Il 22 novembre è stato presentato a Palermo l’Appello alla resilienza e alla speranza rivolto ai giovani di tutto il mondo di Daisaku Ikeda e del premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel
Palermo – Presso i Cantieri della Zisa, cuore pulsante della vita culturale della città, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha firmato l’Appello congiunto alla resilienza e alla speranza in presenza di oltre duecentocinquanta giovani delle scuole superiori di Palermo e provincia appartenenti a diverse etnie, fedi religiose e associazioni. «La pace è un diritto, anzi è il diritto dei diritti – ha affermato Leoluca Orlando – e come tutti i diritti legati alla persona umana, è un diritto che si pratica ogni giorno. Ciò non significa soltanto assenza di guerra: oggi il diritto alla pace è il diritto alla felicità».
«La felicità è il cuore dei diritti umani», ha proseguito il sindaco, sottolineando come questo appello, giungendo a Palermo, trovi il terreno più adatto. Il sindaco ha voluto inoltre sottolineare il legame tra la città di Palermo e la Soka Gakkai, ricordando non solo il conferimento della cittadinanza onoraria al presidente Ikeda (2001) e la Laurea ad honorem (2007), ma anche la progressiva condivisione dell’impegno nel riconoscere e tutelare i diritti umani.
Il filo conduttore degli interventi dei rappresentati di realtà molteplici, quali il settore dell’imprenditoria giovanile e delle energie rinnovabili, della lotta alle mafie, dell’università, è stata la speranza che nasce dall’impegno personale e collettivo come costruttori della propria vita e del nuovo millennio.
Abbiamo la necessità di lavorare per la diffusione della conoscenza del diritto e dell’educazione civica nelle scuole, perché conoscere le regole del gioco che stanno alla base della nostra società è fondamentale per poter essere in prima persona “il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo”.
All’evento sono intervenuti anche Antonio la Spina, Ordinario di Sociologia dell’Università Luiss di Roma e Francesca Corrao, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi e docente di Lingua e Cultura araba dell’Università Luiss di Roma, che hanno tratteggiato l’impegno costante di Pérez Esquivel e di Daisaku Ikeda per il rispetto dei diritti umani attraverso la forza del dialogo e della non violenza, sottolineando, inoltre, come siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo attivo al cambiamento.
Pérez Esquivel ha inviato per l’occasione un messaggio in cui scrive tra l’altro: «Costruite una nuova alba di vita e di speranza e, per favore, non smettete mai di sorridere alla vita».