Pregare e agire con ancora più forza per la pace nel mondo con i giovani in prima linea: è stato questo lo slancio centrale del corso dei responsabili nazionali e regionali svoltosi il 3 e 4 dicembre al Centro culturale Ikeda per la pace di Milano, il primo in presenza dopo la pandemia.
Il video dell’undicesima riunione di centro per celebrare il 18 novembre, seguita da un’onda di incoraggiamenti e musica rock a cura del Gruppo futuro e studenti, hanno spalancato i cuori dei partecipanti all’inizio del corso, trasmettendo una dirompente e giovanile energia.
350 i partecipanti, entusiasti di poter assaporare nuovamente quella “incontenibile gioia” racchiusa negli abbracci, nei sorrisi, nel cantare insieme, nell’incoraggiarsi cuore a cuore guardandosi negli occhi.
Tante le nuove sfide per questa ultima parte dell’anno, per poter vincere su tutto ed entrare nel 2023 con una nuova incrollabile determinazione.
Realizzare degli zadankai che possano ispirare le persone e accogliere ogni nuovo praticante con amorevole cura e dedizione; il significato del tema per il 2023 Anno dei giovani e del trionfo; l’importanza di proteggere e diffondere le nostre preziose riviste e ampliare i legami di amicizia per espandere la nostra condizione vitale. Questi sono alcuni tra gli argomenti trattati, con una consapevolezza ancora più profonda di quanto ogni singola persona possa fare la differenza e divenire quel punto di partenza per un grande cambiamento.
Non sono mancati momenti più interattivi in stile “podcast live”, come quello creato dallo staff delle relazioni esterne che ha coinvolto tutti i partecipanti in un test sulle sfide che stiamo affrontando a livello globale, come il cambiamento climatico, la povertà, la fame, temi al centro dei progetti realizzati con i fondi 8×1000 che l’Istituto sostiene basandosi sulle Proposte di pace del presidente Ikeda.
Piccoli, grandi passi in avanti che stanno determinando quel punto di svolta per l’umanità e per kosen-rufu mondiale verso il 2030 di cui ci parla Sensei, come ricordato durante il corso.
Una svolta che solo l’infinito potenziale di ogni persona sarà in grado di creare…
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«Questa, la mia terra, rimane salva e illesa»
Alberto Aprea, presidente della Soka Gakkai italiana
Nonostante questo momento storico così difficile, stiamo continuando a portare avanti il movimento di kosen-rufu in Italia, insieme a Sensei e alla signora Kaneko. Per questo desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a ciascuno e ciascuna di voi.
Oggi l’umanità sta affrontando sfide senza precedenti: per questo motivo dobbiamo pregare e agire con ancora più forza per la pace nel mondo, con i giovani in prima linea, diffondendo la Legge mistica nelle nostre comunità.
Il 2023 ha come tema “Anno dei giovani e del trionfo”, e inoltre segnerà il decimo anniversario dell’inaugurazione del Daiseido, il Palazzo del Grande Voto di kosen-rufu.
La parola trionfo, in giapponese gaika, è composta da due caratteri: il primo (gai) sta per vittoria o trionfo, e il secondo (ka) significa canto, canzone. C’è un carattere simile in giapponese che viene spesso tradotto come trionfo, che è gaisen, dove sen significa “fare ritorno”: come quando qualcuno fa ritorno a casa dopo aver trionfato sulle difficoltà, riportando un grande successo.
Gaika esprime quindi anche il significato di un canto di gioia per aver superato una situazione che ci ha creato sofferenza e dolore.
Pensiamo, ad esempio, alla grande gioia nel tornare a riunirci, dopo quasi tre anni, nei nostri Centri culturali e nelle case; possiamo immaginare la gioia che proveremo nel veder realizzati gli scopi di shakubuku nei nostri rispettivi gruppi e settori, e la gioia di vedere il trionfo dei giovani che realizzano grandi risultati, nelle loro sfide personali e nella propagazione. Insomma la gioia del trionfo nella vita di ciascuno di noi!
In questo senso gaika significa anche vincere con il Daimoku, pregare con forza per la vittoria nostra e di tutte le persone, perché il Daimoku è davvero un canto di trionfo. La nostra preghiera è la forza motrice che permette ai nostri amici di manifestare la condizione vitale del Budda insieme a noi, e di conquistare un’esistenza di assoluta felicità. Più ci prendiamo cura degli altri, più la nostra vita sarà vittoriosa, questo insegna il Buddismo del Daishonin.
Dopo questi tre anni così difficili, adesso è il momento di uscire per stringere nuove amicizie e contattare le persone che, per vari motivi, si sono allontanate dalle attività.
Il punto di partenza è sempre lodare la persona che abbiamo di fronte come un tesoro prezioso e cercare in ogni modo di incoraggiarla con tutto il cuore.
Ricordiamoci sempre che lo scopo della Soka Gakkai è aiutare chi sta soffrendo.
Ne La nuova rivoluzione umana Sensei scrive: «È fondamentale creare più occasioni possibili per instaurare dialoghi sinceri con i membri, da cuore a cuore. Ciò è possibile solamente andando a trovare le persone a casa. Questo permette di parlare in modo aperto e rilassato, favorendo l’instaurarsi di stretti legami e aumentando la reciproca fiducia. È facile a dirsi, ma è difficile da mettere in pratica. […] Le visite a casa e gli incoraggiamenti personali fanno circolare la linfa vitale della fede e il calore umano in tutta l’organizzazione. È il motivo per cui l’organizzazione della Soka Gakkai, fondata su princìpi umanistici, si è potuta sviluppare ai livelli attuali» (NRU, 30, 826).
Immaginate quanto sarebbe più luminoso questo mondo se ogni giorno tutti ci incoraggiassimo sostenendoci l’uno con l’altro!
Tutti noi abbiamo problemi o difficoltà da affrontare, ma ricordiamoci quante difficoltà hanno affrontato Ikeda Sensei e Nichiren Daishonin, e con quale spirito le hanno superate.
