«Cos’è la fede? Il maestro Toda mi spiegò il profondo significato di questa parola, che ho inciso nella mia vita come la preziosa eredità di maestro e discepolo»
«Noi della Soka Gakkai abbiamo fede!» (RU, 12, 134). Questo è il grande ruggito del leone che, ancora oggi, risuona nel mio cuore. Con queste parole, il mio maestro Josei Toda affermò a gran voce quale fosse la forza trainante che aveva promosso una crescita della Soka Gakkai così luminosa, come il sole che sorge.
Ciò avveniva a novembre del 1957, durante una riunione tenutasi poco prima che il maestro Toda riuscisse a concretizzare il desiderio e la missione della sua vita di realizzare settecentocinquantamila famiglie di praticanti.
In quell’occasione erano presenti giornalisti, fotografi e operatori di oltre venti testate. All’epoca, la Soka Gakkai era oggetto di aspre critiche da parte dei mass media, basate però su errori e incomprensioni legati a pregiudizi. Erano parecchi infatti i casi in cui gli articoli mostravano una scarsa comprensione delle motivazioni di fondo del nostro movimento ed erano pieni di informazioni false e tendenziose.
In risposta a questi articoli privi di fiducia, Toda dichiarò che nella società giapponese devastata dalla sconfitta della guerra, era stata la Soka Gakkai ad alzarsi e a prendere l’iniziativa per rivitalizzare le persone comuni che stavano soffrendo immerse nell’infelicità; tutto questo solo grazie al potere della fede.
Continuò affermando: «Ammirate coloro che, risvegliati a una grande fede, hanno realizzato un’altrettanto grande rivoluzione umana! Noi, mettendo la fede alla base di ogni cosa, continueremo sempre a impegnarci per rendere felici le persone comuni del Giappone e del mondo intero, e a migliorare la società!».
Sono trascorsi più di sessant’anni da allora: quella vittoria della fede, che equivale alla rivoluzione umana, continua a ripetersi ancora oggi, in tutto il mondo.
In particolare quest’anno sono emersi con gioia in ogni paese nuovi Bodhisattva della Terra, uno dopo l’altro, così da realizzare una splendida espansione del movimento di kosen-rufu.
I membri dei Gruppi uomini e donne si sono impegnati con tutte le forze; i giovani uomini, le giovani donne, gli studenti e i futuro stanno crescendo meravigliosamente.
Siamo entrati in un’era in cui persone da tutto il mondo esprimono parole di lode e fiducia nei confronti dei maestri e discepoli Soka, affermando che nella Soka Gakkai brilla la luce della speranza!
Sono sicuro che il maestro Toda stia sorridendo pieno di soddisfazione, esclamando: «Con fede risoluta abbiamo vinto!».
Una saggezza inesauribile
Cos’è la fede? Il maestro Toda mi spiegò il profondo significato di questa parola, che ho inciso nella mia vita come la preziosa eredità di maestro e discepolo.
Nichiren Daishonin scrisse a una sua coraggiosa discepola: «Il Gohonzon inoltre si trova solo nei due caratteri che significano fede» (RSND, 1, 739).
Basandosi su questo passo del Gosho, Toda disse: «Ciò che rende grande una persona non è la posizione sociale, il potere, la fama o la ricchezza. Le persone più grandi sono coloro che hanno fede, com’è chiaramente dimostrato dai membri del Gruppo donne».
In altre parole, la fede può essere definita come la legge suprema dell’universo, il forziere della saggezza, il sole dello spirito di ricerca, il cammino corretto delle persone sagge, la spada affilata dell’intelletto, una filosofia immortale. La fede si basa su questa forte convinzione.
In accordo con il principio di “sostituire la saggezza con la fede”, una profonda fede nella Legge mistica è la fonte che permette di far emergere la saggezza dell’universo, proprio come afferma il passo del Gosho: «E se la fede e perfetta, l’acqua della grande imparziale saggezza non si prosciugherà mai» (RSND, 1, 901).
Nella vita, così come nella società, affrontiamo una lunga serie di avversità. A volte ci imbattiamo in muri così spessi da sembrare insormontabili. Tuttavia, nel momento in cui lottiamo continuando a recitare Daimoku per la felicità nostra e degli altri, sicuramente emergerà una saggezza inesauribile. Non c’è assolutamente nessun ostacolo o difficoltà che non si possa superare.
Quest’anno (2018, n.d.r.) si sono verificate, una dopo l’altra, numerose calamità naturali, come alluvioni, tifoni e terremoti. Continuo a pregare con tutto il cuore affinché le zone colpite possano essere ricostruite il prima possibile e le persone possano tornare a condurre delle vite serene.
In ognuna di queste zone, i miei preziosi amici della Soka Gakkai si stanno impegnando senza sosta per offrire il loro contributo utilizzando la loro luminosa saggezza.
