Quest’anno celebriamo il 50° anniversario della Conferenza Europea.
Qual è il significato e il messaggio più importante da trasmettere ai compagni di fede, anche per sottolineare l’importanza della rete di “One Europe with Sensei”?
Il prossimo 13 maggio ricorre il 50° anniversario della nascita della conferenza europea.
Come succede sempre per tutti gli anniversari della Soka Gakkai, questa è un’occasione per comprendere più a fondo il significato e la visione che aveva Ikeda Sensei nell’istituire questa conferenza, e capire come possiamo concretizzarla oggi, alla luce delle circostanze che stiamo vivendo attualmente in Europa.
Nel volume 17 de La nuova rivoluzione umana, capitolo “Cittadella della gente”, Sensei parla della nascita di questa conferenza, la prima organizzazione che univa diverse nazioni all’interno di un continente, antesignana della SGI Europa.
L’evento si tenne a Parigi, che allora era il punto di riferimento per le attività in Europa, e vi presero parte ventidue rappresentanti da tredici Paesi, tra cui l’Italia.
Consideriamo che gli anni ‘70 erano caratterizzati per lo più da un clima di divisione e di lotte, perciò l’istituzione della Conferenza europea costituiva un passo importante in direzione della pace e della solidarietà tra i vari paesi.
Quale era la motivazione che spinse Sensei a proporre la creazione della Conferenza europea?
Egli desiderava rafforzare la solidarietà, la cooperazione e l’unità tra i membri europei: infatti nei vari paesi i nostri pionieri stavano approfondendo la loro fede e portavano avanti autonomamente le attività di propagazione. Ma Sensei era convinto che se la Soka Gakkai di ogni paese fosse rimasta isolata non avrebbe avuto stimoli per svilupparsi ulteriormente.
Infatti scrive:
«L’organizzazione generale della Soka Gakkai europea era in una fase in cui i membri stavano approfondendo la loro fede e acquisendo la forza per portare avanti autonomamente le attività buddiste. Nichiren Daishonin scrisse a un suo seguace: “Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia”. Ciascuno si assume la responsabilità di kosen-rufu nella comunità in cui vive: questa è la formula immutabile per il progresso del nostro movimento.
Kosen-rufu sarà realizzato quando i membri di ogni Paese si risveglieranno alla loro missione e intraprenderanno azioni coraggiose nel luogo in cui si trovano, agendo in accordo con le condizioni e i costumi del paese e rispettandone il carattere nazionale.
D’altra parte, se la Soka Gakkai di ogni paese fosse rimasta isolata, non avrebbe avuto stimoli e trovato ispirazione. Le singole organizzazioni nazionali hanno bisogno di avere contatti stretti fra loro, condividendo le loro vittorie e sostenendosi reciprocamente.
Questo è il solo modo per crescere e svilupparsi. Se si raggiunge un simile livello di cooperazione, ciascuna nazione può manifestare una forza cinque o anche dieci volte maggiore di quella che ha dimostrato agendo da sola. La solidarietà è potere.
Con questo in mente, e considerando le future prospettive di kosen-rufu a livello mondiale, Shin’ichi aveva suggerito l’istituzione della Conferenza europea della Soka Gakkai, con il compito di operare come un’alleanza umanistica su base europea» (NRU, vol. 17, pag. 232)
Ogni volta che leggo questo brano, sento il grande cuore di Sensei che desidera fortemente costruire un’Europa unita e solidale, perché questa è la chiave per superare il karma di divisione e conflitti che ancora oggi viviamo nel nostro continente e per realizzare la pace in Europa e nel mondo.
In questo senso il nostro motto “One Europe with Sensei” rispecchia profondamente la visione del nostro maestro, ma c’è ancora tanto da fare in questa direzione, per costruire questa rete solidale, questa “alleanza umanistica” di cui parla Sensei, mirando al 2030 e oltre…
L’importante è comprendere che ognuno di noi è protagonista di questo cambiamento, spetta a ognuno di noi concretizzare questa visione del nostro maestro a partire dal luogo in cui viviamo.
Così possiamo generare un cambiamento su ampia scala.
Infatti Sensei scrive:
«La creazione di questa Conferenza europea, la prima del suo genere nel mondo, è la prova che voi tutti siete pionieri nella grande impresa di realizzare un mondo pacifico nel XXI secolo, e per tutta l’eternità. C’è un proverbio che dice: “Se scavi sotto i tuoi piedi, troverai una sorgente”. Anche la pace inizia nel nostro ambiente più prossimo.
In altre parole, dovete creare un regno armonioso di amicizia e fiducia nel microcosmo della vostra organizzazione. Da lì potrete influenzare il vostro paese e l’Europa intera. Questa è la vera visione di kosen-rufu» (NRU, vol. 17, pag. 234)
Mirando quindi al 3 maggio e al 13 maggio, è essenziale che tutti noi, in prima persona, continuiamo ad allargare la nostra rete di amicizia e di fiducia, abbattendo le barriere nel nostro cuore e rafforzando la nostra decisione di creare un’Europa unita con Sensei! Perciò recitiamo Daimoku con tutto il cuore per mettere in pratica lo spirito del nostro maestro e realizzare al più presto la pace in Europa e in tutto il mondo!
Per approfondire:
La nuova rivoluzione umana, volume 17, capitolo “Cittadella della gente”, pagg. 231-235.