Nell’editoriale di novembre, il presidente Ikeda scrive:
«In quanto comuni esseri umani, i nostri problemi sono infiniti. Ma anche Nichiren Daishonin si trovò ad affrontare problemi derivanti dal suo impegno per condurre tutte le persone all’Illuminazione. Poiché abbiamo dedicato la vita a kosen-rufu, condividiamo gli stessi problemi del Budda, e più riflettiamo e preghiamo per risolverli, più espandiamo lo stato vitale della Buddità dentro di noi, in accordo con il principio per cui “le illusioni e i desideri sono Illuminazione”» (NR, 781, 3).
È proprio nei momenti più difficili che possiamo espandere il nostro stato vitale grazie a una forte preghiera e incoraggiare coloro che ci circondano con un sorriso luminoso, infondendo allegria. Indipendentemente dalle circostanze, tutti noi possediamo dentro il nostro cuore la fiamma della fede, che è una fonte di speranza infinita.
Nel messaggio inviato all’undicesima riunione di centro, Sensei cita un passo del Sutra del Loto che recitiamo durante Gongyo: «Quando gli esseri viventi assistono alla fine di un kalpa e tutto arde in un grande fuoco, questa, la mia terra, rimane salva e illesa, costantemente popolata di esseri celesti e umani. Le sale e i palazzi nei suoi giardini e nei suoi boschi sono adornati di gemme di varia natura. Alberi preziosi sono carichi di fiori e di frutti, e là gli esseri viventi sono felici e a proprio agio» (SDL, 318).
Le parole «Quando gli esseri viventi assistono alla fine di un kalpa e tutto arde in un grande fuoco» descrivono un mondo di sofferenza, una condizione infernale di paura e dolore; ma dal verso «questa, la mia terra, rimane salva e illesa», la scena cambia completamente. Qui regnano pace, tranquillità e armonia, allegria, bellezza e musica.
È così che il Budda percepisce il mondo grazie al suo stato vitale. Questi due mondi in realtà sono lo stesso mondo, ma i comuni mortali e il Budda lo percepiscono in maniera completamente diversa.
Sensei racconta che una volta il maestro Toda tenne una lezione su questo passo del sutra dicendo: «Anche se vivete in una piccola e angusta casa con un’unica stanza, se abbracciate e sostenete la Legge mistica potete riempirla di sorrisi calorosi e felici. […] Condividendo compassionevolmente la Legge mistica state creando, a partire dalla vostra famiglia, un regno di pace e cultura pervaso della pura gioia che si prova per il solo fatto di essere vivi, e lo state espandendo nella vostra comunità e nella società intera» (NR, 785, 4).
Ogni volta che ho incontrato il presidente Ikeda sono rimasto profondamente colpito dallo stato vitale che manifestava, quella pura gioia che si prova “per il solo fatto di essere vivi”.
Ricordo il suo comportamento, come dedicava tutto se stesso ad accogliere e incoraggiare ogni singola persona che incontrava, con profonda gioia e compassione. Tutto questo rimarrà per sempre un ricordo indelebile nel mio cuore.
Dopo le sue visite in Italia, come effetto delle sue guide e delle sue preghiere il nostro movimento di kosen-rufu ha realizzato una crescita straordinaria.
Risvegliandosi alla propria missione di Bodhisattva della Terra, ognuno di noi si è lanciato con entusiasmo nello shakubuku.
A zadankai si sentivano raccontare tante esperienze di prove concrete e benefici, e questa gioia contagiosa ci ha portato a realizzare una grande crescita nei nostri rispettivi gruppi e settori.
La nostra gloriosa epoca di kosen-rufu mondiale è stata aperta da Sensei in questo modo, un incontro dopo l’altro, un paese dopo l’altro, senza mai lesinare la sua vita. Adesso tocca a noi creare le cause per un trionfo senza precedenti nel movimento di kosen-rufu, in Italia e nelle nostre vite.
Quindi, da oggi, recitiamo Daimoku con ancora più forza per la felicità e la vittoria di ogni singola persona. Con uno stato vitale luminoso, condividiamo il Buddismo del Daishonin con tutti i nostri amici e accogliamoli con gioia a zadankai, facendo fiorire i nostri gruppi e settori.
E soprattutto, per assicurare il futuro del nostro movimento, preghiamo sinceramente per la crescita e lo sviluppo dei giovani sostenendoli nelle loro sfide con infinito amore e dedizione.
Gruppo adulti, siete d’accordo?
Per favore prendiamoci cura della nostra salute e conduciamo esistenze costruttive, divertenti e piene di speranza, qualunque cosa accada.
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Nuove nomine nazionali
Di seguito le nuove nomine nazionali dei Gruppi giovani, futuro e studenti annunciate durante il corso
Gruppo giovani
Simone Giara, Vice responsabile nazionale giovani uomini
Francesco Sangregorio, Vice responsabile nazionale giovani uomini
Vanessa Catalisano, Vice responsabile nazionale giovani donne
Ginevra Geracitano, Vice responsabile nazionale giovani donne
Silvia Giuseppone, Vice responsabile nazionale giovani donne
Gruppo studenti
Michela Pasi, vice Responsabile nazionale studentesse
Gruppo futuro
Veronica Trombetta, Vice responsabile nazionale futuro
Sokahan
Francesco Sangregorio, Responsabile nazionale sokahan
Pierluigi Panetta, Vice responsabile nazionale sokahan
Byakuren
Ilaria Belbusti, Responsabile nazionale byakuren
Irene Bazzechi, ice responsabile nazionale byakuren
Beniamina Cassetta, Vice responsabile nazionale byakuren
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Una nuova crescita del Gruppo futuro
Alessja Trama, responsabile nazionale del Gruppo futuro
L’obiettivo per il 2023 in Italia è accompagnare un giovane a diventare membro, in ogni gruppo, puntando a realizzare zadankai gioiosi e attrattivi. Per noi responsabili Futuro la nostra determinazione è che entro la fine del 2024 i ragazzi e le ragazze del Gruppo futuro raddoppino.
Abbiamo una serie di iniziative programmate per il 2023 e crediamo che il punto principale sia quello di coinvolgere i Futuro nelle attività, a cominciare dallo zadankai.
