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Vincere significa vincere tutti insieme - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:17

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Vincere significa vincere tutti insieme

Per lanciarci nelle attività del 2019, abbiamo posto alcune domande ad Andrea Ciccorelli, Jasmina Cipriani, Anna Conti, Francesco Geracitano, Michele Giuseppone, rispettivamente responsabili nazionali giovani uomini, giovani donne, donne, uomini e giovani

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Per lanciarci nelle attività del 2019, abbiamo posto alcune domande ad Andrea Ciccorelli, Jasmina Cipriani, Anna Conti, Francesco Geracitano, Michele Giuseppone, rispettivamente responsabili nazionali giovani uomini, giovani donne, donne, uomini e giovani

ANNA CONTI, responsabile nazionale donne
FRANCESCO GERACITANO, responsabile nazionale uomini
MICHELE GIUSEPPONE, responsabile nazionale giovani
JASMINA CIPRIANI, responsabile nazionale giovani donne
ANDREA CICCORELLI, responsabile nazionale giovani uomini

Cosa significa per voi “Anno della vittoria Soka – verso il novantesimo anniversario della fondazione”?

Andrea: Fare in modo che tutte le persone del mondo possano scoprire che esiste un altro modo di vivere. La vittoria Soka per me è affermare ogni giorno la filosofia buddista del rispetto per la sacralità della vita attraverso le vittorie nella fede.

Jasmina: Mi piace tantissimo il tema di quest’anno! Vincere per me è decidere di non arrendermi e andare fino in fondo nella preghiera al Gohonzon. A un livello profondo le nostre vite non sono separate, quindi non può esistere una vittoria soltanto per qualcuno, vincere significa vincere tutti insieme. Sensei afferma spesso: «La vostra vittoria è la mia vittoria» (NR, 624, 16). Penso che quest’anno sia fondamentale ripartire dalla non dualità di maestro e discepolo. Il mio desiderio è essere parte di una vittoria senza precedenti nel movimento di kosen-rufu in Italia!

Anna: Questo Anno della vittoria Soka è un anno importante in cui continuare a impegnarci per realizzare un’ulteriore espansione di kosen-rufu in vista del novantesimo anniversario della fondazione. La vittoria Soka si crea a partire dalla vittoria di ciascuno di noi. La rivoluzione umana di ogni persona e l’impegno nello shakubuku per diffondere il Buddismo saranno gli aspetti più importanti per vincere in ogni ambito, sia a livello personale che nelle attività per kosen-rufu.

Francesco: Il punto centrale è la vittoria di ognuno nella vita quotidiana, come risultato della pratica buddista. Sensei, citando il Gosho, afferma: «”La Legge del Budda riguarda principalmente la vittoria o la sconfitta” (RSND; 1, 741). Questo ha profonde implicazioni nella nostra vita quotidiana. Rappresenta inoltre un principio eterno. La Soka Gakkai è avanzata vincendo anno dopo anno. Chi si sforza di vincere ha già vinto. Vinciamo insieme!».

Michele: Il fatto di poter contribuire allo sviluppo di kosen-rufu in questo periodo storico, al fianco di sensei, mi rende orgoglioso e deciso a stabilire ancor più solide fondamenta del nostro movimento. Sono determinato a far sì che la mia vittoria personale si rifletta e sostenga la vittoria di tutta la nostra organizzazione!

Quali saranno quest’anno le attività del Gruppo giovani, donne e uomini?

Andrea: Come Gruppo giovani, insieme alle donne e agli uomini desideriamo concentrarci sullo zadankai come luogo in cui condividere il Buddismo con i nostri amici. L’obiettivo è che ognuno di noi contribuisca al movimento di kosen-rufu come protagonista, accompagnando almeno una persona a ricevere il Gohonzon entro gennaio 2020.

Michele: Siamo decisi a rilanciare la nostra campagna di shakubuku e di dialogo “Io sono Shin’ichi Yamamoto” con nuovo slancio. Lavoreremo in modo capillare per prenderci cura e incontrare ogni singolo giovane con l’obiettivo di far crescere successori capaci.

Jasmina: Il 4 giugno segna il decimo anniversario dell’Ikeda Kayo-kai e per questa occasione realizzeremo una riunione generale nel mese di giugno! Le giovani donne sono determinate a sfidarsi su tutti i fronti: nella recitazione del Daimoku, nello studio e nel condividere il Buddismo con gli altri per creare basi eterne per la vittoria.

