose…. e oggi rappresenta un nuovo inizio per tutti noi, per “continuare a espandere la nostra rete di pace e felicità” che porterà benefici a tutte le persone intorno a noi e alle nostre comunità».

A nome dei responsabili del territorio Napoli Valeria Valerio e Giusi Casolla hanno raccontato il percorso che ha portato a questo risultato. La decisione nel 2017, la creazione di un comitato, il rilancio costante, lo sforzo e la decisione di creare unità: e questo luminoso appartamento nel centro storico di Napoli come Centro culturale è la dimostrazione concreta dell’immenso potere dell’unità e della condivisione di intenti, quando l’impossibile diventa realtà.

Jasmina Cipriani, responsabile nazionale giovani donne, ha affermato: «Questo Centro culturale è nato grazie agli sforzi di tante persone. Mi rivolgo soprattutto ai giovani: non viviamolo da spettatori, questo spazio è nostro, è lo spazio in cui possono prendere vita i nostri sogni e grazie al quale i sogni di tante altre persone possono farlo! Solo in questo modo potremo davvero prendercene cura».

«Questo nuovo castello di kosen-rufu è meraviglioso – ha affermato Rosanna Sorelli, responsabile nazionale donne. Come ogni Centro culturale Soka, il suo valore viene dato dalle persone che lo animeranno. L’obiettivo è che si riempia di persone di valore intente a portare avanti la missione di propagare la Legge mistica per rendere tutti felici e a loro agio. Nichiren e i nostri maestri ci hanno insegnato che tutto parte dalla preghiera. Solo attraverso una preghiera determinata si possono ottenere incommensurabili benefici e fare la nostra rivoluzione umana».

A conclusione dell’evento è intervenuto il presidente della Soka Gakkai italiana Alberto Aprea, congratulandosi per questa bellissima realizzazione e ringraziando tutti gli staff che hanno lavorato dietro le quinte per preparare la cerimonia di inaugurazione:
«L’apertura di questo “prezioso castello” nel cuore della vostra città ha il significato di un nuovo inizio per lo sviluppo di kosen-rufu. Come afferma Sensei, “è il simbolo dell’apertura di un cammino di benefici che continuerà a espandersi sempre di più, per l’eternità”.
Sappiamo bene quanto siano stati difficili questi ultimi tempi, e ciò nonostante voi avete continuato a recitare Daimoku con tutto il cuore e a sforzarvi con instancabile impegno per la ricerca del Centro culturale a Napoli. E il vostro sincero impegno è stato ripagato. Questa nuova sede svolgerà un ruolo essenziale nel promuovere le nostre attività nella vita sociale, ispirando fiducia e speranza nelle persone sulla base dei princìpi eterni e immutabili del Buddismo. Per questo dobbiamo averne la massima cura. I Centri culturali della Soka Gakkai sono i castelli di maestro e discepolo, dove le persone si risvegliano al desiderio di ottenere l’Illuminazione e diventare felici. Sono i luoghi dove ci si rinvigorisce, per poi tuffarsi nuovamente nella società e rivitalizzare il proprio ambiente.
Inoltre, osservando il comportamento dei nostri membri, i vicini potranno comprendere meglio lo spirito della Soka Gakkai. Con questa consapevolezza, impegniamoci per creare nella comunità locale una rete sempre più vasta di sostegno e comprensione reciproca».

«Da oggi – ha concluso Aprea – per rispondere al desiderio del nostro maestro, qualunque cosa accada continuiamo a piantare il seme della Legge mistica nel cuore dei nostri amici e a incoraggiarli affinché possano diventare felici: questa è la chiave per aprire il nobile stato vitale della Buddità nella nostra vita e in quella degli altri. In quest’azione coraggiosa vive la gioia dei Bodhisattva della Terra che donano felicità e speranza alle persone».

Le determinazioni dei giovani 

Giuseppe Romano e Alessia Fucci hanno condiviso le loro determinazioni come responsabili dei giovani

Alessia Fucci, responsabile giovani donne della Campania
Oggi celebriamo insieme questa apertura, ma già da domani partirà una nuova fase, in cui sarà indispensabile e prezioso il contributo di ognuno affinché questo Centro culturale diventi un punto di riferimento per la città e un luogo gioioso dove realizzare la nostra rivoluzione umana.  
Ciò che conta è il mio esempio, come decido di essere, cosa faccio e come vivo per realizzare il grande voto di kosen-rufu. Questa è la missione per cui siamo nati, ispirati dai nostri maestri determiniamo di fare questo straordinario balzo in avanti e di realizzare l’obiettivo nazionale che un giovane riceva il Gohonzon in ogni gruppo.

Giuseppe Romano, responsabile giovani uomini della Campania.
Essere oggi in questa sala gremita di giovani, di futuro, insieme ai primi praticanti e di tanti membri che hanno contribuito, senza lesinare le proprie vite, all’espansione del Buddismo in questa regione è un’emozione fortissima ma è anche la prova di quanto sia potente l’unità.
La realizzazione di questo Centro culturale, questa vittoria, è anche una prova di una solida condivisione di intenti. Sensei afferma «Ho vinto in ogni battaglia per kosen-rufu considerando, sempre, come nostra priorità, quella di avanzare in unità».
La nostra determinazione è proprio quella di rafforzare l’unità tra i quattro gruppi, valorizzando ogni singolo individuo e creando un’alleanza sempre più forte di persone che lottano per far emergere il proprio vero potenziale. 

Dai partecipanti

Le parole chiave che ricorrono tra i presenti all’inaugurazione del nuovo Centro culturale sono: “ripartenza”, “rilancio”.
Come afferma Annalisa «più che la realizzazione di un obiettivo è l’inizio di qualcosa di concreto e di nuovo, di nuove sfide per tutti noi».
Per i più giovani, come dice Andrè, del Gruppo futuro, il centro è «una nuova “occasione” per sperimentare la pratica buddista». I volti erano tutti contenti e determinati.
«La sensazione che mi porto nel cuore –  afferma Antonietta –  è la stessa di quando ho aperto il Gohonzon a casa: ho sentito un’ondata di energia che mi sosteneva. Oggi provo quella sensazione ampliata, legata a un progetto di pace e di gioia per la nostra città».

© Foto di Alessandra Calvi

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