Nel mese di maggio, in cui ricorre l’anniversario del nostro Gruppo, curiamo la preparazione dello zadankai scegliendo un argomento che li coinvolga e impegniamoci a invitarli. Sarà il momento per giovani e adulti di collaborare insieme per sostenerli ancora di più.
Inoltre a maggio si possono organizzare delle riunioni o dei festival rivolti ai ragazzi e alle ragazze.
Se iniziamo già adesso a riversare le nostre energie nell’incoraggiarli, a maggio ci saranno già Futuro felici che vogliono diventare membri e partecipare al corso nazionale.
Se agiamo mettendo in pratica nella nostra vita quotidiana lo stesso spirito che ha animato Sensei nell’incoraggiare i giovanissimi, sicuramente il Gruppo futuro crescerà per sempre.
Grazie per tutti gli sforzi che stiamo facendo insieme!
Lorenzo Console, responsabile nazionale del Gruppo futuro
Colgo l’occasione per ringraziare Elena, Carlotta, Veronica e Andrea, i vice responsabili nazionali che sostengono le attività del Gruppo futuro.
Per portare avanti l’attività del 2023 vogliamo unirci insieme lungo uno stesso percorso, con una stessa meta.
In vista del 16 marzo uscirà un contenuto video che sarà fruibile per chiunque voglia incoraggiare i giovanissimi del Gruppo futuro.
Nella settimana dal 17 al 23 aprile si terrà la tradizionale riunione dedicata ai maturandi in ogni regione, che realizzeremo insieme al Gruppo studenti. E non poteva mancare il corso futuro nazionale, finalmente in presenza, che si terrà nel mese di luglio!
Sarà un anno decisivo e non è un caso se la parola trionfo sia nel tema del 2023. Facciamo in modo che sia anche il trionfo del Futuro e delle nuove generazioni!
Nell’epilogo della serie Protagonisti del XXI secolo, di grande incoraggiamento per tutti a prescindere dall’età, Sensei ha cercato di infondere ogni oncia del suo cuore a ogni ragazzo e ragazza. Desideriamo anche noi ereditare e fare nostro questo spirito:
«Amo dialogare con i giovani. Quando vedo i giovani sfidarsi con energia, provo grande fiducia nel futuro e una grande gioia sgorga dal profondo del mio cuore. Quando invece incontro gli occhi cupi di un giovane in cui si è spento lo spirito giovanile non posso far altro che preoccuparmi e mi viene naturale rivolgergli la parola. […] Per quanto stiate soffrendo in questo momento, ricordatevi sempre che voi siete nati per vincere. Perché se non mollate, potete essere sicuri che l’alba sorgerà sicuramente. Non dimenticate mai che possedete l’invincibile spada capace di spezzare qualsiasi sofferenza. Credo di aver detto tutto ciò che avevo da dire. Siete voi che dovete decidere come volete vivere la vostra vita».
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Leader saggi e compassionevoli
Alice Ferrario, responsabile nazionale delle studentesse
Vogliamo dedicare un grande applauso a tutti coloro che si sono presi cura dell’attività studenti, che è nata per far crescere “leader delle persone comuni compassionevoli e saggi” che facendo dello studio buddista il proprio punto d’origine, si lancino in nuove sfide per aprire un’era di umanesimo e felicità per tutte le persone.
Decisi a compiere un balzo in avanti e desiderosi di prenderci la responsabilità del successo dell’umanità nel corso dei secoli a venire, a partire da gennaio, ogni mese sarà pubblicato su Il nuovo rinascimento un approfondimento su uno dei cinque temi della Proposta di pace 2022, ovvero: Giustizia Sociale, Economia Umana, Giustizia Climatica, Educazione, Disarmo Nucleare.
In occasione dell’anniversario degli Studenti, a giugno, lanceremo la lettura della nuova Proposta di pace del 2023! Come Gruppo studenti determiniamo di riversare tutto l’incoraggiamento derivante dalla nuova attività negli zadankai, sfidandoci a parlare, a condividere le nostre esperienze e portare a riunione i nostri shakubuku!
Tutto ciò che stiamo facendo ci sta mettendo in profondo contatto con il cuore di Sensei.
Stiamo ricercando con passione il modo per incoraggiare le persone e sviluppare noi stessi e gli altri come autentici leader compassionevoli!
In questi anni mi sono sorpresa nel vedere come sono sbocciati i semi dello shakubuku nella vita delle persone che avevo incoraggiato a praticare: due amiche hanno ricevuto il Gohonzon, una durante il lockdown e una pochi mesi fa.
Ora che le attività sono riprese in presenza, un’altra amica ha ripreso a frequentare le riunioni nella zona in cui si era trasferita durante il lockdown. Ho fatto shakubuku alla mia coinquilina che sta frequentando le riunioni e pratica insieme a me; con lei stiamo coltivando l’amicizia con un’altra giovane donna che abita vicino a noi con cui sono stata messa in contatto dalla persona che le aveva fatto shakubuku, e ho un’amica che nonostante le resistenze iniziali mi ha chiesto di poter partecipare alle attività e conoscere la pratica.
Vorrei leggervi queste parole del maestro Ikeda tratte dalla Proposta di pace 2022 che mi incoraggiano molto:
«Ciò che conta è creare legami di solidarietà a partire da quella consapevolezza di interconnessione che abbiamo acquisito così profondamente e intensamente in questa crisi senza precedenti, e porli alla base di iniziative comuni per trovare una via d’uscita dalla tempesta. Makiguchi amava la massima buddista: “Se il cielo è sereno, la terra è illuminata” (L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, RSND, 1, 336), perché era fermamente convinto che le persone avessero la capacità intrinseca di dissolvere la coltre di nubi apparentemente impenetrabile che aleggia sul mondo e illuminare la strada verso un futuro di speranza» (Allegato a BS, 220, 4).
Carlo Abrate, responsabile nazionale degli studenti
L’incoraggiamento tratto dal Gosho che ho riletto di più e che mi ha sostenuto nelle mie sfide di shakubuku è quello in cui Nichiren sprona Shijo Kingo a dedicarsi a «vivere in modo che tutte le persone di Kamakura lo lodino per la devozione al suo signore, al Buddismo e per il suo rispetto e attenzione nei confronti degli altri» (cfr. I tre tipi di tesori, RSND, 1, 755).
