Il 9 e 10 marzo 2023 una delegazione di Senzatomica ha partecipato al Forum “Act on it” organizzato da ICAN (Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari) e ICAN Norway, tenutosi a Oslo.
Attivisti, esperti e giovani da diversi Paesi del mondo si sono confrontati su come creare una società libera dalla paradossale deterrenza nucleare e su come arrivare a costruire un mondo libero da armi nucleari attraverso il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW).
Il Forum è stata l’occasione per ricordare il decimo anniversario dalla prima Conferenza intergovernativa sulle conseguenze umanitarie delle armi nucleari, tenutasi proprio a Oslo nel 2013. Questo primo appuntamento di dieci anni fa ha dato il via a una serie di conferenze (Nayarit 2013, Vienna 2014) che hanno contribuito a cambiare profondamente la narrativa sul disarmo nucleare, passando dal concetto di sicurezza degli Stati basato sulla deterrenza a quello basato sull’impatto umanitario, che mette invece al primo posto le devastanti conseguenze umanitarie delle armi nucleari.
Izumi Nakamitsu, Alto ufficiale dell’Ufficio Disarmo delle Nazioni Unite, ha affermato che il TPNW è il più importante risultato derivante dall’approccio al disarmo nucleare basato sull’impatto umanitario.
Molti gli aspetti approfonditi nelle due giornate a Oslo:
- L’importanza e il ruolo fondamentale delle campagne per il disarmo nucleare guidate dalle persone comuni e dalla società civile, e in particolare dai giovani, che stanno portando avanti esperienze di attivismo come Youth4TPNW, partner di ICAN e di Senzatomica.
- Le conseguenze dell’uso e dei test nucleari, devastanti e di lunga durata, che hanno colpito migliaia di vite e contaminato vaste aree, in particolare per le popolazioni indigene.
- Secondo il report del Nuclear Weapons Ban Monitor del 2022 del Norwegian People’s Aid, nonostante gli arsenali nucleari stiano lentamente crescendo e ad oggi esistano 9.440 testate nucleari pronte a essere utilizzate, la coscienza collettiva sta cambiando: il 70,6% degli Stati ONU supporta il TPNW.
- Gli USA sono attualmente l’unico Paese a stazionare testate nucleari fuori dal proprio territorio tramite il nuclear sharing, l’accordo di condivisione nucleare della NATO in vigore dai tempi della Guerra Fredda con Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Turchia. Dal 2016, Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo hanno lanciato la mobilitazione “Italia, ripensaci” per far avvicinare sempre di più l’Italia a percorsi verso il TPNW.
- I nove Stati possessori di armi nucleari spendono enormi risorse per le armi nucleari: 82,4 miliardi di dollari totali ogni anno, 147.000 dollari al minuto. I produttori di tali armi e i governi che sostengono la deterrenza spendono milioni in think tank per sviluppare analisi e ricerche sulle politiche nucleari.
Daniel Högsta, direttore esecutivo ad interim di ICAN, ha incoraggiato i partecipanti a prendere consapevolezza di tutta la strada fatta finora. Fino a qualche anno fa l’idea che potesse esistere un trattato internazionale che mettesse al bando le armi nucleari sembrava un’utopia irrealizzabile. Oggi, invece, il TPNW è in vigore e sempre più Stati lo stanno ratificando. Per questo adesso è il momento giusto per il disarmo nucleare. Tutto questo è frutto dell’effetto ICAN: credere fermamente che il disarmo nucleare è possibile!
La seconda Conferenza degli Stati parti del TPNW, che si terrà a New York dal 27 novembre al 1 dicembre 2023, sarà l’occasione per coinvolgere proprio quegli Stati che non fanno parte del TPNW, per mostrare loro che le strade verso il disarmo nucleare sono percorribili e che il Trattato ha un vero impatto sulla società.
Per un report più dettagliato dell’evento rimandiamo al sito di Senzatomica:
https://senzatomica.it/eventi/act-on-it-ican-forum-oslo/