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La scrittura buddista per l’ultimo giorno della Legge - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:17

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La scrittura buddista per l’ultimo giorno della Legge

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Per le riunioni donne di gennaio il materiale di riferimento è il primo capitolo de Il mondo del Gosho intitolato “La scrittura buddista per l’ultimo giorno della Legge”

Di seguito una sintesi dei punti principali del primo capitolo

  • Il Gosho è la scrittura buddista per l’Ultimo giorno della Legge (epoca di disordini e conflitti sociali, che inizia circa duemila anni dopo la morte del Budda, in cui la pura Legge viene perduta).
  • Lo scopo del Daishonin è inizialmente la ricerca di un modo di vivere adatto alle persone di un’epoca simile, per metterle in grado di ottenere la felicità assoluta e trasformare la società.
  • Egli indica nel Sutra del Loto l’insegnamento in grado di condurre all’Illuminazione ogni persona poiché rivela che la Buddità è intrinseca negli esseri viventi e che gli esseri umani la possono manifestare in questa vita.
  • Il cuore del Gosho è costituito dal grande desiderio di kosen-rufu.
  • La completa manifestazione della Buddità è sempre legata a un voto, come quello espresso da Shakyamuni nel Sutra del Loto: “Come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla via suprema e acquisiscano rapidamente il corpo del Budda?”.
  • Il voto di Nichiren Daishonin è di essere «il pilastro del Giappone, gli occhi del Giappone, il grande vascello del Giappone» (RSND, 1, 254).
  • In qualsiasi impresa formulare un voto è la base per realizzare qualcosa di grande e creare un forte io: la promessa di lavorare per un nobile scopo permette di superare le proprie debolezze. Perché, come sottolinea Nichiren Daishonin “è il cuore che è importante” (RSND, 1, 889)


La chiave è praticare esattamente come insegna il Gosho

Cristina Canestrelli, vice segretaria nazionale donne e Roberta Passerini, responsabile donne della regione Lazio 4, dialogano insieme su alcuni brani del primo capitolo de Il Mondo del Gosho (in particolare pp. 5-7).

Cristina: Lo spirito con cui vogliamo utilizzare Il mondo del Gosho è semplice e benché il testo appaia a tratti complesso, siamo consapevoli che non è tanto importante comprenderne ogni passaggio, quanto interpretarne attivamente lo spirito.
In questo testo Sensei descrive il Gosho nella sua interezza considerandolo come un’opera complessiva, a partire dalle motivazioni che muovono Nichiren Daishonin, e poi mette in luce il ruolo della Soka Gakkai che ha reso l’intera opera disponibile per tutte le persone.  

Roberta: Sì, il maestro Toda comprese che la raccolta del Gosho avrebbe consentito ai membri della Soka Gakkai di creare un rapporto diretto con il Daishonin permettendo alle persone comuni di portare avanti lo stesso voto del Budda.

Cristina: Questo primo capitolo esprime il senso profondo dell’umanesimo buddista. Devo dire che benché io sia affascinata dai passaggi complessi e densi di dottrina, ciò che più mi resta impresso sono i momenti nei quali Ikeda descrive il Gosho come il “regno del cuore”. Leggerlo così mi ha aiutato a utilizzarlo per osservare me stessa, come se fosse una lente privilegiata che posso usare quando lo desidero.
A pagina 5 leggiamo:

IKEDA: In un’epoca di tumulti e confusione nella società e nel mondo religioso, solo un insegnamento che permette a ciascuno di manifestare la propria natura innata di Budda può condurre tutte le persone alla felicità e a trasformare il corso dei tempi. In altre parole, l’unico modo per realizzare felicità e pace per tutti nell’Ultimo Giorno è sviluppare il nostro grande potenziale umano.

Quanto è attuale questo brano! Se fino a qualche anno fa potevamo leggere le questioni di altri paesi lontane da noi, ora l’umanità vive “insieme” ogni evento; questo può farci sentire tanto informati quanto impotenti, ma alla luce del Gosho i piani si ribaltano e la nostra personale autoriforma diventa il punto di origine del cambiamento, come se il cuore umano potesse contenere tutto.