Proprio nei momenti più difficili mi sono ripetuto questa guida che ci esorta a fare shakubuku attraverso l’esempio della nostra rivoluzione umana.
Nel 2018 mi trovavo in Svezia per finire la tesi, non stavo bene di salute, mi dissero che era impossibile che la finissi in tempo e persi la casa in cui vivevo.
Fu la prima volta in cui riuscii a recitare costantemente due ore di Daimoku al giorno. Sorpreso dalle sfide che stavo affrontando, un amico decise di iniziare a recitare Daimoku. Nei miei dialoghi con gli altri sentivo che non stavo solo ripentendo frasi buddiste, ma che le stavo mettendo in pratica. Coronai quell’esperienza con la partecipazione al corso studenti europeo a Francoforte e la laurea in tempo! Dopo due mesi il mio amico ha ricevuto il Gohonzon in Svezia!
A partire da luglio di quest’anno ho colto con entusiasmo e paura la sfida di recitare 100 minuti al giorno. Con la nuova responsabilità nazionale studenti sentivo la necessità di rilanciare nell’attività e nella mia vita. Tutto questo con la speranza di smuovere anche la vita delle persone a me vicine.
Parlando con i miei corresponsabili di hombu dell’obiettivo che abbiamo di far crescere un giovane nuovo per ogni gruppo abbiamo rideterminato come giovani e adulti di vincere mettendo alla base 100 minuti di Daimoku e di sfidarci noi per primi nello shakubuku.
Già in questi mesi si sente molto entusiasmo e voglia di rivitalizzare gli zadankai per renderli dinamici e accoglienti verso le persone nuove. Nel mese di novembre abbiamo fatto un record di presenze ai meeting giovani di un settore in cui fino all’estate si pensava non ci fossero più giovani… e invece hanno partecipato alla riunione in 23!
Inoltre, una persona a me vicina dopo diversi dialoghi si sta sfidando nella propria rivoluzione umana, è più di un mese che recita quotidianamente Gongyo e Daimoku e frequenta quasi più riunioni di me!
Concludo con un incoraggiamento di Sensei che racchiude il cuore delle nostre attività: “Gli stati vitali distorti dell’avidità, della collera e della stupidità, che scaturiscono dall’ignoranza o oscurità, sono ciò che conduce a tragedie umane come la carestia, la guerra, le epidemie e la distruzione ambientale. […] Fino a quando non riusciremo a trionfare su questa ignoranza innata, non potremo trasformare il destino dell’umanità. […] La Legge mistica ha la potente funzione di scacciare l’oscurità o ignoranza dalla propria vita, e di far emergere e sviluppare il coraggio, la saggezza e la compassione innate» (Maestro e discepolo, p. 59).
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I video delle riunioni dei responsabili di centro
La riunione dei responsabili di Centro è sempre stata uno degli eventi più importanti della Gakkai, sin dai tempi del presidente Toda; è una fonte di energia insostituibile per lo sviluppo di kosen-rufu.
Per questo le nostre attività mensili si baseranno ancora di più sulla visione del video di queste riunioni, ascoltando direttamente gli incoraggiamenti di Sensei e le linee guida del presidente Harada, in modo da essere a ritmo con l’attività mondiale della Soka Gakkai.
Inserendo la visione di questi video nel calendario delle nostre attività, avremo tutti occasione di entrare in contatto con la condizione vitale del maestro e sviluppare una fede basata sulla non dualità di maestro e discepolo.
A questo proposito il maestro Ikeda afferma:
«Quando le attività hanno un ritmo definito sono dinamiche, intense e piene di speranza. Kosen-rufu è un viaggio che continuerà per sempre, per tutta l’eternità. Per questo è così importante che la cadenza mensile sia regolare. Il perno che stabilisce tale ritmo, così importante per la vittoria, è la nostra riunione mensile dei responsabili di centro» (Seikyo Shimbun, 26 agosto 1998).
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Lo zadankai è l’arena del nostro trionfo
Jasmina Cipriani, responsabile nazionale delle giovani donne
Congratulazioni per la nomina dei nuovi responsabili nazionali dei Gruppi byakuren e sokahan che saranno cruciali per lo sviluppo dei successori di kosen-rufu in Italia (vedi box pag. 9).
Per l’attività del 2023 abbiamo determinato di realizzare un trionfo che parta da ogni singolo zadankai. Le riunioni di discussione sono un forum per approfondire il Buddismo del Daishonin, un luogo in cui i membri possono condividere le loro esperienze e i responsabili possono offrire approfondimenti sulla fede. Chi vi partecipa può farsi un’idea concreta della Soka Gakkai.
Ne La nuova rivoluzione umana Ikeda narra di un periodo in cui l’andamento degli zadankai stava peggiorando a causa della forza dell’abitudine, ed egli assunse la guida per attuare una riforma radicale. Racconta di come Makiguchi e Toda offrendo spiegazioni chiare sul perché praticando possiamo diventare felici, riuscivano sempre a rinvigorire tutti i partecipanti.
Un aspetto cruciale, quindi, è che il successo della riunione dipende dai responsabili: «Per quanto interessanti possano essere i loro discorsi, se le loro parole mancano di convinzione non riusciranno a toccare il cuore dei partecipanti. In definitiva, chi non ha convinzione non è qualificato per essere un responsabile» (NRU, 13, 139).
Sono parole molto forti che ci spronano a sviluppare la capacità di dare gioia e ispirare i membri e gli ospiti, affinché possano approfondire la loro fede.
Con il Daimoku possiamo sviluppare questa capacità di toccare il cuore delle persone, anche se pensiamo di non averla!
Sensei afferma che è cruciale per i responsabili avere la consapevolezza che gli zadankai sono il campo della loro vera lotta: «Perciò, se davvero avete a cuore e amate la nostra organizzazione e volete proteggerla, vi invito a impegnarvi strenuamente insieme a me per rendere le nostre riunioni di discussione veramente meravigliose e ispiratrici» (NRU, 13, 138).
Quindi lanciamoci insieme in questa avventura di attuare una “rivoluzione” degli zadankai!