Ad esempio, una responsabile del Gruppo donne di Hiroshima, città che ha subìto ingenti danni a causa delle alluvioni, ha avuto la premura di stare vicino alle persone colpite dal disastro e di ascoltarle, con calma e attenzione. Collaborando con i giovani e cercando soluzioni creative con il desiderio che tutti potessero sentirsi meglio, anche solo un po’, ha organizzato presso gli alloggi temporanei delle riunioni donne e dei seminari sulla salute.
In seguito al processo di globalizzazione, anche le comunità locali stanno cambiando notevolmente.
Ci sono zone in cui il numero dei residenti che provengono da paesi esteri sta aumentando rapidamente. In tale contesto, la nostra famiglia Soka sta espandendo la rete delle persone che vivono in armonia tra loro, riuscendo a relazionarsi con ogni tipo di persona e prendendosi cura degli altri.
Questo mese (dicembre 2018, n.d.r.) si celebra il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, promossa dalle Nazioni Unite.
Eleanor Roosevelt (1884-1962), la madre dei diritti umani che contribuì enormemente alla realizzazione e al successo di questa Dichiarazione, affermò: «Riconoscere e rispettare gli usi e i costumi degli altri può sembrare una piccola cosa, ma il frutto che origina dall’apprezzamento reciproco è ricco e straordinario».
La saggezza dell’umanesimo Soka è in grado di creare un mondo pervaso dalla compassione, dove risplende la dignità fondamentale della vita e le persone si rispettano in quanto esseri umani.
La “staffetta” del voto
Nel Gosho è scritto: «Il mezzo meraviglioso per porre veramente fine agli ostacoli fisici e spirituali di tutti gli esseri viventi non e altro che Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 747).
La fede è il mezzo fondamentale che, in accordo con il ritmo essenziale della vita e dell’universo, è in grado di creare valore per realizzare la pace eterna e la felicità assoluta.
La fede non è altro che la corona ingioiellata della vita, un cuore eternamente giovane, un’esistenza piena di storie emozionanti, la sorgente luminosa dell’armonia, la strada maestra che conduce alla pace, la via dell’educazione umanistica, la suprema filosofia della felicità.
Lo spettacolo di kosen-rufu trabocca di gioia: il perno principale sono gli zadankai, dove i compagni di fede – amici dal tempo senza inizio – si incoraggiano a vicenda con le loro esperienze commoventi.
All’inizio di questo mese (dicembre 2018, n.d.r.), giovani membri provenienti da ventuno paesi d’Europa sono venuti in Giappone con un profondo spirito di ricerca e hanno visitato il Tohoku, dove hanno partecipato alla meravigliosa riunione generale dell’amicizia dei giovani, un sole nascente di speranza.
Anche le riunioni di scambio, avvenute nelle sei province del Tohoku, “castello delle persone di valore”, erano pervase dalla determinazione dei partecipanti di dare inizio a una nuova era di kosen-rufu con un progresso simultaneo in tutto il mondo.
Così come è scritto nel Gosho: «Se hai la stessa mente di Nichiren, devi essere un Bodhisattva della Terra» (RSND, 1, 341), in tutto il mondo stanno emergendo, una dopo l’altra, sempre più persone che si risvegliano alla propria missione di Bodhisattva della Terra. Questo nuovo sviluppo di kosen-rufu mondiale è veramente emozionante.
Nichiren Daishonin dichiarò: «Anche abbracciare il Sutra del Loto sarebbe inutile senza l’eredita della fede» (RSND, 1, 191).
L’eredità della fede trasmessa dai tre presidenti Soka che si sono dedicati fino in fondo a realizzare il voto di kosen-rufu, si sta diffondendo in tutto il pianeta e, superando qualsiasi confine o differenza di etnia, lingua e cultura, viene ora trasmessa senza sosta da persona a persona. Senza dubbio, questo è il significato di «emergere dalla terra» (RSND, 1, 341).
Una persona, incoraggiata dalla lotta condivisa di maestro e discepolo, si alza in piedi e incoraggia la persona che ha di fronte, passandole il “testimone dell’incoraggiamento”. Questa, a sua volta, incoraggia un’altra persona consegnandole il testimone: questa “staffetta della fede” permette a ogni individuo di fare uno scatto in avanti nella propria rivoluzione umana.
Alcuni giorni fa si è svolto il sessantanovesimo campionato nazionale liceale di Ekiden (staffetta su strada, n.d.t.); gli atleti delle Scuole superiori Soka del Kansai, che sono riusciti a partecipare per la prima volta come rappresentanti della città di Osaka, hanno corso con tutte le loro forze lungo le strade della città.
Si sono impegnati molto. Mia moglie e io, vedendo questi nobili giovani del Kansai pervasi dallo spirito di non arrendersi, abbiamo dedicato loro un grande applauso, in segno di approvazione.