Roberta: È vero, la consapevolezza dell’interconnessione che ci accomuna tutti ha trovato un’enorme cassa di risonanza nella pandemia. Proprio come il “grande male” che prepara la strada alla diffusione del “grande bene”

Cristina: Poi Sensei prosegue dicendo:

IKEDA: «Non può esistere una vera soluzione dei problemi sociali che prescinda dal miglioramento del nostro stato vitale. A un’analisi approfondita l’idea di alleviare la sofferenza delle persone, esposta nel Sutra del Loto, appare pervasa di genuino umanesimo e il Daishonin, che aveva una lucida visione della vera natura dell’Ultimo Giorno della Legge, nel proprio insegnamento mise in luce questo aspetto umanistico».
SAITO: il punto centrale è anzitutto e soprattutto l’essere umano e la scoperta che, nella vita di ogni individuo, esiste un vasto serbatoio di potenzialità. Per questo si parla di umanesimo, non è vero?”

Dunque è il cuore umano il centro dell’umanesimo buddista, perché ha la capacità innata di far emergere il potere del Budda, il potere di creare il bene a partire da se stessi.
Poi Sensei ci mette in guardia dagli impedimenti che sorgono a ostacolare questo processo di rivoluzione interiore: ogni persona incontra dentro di sé le funzioni negative del cuore come la vigliaccheria e l’incredulità, per questo è importante lo spirito con cui trasformiamo noi stesse. Quello che capisco è che non è necessario essere perfetti, ma decidere di combattere e vincere su se stessi. In questo senso siamo tutti perfettamente dotati e dotate.

Roberta: Sì, penso sia questo… Si tratta del cuore che decide di non retrocedere, che manifesta il coraggio di formulare un voto, e che da questo trae nuova forza per mantenere la decisione di andare fino in fondo. Nichiren parla a quel cuore, a quella decisione, e anche il maestro Ikeda si rivolge a tutti e a tutte, perché ogni persona è perfettamente in grado di decidere.

Cristina: Poi Sensei ci consegna la chiave per vincere su questo cuore così multiforme e mutevole, che consiste nel praticare esattamente come insegna il Gosho, ma cosa significa concretamente?
Il presidente Ikeda afferma con chiarezza:

IKEDA: La chiave è praticare esattamente come insegna il Gosho. L’umanesimo buddista è in ogni caso la premessa su cui si basa la pratica per trasformare la propria vita.
SAITO: Potremmo definirlo «umanesimo pratico» o «pratica della rivoluzione umana».
IKEDA: Comunque vogliamo chiamarlo, deve comprendere pratica e azioni mirate a provocare un cambiamento in se stessi e negli altri. Il Buddismo è azione. In tal senso le azioni del Bodhisattva Mai Sprezzante sono un perfetto esempio dell’umanesimo esposto nel Sutra del Loto.

Roberta: C’è un passaggio in cui Sensei dice che il Daishonin considerava le cose da tutti i punti di vista e le valutava con grande cura. La mia personale sfida è non essere impulsiva né superficiale, e acquisire quella serietà capace di dare a ogni evento l’attenzione che merita. Come il leone descritto nel Gosho Risposta a Kyo’o, che attacca allo stesso modo indipendentemente dalle dimensioni e dalla potenza dell’avversario. Riflettendoci credo che serietà e concentrazione siano delle declinazioni del rispetto, che infatti è la chiave che apre la porta della Buddità.

Cristina: Il valore del Gosho è proprio questo, è la chiave per vivere oggi e vincere come esseri umani.
Penso sia importante riconoscere la portata universale di questo messaggio, è la nostra sfida quotidiana. Personalmente so che se non parto dalla preghiera tutto questo non è possibile, proprio perché il mio cuore è mutevole devo rafforzarlo ogni giorno.

 Roberta: Se comprendiamo che siamo le protagoniste delle nostre esistenze, la cosa si tradurrà automaticamente in responsabilità, anche verso il nostro ambiente. Credo che il senso di responsabilità sia la naturale conseguenza di questa consapevolezza.
La vita è fatta di sforzi, la responsabilità verso la vita rende questi sforzi sostenibili e anche appaganti. Sforzo non è “per forza”, sforzo è “scelgo di”, quindi si torna alla scelta, alla decisione, al voto…

Solo per questo mese pubblichiamo il primo capitolo de Il mondo del Gosho, materiale per le riunioni donne di gennaio, dato che il volume è in ristampa e sarà di nuovo disponibile da Esperia a partire dalla fine di gennaio

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