Nel 2023, come giovani donne e giovani uomini, porteremo avanti insieme un’unica “campagna” di studio de La nuova rivoluzione umana da approfondire anche in occasione delle riunioni giovani della terza settimana.
Approfondire La nuova rivoluzione umana è cruciale per non cedere alla “patologia della rassegnazione” che affligge la nostra epoca e per creare un dialogo diretto con il maestro Ikeda.
Lui stesso in più occasioni ci ricorda che la fonte di ogni sua vittoria si trova proprio nel dialogo interiore che porta avanti costantemente con il maestro Toda.
Vorremmo che questo studio diventasse la fonte da cui attingere la speranza per realizzare la grande crescita che abbiamo deciso di fare e per raccogliere benefici inesauribili.
Sensei afferma che il “cambiamento di una singola persona può contribuire al cambiamento nel destino di una nazione e del mondo”. Recitando Daimoku per far emergere la nostra natura illuminata possiamo abbattere quel muro del nostro cuore che impedisce all’ambiente di cambiare.
All’ultima consulta svoltasi prima della pandemia, i giovani erano determinati a realizzare dei festival artistici in vista del 16 marzo [2020] per accogliere tantissimi ospiti. All’epoca ci sembrava una sfida enorme… ma una sfida più grande è arrivata, e tutti noi abbiamo attinto alla nostra creatività per sostenere ogni singola persona, dando prova di una grande fede. Forti di questo, adesso, potremo realizzare anche gli obiettivi impossibili!
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Lo shakubuku è il trionfo della mia vita
Andrea Ciccorelli, responsabile nazionale dei giovani uomini
Sono stati due anni davvero duri in cui ci siamo impegnati più che mai per mantenere vivi i legami tra noi e con tutti i membri in ogni regione. Sono stati due anni in cui abbiamo dovuto confrontarci con incomprensioni e attacchi vari.
Due anni in cui abbiamo perseverato nel cercare di portare ogni persona davanti al Gohonzon per sconfiggere le funzioni demoniache, confrontandoci con tante questioni che finora non ci avevano mai travolto in questo modo.
Come già sapete, il tema del 2023 è “Anno dei giovani e del trionfo”.
Per me “trionfo” è una parola molto importante: noi responsabili nella Soka Gakkai abbiamo formulato un voto e siamo determinati a realizzare un mondo di persone felici, ricco di legami umani.
Abbiamo deciso di dedicare le nostre vite a kosen-rufu basandoci proprio sulla promessa al maestro di rendere ogni persona felice basandosi sulla pratica buddista. Quindi il nostro “trionfo” è collegato alla realizzazione degli scopi di crescita che stabiliamo, perché questi scopi mantengono vivo il flusso di kosen-rufu nel nostro paese.
La nostra è, e sarà sempre, un’organizzazione basata sulla fede, quindi il punto cruciale è chiederci continuamente: cosa faccio oggi, domani, e nell’istante successivo per trionfare? Cosa faccio oggi, domani, e nell’istante successivo per incoraggiare la persona che ho davanti a trionfare?
Quando facciamo shakubuku trionfiamo; recitando Daimoku e Gongyo trionfiamo; quando studiamo il Buddismo tramite il Gosho e le guide di Sensei trionfiamo; impegnandoci nell’incoraggiare ogni persona trionfiamo; lottando per kosen-rufu insieme al maestro trionfiamo.
Sono cose che facciamo già e sono i punti che la SGI ci ha incoraggiato a realizzare il prossimo anno.
Il tema del 2023, Anno dei giovani e del trionfo, esprime la nostra determinazione di avanzare con i giovani in prima linea, mentre ci impegniamo tutti con spirito giovane, per realizzare una straordinaria espansione nel movimento di kosen-rufu.
Inoltre il prossimo anno celebreremo il decimo anniversario del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto) e ricorrono i trent’anni da quando Sensei iniziò a scrivere il suo romanzo La nuova rivoluzione umana.
La SGI ha stabilito cinque linee guida per le nostre attività nel 2023:
- Condividiamo il Buddismo del Daishonin e impegniamoci nello shakubuku in modo costante e risoluto, con i nostri giovani in prima linea che prendono l’iniziativa.
- Sfidiamoci nella nostra personale rivoluzione umana basandoci su Gongyo e Daimoku.
- Studiamo il Buddismo del Daishonin e le guide di Ikeda Sensei e mettiamoli in pratica nella nostra vita quotidiana.
- Facciamo crescere persone capaci impegnandoci sempre di più per incoraggiare gli altri.
- Vinciamo giorno dopo giorno sulla base del nostro voto di realizzare kosen-rufu attraverso la nostra lotta condivisa di maestro e discepolo.
In un suo incoraggiamento, Sensei cita il capitolo “Pratiche Pacifiche” del Sutra del Loto: «Chiunque legga questo sutra / sarà sempre libero da angosce e preoccupazioni / […] Andrà per ogni dove senza paura / come il re leone. / La sua saggezza brillerà come lo splendore del sole» (SDL, 290).
Come possiamo trattenerci dal parlare di una cosa così bella alle persone con cui veniamo in contatto? Io ho deciso che il trionfo e lo shakubuku andranno di pari passo nella mia vita, e sono convinto che ogni membro in Italia, a partire dai giovani uomini, potrà godere dei benefici del Buddismo e di pari passo condividerli con tutte le persone.
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Chi sorride è forte
Rosanna Sorelli, resposanbile nazionale donne
Per il 2023 abbiamo deciso di concentrarci principalmente su due obiettivi, che seguono le linee guida della Soka Gakkai:
- Un nuovo membro giovane in ogni gruppo, entro dicembre 2023.
- Visite a casa e incontri personali.
Come sapete, il primo obiettivo è stato lanciato dai giovani lo scorso settembre e subito noi adulti lo abbiamo abbracciato. Perciò non va considerato come l’obiettivo dei giovani, ma rappresenta l’obiettivo di tutti.
Quindi uomini, donne e giovani, insieme condividiamo questo obiettivo che è determinante per la crescita di kosen-rufu In Italia.
I giovani di fatto vengono seguiti dai responsabili di gruppo fino a ricevere il Gohonzon, e anche dopo.