Anna: Proprio dieci anni fa sensei ha annunciato anche le cinque guide eterne per il Gruppo donne (Partire sempre dalla preghiera; Costruire una famiglia armoniosa; Far crescere successori di valore; Aver cura dell’ambiente e della società; Raccontare la propria esperienza con allegria).
Da quel momento siamo andate avanti “partendo sempre dalla preghiera”, la prima di queste cinque guide. Quest’anno ci impegneremo con una convinzione ancora più forte, rafforzando la nostra fede e la relazione di maestro e discepolo, decise a far brillare come il sole la nostra vita e a far sbocciare fiori di benefici ovunque intorno a noi.
Inoltre, con una preghiera basata sul voto condiviso di maestro e discepolo, faremo del nostro meglio per incoraggiare e sostenere i giovani e i Futuro, affinché possano manifestare tutte le loro capacità e il loro immenso valore.

Francesco: Il desiderio di sensei è la felicità di ogni persona, quindi le attività che porteremo avanti, tutti e quattro i Gruppi insieme, consisteranno nello stare sempre più vicino ai membri delle varie regioni, e rafforzare i legami con il desiderio che ciascuno realizzi un grande risultato nella sua vita quotidiana, per sé e per chi gli sta vicino.

Il prossimo obiettivo della Soka Gakkai italiana è di realizzare “centomila membri felici” entro il 18 novembre 2020. Come realizzarlo?

Anna: “Centomila membri felici” non è semplicemente un obiettivo numerico, alla base c’è il desiderio che ogni persona intorno a noi possa sperimentare i benefici della pratica buddista, trasformando il proprio karma e compiendo la propria rivoluzione umana.
Ci vuole un grande impegno rivolto alla cura di ogni persona. A volte siamo così occupati a organizzare riunioni da dimenticare che l’aspetto più importante dell’umanesimo buddista è la cura, l’attenzione verso ogni singola persona, affinché ciascuno possa diventare felice. Per questo bisogna tornare alle origini del nostro movimento: lo zadankai, lo shakubuku, le visite a casa, gli incontri personali per sostenersi l’un l’altro. Così fecero Makiguchi e Toda agli albori del nostro movimento, così continua a fare Ikeda ogni giorno!

Francesco: Nel messaggio inviato per la riunione generale italiana del 16 settembre, sensei ci ha indicato quattro punti molto chiari. Il primo punto è fare tesoro di ogni singola persona. Il secondo punto riguarda l’importanza di itai doshin. Personalmente cerco di riscoprire ogni giorno questo principio. Penso che ognuno dovrebbe decidere di non dar peso alle differenze, ma trovare il punto di unione con gli altri, non sulla base delle simpatie personali, ma sulla base dell’obiettivo comune, cioè far sì che tutte le persone siano “felici e a proprio agio”.

Michele: Lo scorso anno, in occasione delle attività per il 16 marzo e il 18 novembre, abbiamo sperimentato che solo attraverso una piena collaborazione tra giovani e adulti il nostro movimento può davvero crescere, quindi ci impegneremo ancora di più per costruire un tessuto in cui ogni membro possa sentirsi veramente sostenuto e ispirato.
In particolare come giovani ci impegneremo a essere più concreti e rapidi nel sostenere le persone, sostituendo le parole con le azioni!

Andrea
: A settembre abbiamo avuto occasione di porre diverse domande al vice presidente Hiromasa Ikeda. L’incoraggiamento fondamentale che ne ho tratto è di recitare Nam-myoho-renge-kyo con ancora più fede.
La rivoluzione umana mia, la rivoluzione umana di ognuno: la felicità si diffonde a ondate, e il Gohonzon è il mezzo per vivere pienamente felici attraverso la pratica buddista.

Jasmina
: Realizzare una grande crescita per me significa lottare al fianco di ogni singola persona perché si risvegli alla sua missione di Bodhisattva della Terra. Se alla base delle attività per kosen-rufu c’è la consapevolezza di ognuno di essere un Bodhisattva della Terra, potremo realizzare qualsiasi vittoria.

Come possiamo trasmettere l’importanza di studiare La nuova rivoluzione umana?

Jasmina: Sensei afferma di aver scritto La nuova rivoluzione umana con l’intento di dialogare con ciascuno di noi. Grazie a questa opera mi risveglio ogni volta al fatto che, attraverso una trasformazione interiore, la vita può sprigionare un potenziale infinito e aprire strade meravigliose, che mai avrei immaginato.

