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Alcune esperienze raccontate durante le riunioni Giovani mamme - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:19

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Alcune esperienze raccontate durante le riunioni Giovani mamme

Durante le riunioni giovani mamme sono state raccontate più di 100 esperienze. Ne pubblichiamo alcune…

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Tutto dipende dalla mia fede

di Debora Belli, Cipressa (Im)

In seguito alla nascita della prima figlia, grazie al sostegno delle Giovani mamme, Debora riesce a dare un senso nuovo alla sua vita, come donna e come madre. Con il Daimoku di una leonessa affronta la malattia del figlio neonato, superando vittoriosa ogni ostacolo

Ho avuto la fortuna di iniziare a praticare giovanissima e di arrivare nel Gruppo donne con l’entusiasmo e la carica sviluppata durante l’attività giovani. 
A dire la verità all’inizio, subito dopo il primo parto, non mi sentivo parte del Gruppo donne, data la mia giovane età, e forse non mi rendevo nemmeno tanto conto di essere mamma. Era tutto nuovo e io restavo attaccata alla mia condizione passata. Avrei voluto continuare a fare tutto quello che avevo fatto fino a quel momento e nello stesso modo, ma mia figlia me lo impediva, e dopo soli quattro mesi ci si è messo pure il Covid…
Ho passato buona parte del primo anno di vita di mia figlia arrovellandomi davanti al Gohonzon per capire come fare quello che facevo prima. Poi, a una riunione giovani mamme abbiamo visto un video dove Sensei incoraggiava le madri a non sentirsi inadeguate o sbagliate, le lodava e le rassicurava dicendo che ogni singolo Daimoku di una madre vale dieci volte quello fatto prima di essere madre. 
Lì c’è stata la mia prima grande svolta. Mi sono detta che il mio tempo era poco ma la mia fede era tanta, così ho smesso di sentirmi in colpa e ho iniziato a fare Daimoku mentre mia figlia giocava proprio dietro di me, anche interrompendomi o richiamando la mia attenzione. Accettavo la situazione così com’era, con la consapevolezza che tutto dipende dalla mia fede. 
Tuttavia, avevo una grande sofferenza: ero “solo mamma” e avevo l’impressione di aver perso me stessa come “persona”. Finita la stretta del covid, ho ricominciato a fare attività, ma solo se avevo la possibilità di lasciare mia figlia al papà o ai nonni, perché pensavo che portarla con me avrebbe disturbato gli altri. Ma qualcosa non mi tornava, pensavo alla signora Kaneko che ha sempre continuato a sostenere le donne e non si è mai tirata indietro a causa dei suoi figli!
Tre anni dopo Aurora è nato Mattia Ken’ichi, che ora ha cinque mesi. 
A poche ore dal parto Mattia è stato portato in ospedale in elicottero perché il suo cuore non funzionava bene e rischiava la morte in culla. Proprio durante quei lunghissimi giorni si svolgeva la riunione di regione giovani mamme e io, attraverso la voce di una compagna di fede, ho raccontato la mia esperienza: ogni secondo passato in quei reparti era permeato dal Daimoku, mio e di tutte le persone che ci erano vicine. 
Il Gosho Risposta a Kyo’o era il mio faro: 

«Nam-myoho-renge-kyo è come il ruggito di un leone. Quale malattia può quindi essere un ostacolo?» (RSND, 1, 365).

Alla fine Mattia si è ripreso completamente e abbiamo avuto una vittoria assoluta! 
In quei giorni, da sola con lui, ho compreso il significato della frase: 

«Ma solo la tua fede determinerà tutte queste cose» (ibidem).

Volevo fare attività con la stessa gioia e la stessa determinazione di quando ero nel Gruppo giovani, in più con la saggezza e la consapevolezza del Gruppo donne e Giovani mamme. Ora mi sento una persona che ha scelto di diventare mamma e sento che vado bene così come sono, nella condizione in cui sono, con le possibilità che ho in questo momento. A riunione, in giro, con compagni di fede, parenti o amici, con o senza figli sono una donna che oggi è diversa da prima, né meglio né peggio, ma con tante nuove possibilità!
Da quando sono tornata a casa non mi sono mai tirata indietro e ho fatto tutto quello che mi sentivo di poter fare, compresa l’attività in presenza o online insieme ai miei figli. Loro arricchiscono le nostre attività, sono il nostro futuro e dal nostro esempio assimilano cosa significa portare avanti kosen-rufu
Ora sono fiera di essere madre e di essere parte del grande movimento di kosen-rufu delle donne Soka. Non penso più a come era prima, mi concentro sul presente e sulle possibilità che ho in questo momento. 
Determino quindi di progredire nella missione di kosen-rufu come madre e donna fiera e coraggiosa, sicura che tutto dipende dalla mia fede.

