Ho risvegliato il coraggio

All’età di cinque anni i miei genitori si sono separati. All’inizio papà sosteneva economicamente me e mia mamma, ma all’improvviso si rifiutò di aiutarci e toccammo il fondo. Fu proprio in quel periodo che mamma conobbe il Buddismo.
A quel tempo ero un ragazzo senza scopi e passioni e non sapevo cosa volessi fare della mia vita. Inoltre mi sentivo impotente di fronte alla situazione in cui vivevamo: non avevamo i soldi per il riscaldamento e a volte neanche per mangiare.
Vedevo mia madre che si affidava completamente alla pratica buddista. Ricordo bene il suo grande sforzo quando, versando lacrime, affrontava la sofferenza con la determinazione di vincere. Anche se non me ne rendevo conto, la nostra vita stava cambiando, l’inverno si stava trasformando in primavera. Dopo circa un anno, nel 2014, mia madre decise di ricevere il Gohonzon, e proprio in quel momento mi avvicinai anche io al Buddismo, nonostante all’inizio, almeno apparentemente, non ricevessi risposte visibili alle mie preghiere.
Io e lei andavamo sempre agli zadankai, anche se spesso restavo in disparte. Nonostante ciò, nel mio cuore sentivo vibrare Nam-myoho-renge-kyo e sentivo di avere un legame profondo con questa pratica.
Poi, di punto in bianco, dopo cinque anni, mio padre si presentò in casa. Percepii subito il suo cambiamento nei nostri confronti. Chiese di cosa avessimo bisogno. È stato un momento molto importante per la mia vita: quello è stato il primo beneficio del Gohonzon!
Da quel giorno abbiamo cominciato a scrivere una nuova pagina della nostra rivoluzione umana, ripartendo da zero.
Dopo aver visto quel radicale cambiamento, iniziai a recitare Daimoku con un atteggiamento diverso: avevo bisogno di trasformare il veleno in medicina e questo era l’unico modo.
Così ho risvegliato il coraggio, la determinazione, la grinta ed è emersa la mia grande passione: la scrittura e la musica. Addirittura ho iniziato a scrivere dei testi rap!
Attraverso le esperienze ascoltate ai meeting ho capito come l’impossibile può sempre diventare possibile, e così ho deciso di diventare membro della Soka Gakkai l’1 luglio 2018. È stata un’esperienza indimenticabile ed emozionante. Quello stesso mese ho avuto l’opportunità di partecipare al corso nazionale del Gruppo futuro a Milano ed è stato incredibile. In quei tre giorni ho rafforzato il mio legame con il presidente Ikeda e ho stretto nuove amicizie con i giovani di tutta Italia. E grazie a tanto Daimoku ho determinato di incidere il mio primo disco. Oggi sono alla terza traccia incisa, e non mi fermo.
Sto studiando per prendere la patente e per raggiungere il mio più grande obiettivo: diventare musicista, per essere d’ispirazione a tante persone con la mia musica.
Per finire vorrei condividere una frase di sensei che mi ha sempre incoraggiato: «Quando la determinazione cambia, tutto inizia a muoversi nella direzione che desiderate. Nell’istante in cui decidete di vincere, ogni nervo e fibra del vostro essere si orienteranno verso quella realizzazione. D’altra parte se pensate: “Non funzionerà mai”, proprio in quel momento ogni cellula del vostro essere si indebolirà, smettendo di lottare, e tutto volgerà al fallimento» (Giorno per giorno, esperia, 20 settembre).