Le vite di coloro che ripagano i debiti di gratitudine sono meravigliose.
Nutrire nel cuore il desiderio di ripagare il debito di gratitudine
verso coloro che si sono presi cura di noi ci fa crescere più di qualsiasi cosa.
È l’energia per migliorare senza limiti.
Chi ripaga i debiti di gratitudine è un campione nella vita.
Se abbracciamo l’idea che è grazie al sostegno di chi ci circonda
che riusciamo a realizzare ogni cosa, allora emergerà in modo naturale
un sentimento di gratitudine nei confronti degli altri.
Al contrario, se assumiamo un atteggiamento egoistico
e pensiamo che sia naturale che gli altri ci sostengano,
non riusciremo a far emergere la gratitudine
e finiremo col cadere in un vortice di lamentela e insoddisfazione.
Provare compassione verso gli altri
non è un sentimento che dipende dalla persona che abbiamo di fronte,
ma è qualcosa che bisogna costruire prima di tutto nel nostro cuore.
Quando ci inchiniamo di fronte a uno specchio
l’immagine riflessa si inchina verso di noi.
Allo stesso modo, quando facciamo emergere la compassione dentro di noi
questa viene richiamata anche nel cuore della persona che abbiamo di fronte.
«Dove c’è una virtù invisibile ci sarà una ricompensa visibile» (RSND, 1, 806).
Una vita basata sulla missione di coltivare virtù invisibili
brillerà di grandiose ricompense visibili.
Una vita basata sullo spirito Soka
è caratterizzata dall’accumulo, giorno dopo giorno e anno dopo anno, dei tesori del cuore
che portano a una condizione vitale traboccante di fortuna e benefici
che arrivano anche ai propri cari e ai discendenti.
Grazie per i nobili sforzi fatti quest’anno!
Anche l’anno prossimo, sfidiamoci con coraggio!
Vinciamo su tutto!
Vincere rende tutto più divertente. Ci rende più felici.
E anche gli altri vengono avvolti da una grande gioia.
Il Buddismo è vincere o perdere.
Il Buddismo serve per vincere.
La giustizia deve assolutamente vincere.
Vinciamo con gioia anche nel nuovo anno!
(Seikyo Shimbun, 16 dicembre 2018)