Ovviamente, nella rete di sostegno di questi ragazze e ragazzi intervengono anche i responsabili giovani dei vari livelli andando a trovarli a casa e coinvolgendoli nelle loro attività. Comunque sarà cura dei responsabili di gruppo seguirli nella pratica insieme ai responsabili giovani.
Il gruppo rappresenta quindi “la famiglia” che si preoccupa di accogliere tutti calorosamente, senza distinzioni.
Tutti noi desideriamo che i nostri zadankai diventino dei luoghi in cui le persone vengano attratte dal calore, dall’armonia e dal buonumore.
Poiché il 65% dei membri in Italia sono donne, vorrei riportarvi un incoraggiamento da La nuova rivoluzione umana citato da Yumiko Kasanuki, responsabile delle donne e giovani donne della SGI, durante la riunione europea con la SGI che si è svolta online il 20 novembre: «La vera forza motrice del cambiamento sono le preghiere delle donne e le loro attività profondamente radicate nella vita quotidiana. Il potere delle donne può essere paragonato al potere della terra. Quando la terra si muove, ogni cosa si muove. I baluardi del potere crollano e anche le montagne apparentemente inamovibili si spostano. La forza delle donne è illimitata. Nulla può superarla. Io conto sul Gruppo donne» (NRU, 11, 50).
Poi la signora Kasanuki ha continuato dicendo: «Attualmente tutto il mondo sta ricercando la speranza. La pandemia, i disastri naturali, la guerra, l’imprevedibile economia mondiale: poiché viviamo in tempi così precari e inquieti noi, le donne della Soka, abbiamo la responsabilità di collaborare in forte unità per ispirare la speranza nei cuori delle persone».
Poi ci ha ricordato una guida di Sensei riguardo al sorriso: «Chi sorride è forte. Chi vive un’esistenza positiva è sempre allegro e ottimista. Se siete sempre stressati e depressi, demoralizzerete anche le persone che vi stanno intorno, non potrete essere d’ispirazione per gli altri né riuscirete a rinvigorirli. Proprio quando le cose vanno male è il momento di incoraggiare chi vi sta intorno con un sorriso luminoso. Se la situazione è senza speranza, create voi la speranza. Non dipendete dagli altri, fate ardere la fiamma della speranza nel vostro cuore. Tutti noi possediamo una fonte di speranza infinita, e si chiama fede. Indipendentemente da ciò che le persone possano dire o dalla gravità delle nostre circostanze, sappiamo tutti che “l’inverno si trasforma sempre in primavera”» (La saggezza per creare la felicità e la pace, Esperia, pag. 109).
La considerazione di Sensei per le donne Soka è fortissima!
Mi piace immaginare tutti i nostri responsabili di gruppo, donne e uomini, che accolgono sorridenti la moltitudine di giovani e che insegnano loro Gongyo e Daimoku, trasmettendo l’importanza delle riviste, dello studio, dell’offerta. Insomma, la pratica corretta.
Chiedo alle donne in particolare di unirsi sempre di più e di fare dell’unità il pilastro delle nostre attività future, mettendo alla base un potente Daimoku che riesca ad abbracciare tutto e tutti, consapevoli dell’importanza della nostra missione.
Come ci ha incoraggiato la signora Kasanuki: «La nostra missione è immensa. Ora è il momento per noi di avvolgere il mondo con il nostro Daimoku facendo nostro il cuore di Sensei, e di impegnarci risolutamente e costantemente in dialoghi di incoraggiamento per accendere la luce della speranza nel cuore di una persona dopo l’altra. Entriamo nell’Anno dei giovani e del trionfo incoraggiando i giovani e la generazione giovane del Gruppo donne, facendoli crescere in modo che diventino più capaci di noi, così il prossimo anno potremo celebrare il decimo anniversario del Kosen-rufu Daiseido con un’espansione delle persone di valore».
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Una Soka Gakkai piena di giovani
Francesco Geracitano, responsabile nazionale uomini
Prima di tutto vorrei riportare estesamente l’incoraggiamento di Yoshitaka Oba, direttore generale della SGI, durante la riunione europea con la SGI che si è svolta il 20 novembre:
«Verso la fine del 2019, Sensei ha dichiarato che il decennio tra il novantesimo e il centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai rappresenta un punto di svolta per l’umanità. Inoltre, nel messaggio di Capodanno 2020 ci ha esortato con le seguenti parole: “Concentrandoci su questo importante decennio che racchiude in sé la chiave per la pace e la prosperità del pianeta, creiamo insieme e con coraggio le cause per una grandiosa vittoria nel movimento di kosen-rufu e nelle nostre vite!” (cfr. NR, 687, 3).
Proprio come ha affermato Ikeda Sensei, l’umanità si trova ora a un “punto di svolta“ – ha continuato Oba. Ciò significa che stiamo vivendo un momento cruciale anche per il nostro movimento di kosen-rufu mondiale. Molti dei nostri membri stanno affrontando numerose prove e difficoltà inaspettate a causa della pandemia. È giunto il momento di mantenere fino in fondo una fede salda e, uniti a Ikeda Sensei e alla Soka Gakkai, superare tutti gli ostacoli che si frappongono sul nostro cammino, trasformando ogni tipo di veleno in medicina. Questo è il momento decisivo in cui creare le cause per una grande vittoria nel movimento di kosen-rufu e nelle nostre vite.
Nel messaggio inviato per il completamento del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto), Ikeda Sensei ci ha incoraggiato con queste parole: “Il cuore del grande voto di kosen-rufu e lo stato vitale della Buddità sono la stessa cosa. Perciò, quando dedichiamo le nostre esistenze a questo voto, possiamo far emergere la suprema nobiltà, la forza e la grandezza delle nostre vite. Quando rimaniamo fedeli a questo voto, il coraggio senza limiti, la saggezza e la compassione del Budda fluiscono da dentro di noi” (NR, 526, 9).
Facciamo emergere la nostra fede indomita e risvegliamoci con ancora più forza e profondità al nostro voto di Bodhisattva della Terra – ha incoraggiato Oba. Manifestiamo il cuore del re leone e, insieme, facciamo avanzare con energia il nostro movimento di kosen-rufu mondiale!