Una fede libera dal dubbio

di Rossella Zagami, Modica

Rossella, dopo la nascita dei suoi figli, mossa dal desiderio di dare speranza a bimbi e giovani, fonda e diventa presidente di un’associazione culturale che diventa una fucina di persone desiderose di pace, portando felicità e benessere alla comunità dove vive

Ho trentasette anni e sono mamma di due preziosi bambini, Sachio Mattia e Yumi, di quattro e due anni. Quando ho iniziato a praticare il Buddismo, peraltro in uno dei momenti più belli della mia vita, ho subito compreso che quello che mi mancava era “uno scopo”. Avevo tanta passione, energia, tanta voglia di vivere ma non sapevo come indirizzarla. Grazie al Buddismo del Daishonin ho scoperto che lo scopo della mia vita è realizzare la felicità e la pace nel mondo. E questo è diventato il mio orizzonte! 
Nel 2020, in attesa della seconda bimba, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Modica, mia città natale, per avere sostegno dalla mia famiglia materna nella crescita dei bimbi. Appena trasferiti, insieme a mio marito e a due amiche artiste abbiamo fondato un’associazione culturale che si occupa di teatro, arte e cultura. In piena pandemia e col pancione di nove mesi è nata così l’associazione ModicArti, di cui sono presidente. Mossi dal desiderio di dare speranza a bimbi e giovani, nonostante il periodo di restrizioni dovute al covid abbiamo avviato dei corsi di teatro dove tra l’altro sono emerse tre giovani donne che oggi stanno praticando con costanza. Nel Poema “Pace, fondamento di felicità” il maestro Ikeda scrive: 

«Chi offre felicità ai propri amici è esperto nell’arte della gioia. Chi porta felicità nella comunità in cui vive è messaggero di pace» (NR, 530)

Desiderosi di rivitalizzare la nostra comunità abbiamo realizzato già la seconda edizione di un festival ispirato alle Proposte di pace del presidente Ikeda che vorrei portare avanti ogni anno fino al 2030. E da qualche mese un’artista, colpita dalla lettura della Proposta di pace, e a cui successivamente hanno parlato della pratica, ha iniziato a recitare Daimoku. 
Ispirata da una risposta di Sensei che mi ringraziava per avergli scritto insieme ai miei figli, rivitalizzata dalle attività meravigliose delle giovani mamme e col desiderio di stare un po’ più insieme al mio bimbo, ho ideato un corso di teatro per mamme e bambini insieme che hanno modo di relazionarsi attraverso l’aspetto ludico, perfettamente a loro agio, e dove anche il bimbo può cantare la ninna nanna alla sua mamma. E le piccole sceneggiature scritte per veicolare alcune tematiche della Proposta di pace 2022 sono oggi il materiale che utilizzo nei laboratori di teatro per accendere i cuori dei più giovani. 
A febbraio ho potuto partecipare con gioia al Corso nazionale donne a Corsico, nonostante ancora in allattamento, grazie al sostegno delle mie preziose compagne di fede, dei miei e alla cura di mio marito. Prima di partire ho promesso a Sachio e Yumi che avrebbero visto la mamma in televisione per farli sentire più vicini a me… E così è stato, non solo perché entrambi mi hanno intravista durante lo streaming, ma anche perché a sorpresa due giorni dopo mi ha contattata una Tv locale per intervistarmi sulla nostra associazione, in quanto realtà di valore sul territorio… e così la mamma era davvero in Tv! Inoltre, una scuola all’aperto mi ha proposto una collaborazione e quando ho chiesto se avessero un tema su cui lavorare, la risposta è stata: “La pace”. 
Sono determinata a essere una vera discepola che prega all’unisono con il maestro, che mantiene una fede libera dal dubbio, che protegge la missione eterna della Soka Gakkai e sviluppa piena fiducia nel genere umano! Scrive ancora Sensei nel suo Poema: 

«I fiori sorridono. Una brezza spira dolcemente. La luna ci guarda. L’energia vibrante di uno spirito forte e sincero si fa amico l’intero universo. Trasformando ogni cosa in alleato» (ibidem). 

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