Con un coraggio indistruttibile
Il mio maestro Toda e io, leggendo nuovamente il passo del Gosho che afferma: «Abbi profondamente fede in questo. Un codardo non potra mai ottenere risposta a nessuna delle sue preghiere» (RSND, 1, 889), abbiamo confermato il significato della strategia del Sutra del Loto.
Fede significa giustizia suprema, coraggio indistruttibile, roccaforte inespugnabile, lotta per il bene supremo della vita, uno spirito pronto a scagliarsi contro il male, l’essenza della leadership, la legge che traccia la strada della vittoria.
Che tipo di lotta è quella per kosen-rufu, per stabilire il principio di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”?
Il Daishonin ha spiegato chiaramente che si tratta della grande battaglia per il bene della Legge, che si svolge nella società reale, tra il devoto del Sutra del Loto e gli eserciti del re demone del sesto cielo che tentano di «impedirgli di prendere possesso di questa terra impura in cui vivono santi e persone comuni, e strappargliela del tutto» (RSND, 2, 438).
La fede coraggiosa della Soka Gakkai è direttamente collegata alla grande via di kosen-rufu, per cui Nichiren Daishonin ha lottato fino alla fine, senza pensare «nemmeno una volta di ritirarsi» (Ibidem).
Noi ripartiamo costantemente da questo tipo di fede. Dobbiamo unirci nella fede, lottare con fede. In questo modo, la Soka Gakkai traboccherà della forza sconfinata dei Bodhisattva della Terra e si manifesteranno benefici illimitati. In altre parole, risplenderà luminosa la nobile prova concreta del conseguimento della Buddità in questa esistenza, per cui tutti possono diventare Budda.
La sfida di creare una nuova civiltà
Sono trascorsi cinque anni dal completamento del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu). È davvero mistico che l’espansione gioiosa della rivoluzione umana si sia fermamente consolidata in questi cinque anni.
Ibn Khaldun (1332-1406), uno dei personaggi più influenti del mondo islamico nel XIV secolo, che il professore Arnold Toynbee definiva “il grande storico”, definì una civiltà in continuo progresso come «una società in cui nascono nuove creazioni, nuove forme, praticamente un mondo nuovo».
Oggi, una grande marea di nuove creazioni sta emergendo dalle profondità delle acque tempestose del mondo. Si tratta della grande marea di un nuovo umanesimo, che fa emergere e risplendere il rispetto per la dignità della vita di ogni persona.
È la rivoluzione delle persone comuni, la rivoluzione della pace che, partendo sempre dalla propria personale rivoluzione umana, porta alla trasformazione graduale delle comunità e della società.
Con sempre maggiore energia, porteremo avanti questa grande sfida chiamata kosen-rufu, per trasformare il karma dell’umanità.
Senza paura e con piena fiducia in noi stessi
Austregésilo de Athayde (1898-1993), il “leone dei diritti umani” del Brasile che ha contribuito alla realizzazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, una volta mi disse che il ventunesimo sarebbe diventato il secolo in cui la forza dello spirito avrebbe svolto una funzione insostituibile, e che una forza vitale basata sulla fede avrebbe diffuso la pace, l’armonia e la giustizia.
Nel Buddismo la forza dello spirito corrisponde alla fede. Si tratta di essere convinti delle infinite possibilità inerenti alla vita.
Qualunque cosa accada, io ho fede! La mia famiglia ha fede! Noi abbiamo grande fede!
Per questo motivo, non abbiamo nulla da temere. Per questo motivo, non c’è assolutamente nessun ostacolo o difficoltà che non possiamo superare.
Portate avanti fino in fondo la vostra fede, con serietà, sincerità e coraggio, e alla fine vincerete sicuramente!
D’ora in avanti, con questo motto nel cuore, avanziamo insieme fieri e risoluti «sforzandoci più che mai nella fede» (RSND, 1, 29)!
Vi auguro di trascorrere un capodanno sereno, in buona salute e senza incidenti.
Il prossimo anno continuiamo a lottare insieme e vinciamo insieme!
(27 dicembre 2018)
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Poesie waka composte dal presidente Ikeda per la cerimonia di Gongyo di Capodanno
Insieme ai preziosi compagni di fede
superate l’inverno e chiamate la primavera,
come fiori di vittoria
nella grande terra pacifica e armoniosa
dove ognuno risplende come “il ciliegio,
il susino, il pesco e il prugno selvatico”.
Che gli altri mi vedano o meno
io mi alzerò,
portando avanti con onore
il voto di non dualità
di maestro e discepolo.
Poiché siete nati per vincere,
Bodhisattva della Terra,
mostrate la “V” della vittoria
ed emergete danzando!
Seikyo Shimbun, 4 gennaio 2019