Fra tre anni – ha continuato – nel 2025, la SGI celebrerà il suo cinquantesimo anniversario. Quel momento coincide con la metà di quello che Sensei descrive come un “importante decennio che racchiude in sé la chiave per la pace e la prosperità del pianeta”.
Quindi, mirando al cinquantesimo anniversario della SGI nel 2025, lanciamo una nuova controffensiva per realizzare kosen-rufu mondiale e dissipare le nubi dell’oscurità fondamentale. La chiave è che ogni paese rafforzi sempre più la propria unità di itai doshin, per respingere le funzioni demoniache che cercano di dividere la nostra armoniosa comunità di praticanti.
Così facendo, possiamo proteggere fino in fondo i nostri castelli Soka di kosen-rufu e i nostri preziosi compagni di fede, qualunque cosa accada.
Inoltre – ha concluso Oba – facciamo crescere con amore e dedizione i Gruppi giovani e futuro, i tesori della nostra organizzazione. Diamo loro il nostro pieno sostegno, immaginandoli al centro della scena del nostro movimento di kosen-rufu mondiale nel 2030!».
Questo incoraggiamento del direttore Oba contiene molti punti fondamentali.
Vorrei condividere anche un brano dell’editoriale di dicembre di Sensei, in cui descrive tre aspetti del “cammino Soka”:
«Uniti dal legame di maestro e discepolo noi, in quanto Bodhisattva della Terra, stiamo tracciando il cammino Soka che segue direttamente il “cammino di Nichiren” nei luoghi che abbiamo scelto per realizzare il nostro voto di kosen-rufu» (NR, 786, 2).
Il primo “cammino” in cui sfidarci è la nostra rivoluzione umana. Tutto inizia dalla nostra promessa, dal nostro voto.
Qual è il nostro obiettivo per migliorare lo zadankai? Come possiamo sostenere i membri? Come possiamo fare in modo che stiano tutti bene?
La nostra decisione è essenziale!
Senza questa decisione non possiamo realizzare nulla e la nostra vita gira a vuoto, per questo Sensei ci dice di percorrere questo cammino «insieme al Daishonin e alla Legge mistica».
Il secondo “cammino” è quello di rissho ankoku. È un cammino sociale, un’azione rivolta a gettare le basi per un grande miglioramento della nostra società, creando buoni rapporti nelle nostre comunità e condividendo i valori dell’umanesimo buddista!
Il terzo “cammino” è quello di shakubuku e dei giovani.
Sensei parla di eterna trasmissione della Legge e di non interrompere mai questo flusso vitale! Per questo non è sufficiente un’azione “tiepida”, ci vuole un’azione forte e decisa. Questa è l’epoca di shakubuku, in cui trasmettere Nam-myoho-renge-kyo.
Dopo tre anni circa di riunioni online, senz’altro abbiamo perso l’abitudine di incontrarci, e proprio per questo è importante ripartire con spirito rinnovato e con grande forza!
In questo periodo l’isolamento è stato uno dei problemi più grandi, ma noi esseri umani non possiamo vivere isolati e gli incontri personali non possono essere sostituiti dagli incontri virtuali!
A partire da Shakyamuni, con il grande esempio dei nostri tre eterni maestri, l’azione più importante è sempre stata l’incontro da persona a persona e l’incoraggiamento cuore a cuore.
Negli incontri personali ci si sente liberi di dialogare, possiamo conoscerci meglio e creare legami profondi e duraturi!
Perciò questo è il momento di ripartire con la nostra attività di incontri personali e visite a casa.
Bisogna assolutamente ridurre le riunioni organizzative e dedicare molto più tempo agli incontri personali, alle visite a casa e alle guide personali, così possiamo creare profondi legami anche con i familiari che non praticano.
Tutto questo risponde ai tre “cammini” indicati da Sensei.
Assicurarci che la linfa vitale di kosen-rufu non si estingua mai vuol dire fare shakubuku, trasmettere ai giovani la Legge mistica. Senza questa azione non solo il flusso di kosen-rufu rallenta, ma lasciamo i nostri giovani in una condizione di confusione e poca speranza verso il futuro.
Ecco perché noi adulti abbiamo accolto con gioia l’obiettivo di realizzare almeno un nuovo membro giovane in ogni gruppo!
Per concludere, zadankai dopo zadankai continuiamo a sfidarci tutti insieme per la crescita e la vittoria di ognuno, e soprattutto per il grande sviluppo dei giovani. Una Soka Gakkai italiana piena di giovani: questo è il nostro obiettivo!
Con questo in mente, lanciamo una grande, grandissima sfida all’oscurità fondamentale dentro la nostra vita e nella società e illuminiamo ogni cosa con il potere della Legge mistica, uniti a Sensei!
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Un movimento mondiale di trasformazione
Suzanne Pritchard, responsabile europea delle donne e giovani donne
Vorrei ringraziare dal profondo del cuore tutti i responsabili che stanno incoraggiando i membri di Ischia e ognuno di voi per gli sforzi compiuti durante il difficile periodo della pandemia.
Negli ultimi anni abbiamo imparato ad apprezzare alcuni vantaggi dei meeting online o in forma ibrida che ci permettono di ridurre i tempi di spostamento e i costi e, a dispetto della crisi climatica, di ridurre anche il nostro impatto ambientale.
Le attività online e in forma ibrida hanno anche offerto un’opportunità a coloro che non potevano partecipare alle riunioni a causa di problemi di salute, impegni familiari ecc… Allo stesso tempo, in questi ultimi due anni in ogni paese in Europa abbiamo notato una diminuzione delle presenze online e, quando è stato annunciato il ritorno alle attività in presenza, si è creduto che saremmo tornati esattamente come eravamo prima, ma non è così facile.
Vorrei quindi ringraziarvi per i vostri sforzi nel prendere l’iniziativa di contrastare l’inerzia infondendo nuova energia al nostro movimento.
Oggi vorrei studiare insieme a voi l’editoriale di Sensei di novembre intitolato Il settore è l’Arco di trionfo della vita, perché contiene al suo interno una fantastica guida per rivitalizzare la nostra attività principale, gli zadankai.