Andrea: Sono convinto che le parole di sensei siano da leggere con la vita.
Come Gruppo giovani, abbiamo l’obiettivo di studiare il volume 30 nei primi cento giorni dell’anno, cioè entro il 10 aprile!
Leggendo La nuova rivoluzione umana possiamo incontrare ogni giorno sensei e imparare direttamente da lui.

Francesco: In questi anni siamo tutti costantemente cresciuti di pari passo con La rivoluzione umana e con La nuova rivoluzione umana. Fin dalle origini abbiamo potuto imparare tantissime cose attingendo a questi due romanzi, a tutte le storie di vita raccontate, le vittorie dei membri di tutto il mondo e le lotte dei nostri tre maestri. Ora si tratta di riconfermare che quest’opera fondamentale che sensei ci sta lasciando è un punto di riferimento unico, è un grande manuale della fede in cui possiamo trovare ogni risposta.

Anna: Se penso allo sforzo compiuto da sensei per venticinque anni per scrivere una puntata ogni giorno, nasce in me una profonda gratitudine e diventa naturale trasmettere agli altri che questo non è un semplice romanzo, ma è il testamento che ha lasciato a ognuno di noi e alle generazioni future. Prima di tutto voglio partire da me, leggendolo ogni giorno, anche una sola puntata, cercando di cogliere il messaggio che sensei ci sta inviando ora per il progresso futuro di kosen-rufu.

Cosa sentite nel vostro cuore rispetto alle grandi aspettative che il presidente Ikeda nutre verso noi italiani?

Jasmina: Sensei ci ha dato delle indicazioni molto chiare per lo sviluppo di kosen-rufu in Italia, e uno dei punti centrali del suo messaggio del 16 settembre è sicuramente l’unità di itai doshin. Se noi italiani riusciremo a unirci attraverso la creazione di legami sinceri e solidali, saremo sicuramente in grado di rispondere alle aspettative del nostro maestro.

Michele: Il nostro desiderio più grande è rispondere alle aspettative di sensei, che ci vede al centro dello sviluppo di kosen-rufu in Europa come campioni di shakubuku e umanità. Personalmente provo un senso di orgoglio ma anche di responsabilità: sentirci parte attiva e fondamentale della comunità europea, come membri e come cittadini, significa essere al primo posto nel sostenere e incoraggiare gli altri. Sento che noi italiani stiamo trasformando il nostro karma in missione divenendo un faro di speranza per i membri europei.

Francesco: Probabilmente non siamo ancora consapevoli, come italiani, di avere una grande missione. Sensei vuole che si realizzi lo scopo del Budda. Quindi essere considerati “speciali” da sensei significa assumere una decisione “speciale” rispetto a kosen-rufu, affrontare tutte le difficoltà e trasformarle in una grande vittoria.

Andrea: Io sono innamorato del mio paese e anche questo lo devo a sensei. Torno sempre al poema Suonate la campana del nuovo Rinascimento che ci ha dedicato nel 1987: “Italia / terra feconda di creatività. Italia / il paese e la gente che amo teneramente / Nel mio cuore risuona / la campana del nuovo Rinascimento / la campana gloriosa / che i miei cari amici stanno suonando” (NR, 604, 19).

Anna: Sensei desidera che ciascuno di noi diventi felice, che le nostre famiglie siano armoniose, che creiamo relazioni di amicizia e solidarietà nelle nostre comunità, che contribuiamo alla società come buoni cittadini e diffondiamo gli ideali dell’umanesimo buddista ovunque intorno a noi, per creare al più presto un mondo pacifico. Come suoi discepoli possiamo sentirci fieri se ogni giorno cerchiamo di migliorare in prima persona, basandoci su una forte preghiera e impegnandoci nella nostra vita quotidiana e nella diffusione del Buddismo.

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Le attività nelle regioni

Nel 2019 si svolgeranno attività durante le quali uomini, donne e giovani, a partire dai responsabili nazionali che si recheranno in tutte le regioni ogni mese, collaboreranno insieme per stare vicino ai membri e rivitalizzare gli zadankai.
Questa attività, proprio insieme agli zadankai, sarà la più importante dell’anno, per creare un’ondata di gioia e benefici che arrivi in ogni angolo del paese.

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