Sono consapevole che in Italia gli zadankai si tengono a livello di gruppo ma credo che questa guida possa essere applicata sia ai settori che ai gruppi. Di conseguenza, vi chiederei di aggiungere la parola “gruppo” ogni volta che leggete la parola “settore”.
Sensei afferma: «Nichiren Daishonin scrive: “[…] il gioiello che esaudisce i desideri […], pur essendo uno solo, può far piovere ogni sorta di tesori“ (RSND, 1, 61).
Proprio come il gioiello che esaudisce i desideri, ogni settore della Soka Gakkai, in prima linea nel nostro impegno per diffondere la Legge mistica, è una fonte di innumerevoli tesori, sotto forma di buona fortuna e di persone capaci» (NR, 781, 2).
Questo brano mi ricorda le osservazioni di Clark Strand sul nostro movimento di riunioni di discussione nel libro Il risveglio del Budda in cui scrive: «Sebbene per gli standard moderni la nozione che la religione debba essere al servizio della vita possa sembrare molto semplice e scontata, rimane tuttavia un’idea assolutamente rivoluzionaria. L’incontro mensile di discussione è “la prova del nove”: in questa occasione il Buddismo viene messo alla prova e la verità dei suoi insegnamenti viene dimostrata dalle esperienze di superamento degli ostacoli alla felicità vissute dai membri della Soka Gakkai. La condivisione di queste esperienze costruisce la fede, la fede costruisce le vite dei singoli individui, e insieme queste vite possono cambiare la società» (Esperia, pag. 40).
Scrive inoltre: «La mia opinione è che la differenza principale fra la Soka Gakkai e la maggior parte delle altre forme contemporanee di religione risieda in questo, nella sua tradizione di discutere apertamente degli ostacoli alla felicità che ogni persona incontra nel proprio “contesto di vita immediato”, ovvero la realtà in cui effettivamente vive. Questa differenza è talmente fondamentale che a volte mi pare che i membri della Soka Gakkai non abbiano piena consapevolezza delle sue implicazioni per il mondo intero» (Ibidem, pag. 38)
È proprio così… I nostri zadankai possono talvolta sembrare delle attività così comuni che spesso sottostimiamo il significato che hanno per kosen-rufu mondiale. Clark Strand descrive il nostro movimento di riunioni di discussione come “rivoluzionario nella storia del Buddismo” e Sensei ci propone un passaggio del Sutra del Loto che ci mostra come il nostro movimento degli zadankai è rivoluzionario e allo stesso tempo radicato nel lignaggio del Sutra del Loto di Shakyamuni.
Infatti nel Sutra del Loto sono descritte quattro condizioni, o punti fondamentali, affinché le persone possano abbracciare e praticare il Sutra nell’epoca impura dell’Ultimo giorno della Legge (cfr. SDL, 436).
La prima condizione
Il primo punto è: «Coloro che ricercano la Legge devono essere protetti e ricordati dai Budda».
Per noi oggi, ciò significa ricevere la protezione del Gohonzon abbracciandolo e sostenendolo.
Al centro del Gohonzon troviamo i caratteri “Nam-myoho-renge-kyo-Nichiren”. Perciò il Gohonzon è la rappresentazione grafica sia della realtà e del potere dell’intero universo, che del potenziale di tutte le vite, inclusa la nostra. Ricordo di aver partecipato a una sessione di studio in cui fu detto che la fusione della persona e della Legge espressa dal Gohonzon come “Nam-myoho-renge-kyo-Nichiren” potrebbe essere anche intesa come “Nam-myoho-renge-kyo così come dimostrato da me stesso, Nichiren” – per cui dovremmo vedere il Gohonzon come un “certificato di garanzia”! Abbracciare e sostenere il Gohonzon significa pregare con la convinzione e la fiducia che come discepoli dal cuore di leone del nostro maestro Sensei, noi vinceremo ogni sfida senza essere mai sconfitti.
Inoltre il Gohonzon è l’oggetto di devozione per l’osservazione della mente. In altre parole, è l’oggetto di devozione per osservare la mente del Budda in ognuno di noi.
Non è l’oggetto di devozione per l’osservazione della debolezza o del fallimento. Non è l’oggetto di devozione per l’osservazione di un cattivo karma economico che non crediamo possa cambiare molto presto; o di esperienze negative in campo sentimentale e di un possibile nuovo futuro disastro che incombe all’orizzonte.
Non è niente di tutto ciò ma a volte qualcuno cade in questo modo di pregare, osservando il dubbio o le cose che lo rendono insoddisfatto o quegli aspetti della vita che non ha ancora trasformato.
A volte anche noi cadiamo nella trappola di osservare queste cose pur sapendo che è il metodo più veloce per perdere tutta la gioia insita nella nostra pratica.
Ovviamente, possiamo riflettere sugli aspetti della nostra vita che desideriamo cambiare, ma piuttosto che incaponirci su di essi, è importante prendere una nuova determinazione di abbracciare e sostenere il Gohonzon così come Nichiren Daishonin l’ha inteso, recitando Daimoku con il desiderio ardente di tirare fuori la Buddità dalle nostre vite. In questo modo, invece di rimanere ancorati al modo di pensare tipico del nostro piccolo io che ci dice che siamo imperfetti e privi di capacità, potremo rispondere alle aspettative e alla convinzione di Sensei sul nostro potenziale e trasformare la nostra vita.
Poiché siete tutti così impegnati, vi prego di recitare Daimoku con profonda gratitudine per aver incontrato questo meraviglioso oggetto di devozione per l’osservazione della mente del Budda, affinché possiate risplendere e illuminare chiunque attorno a voi!
La seconda condizione
Il secondo punto è: «Devono piantare radici di virtù». Ciò significa recitare Nam-myoho-renge-kyo e insegnare agli altri a fare lo stesso.
Sono certa che ognuno di noi sta pregando per far conoscere Nam-myoho-renge-kyo ai propri amici e alle proprie famiglie così che possano diventare profondamente felici! Ogni volta che guardo il telegiornale e vedo le ingiustizie, la disuguaglianza e la sofferenza che ci circonda, penso che abbiamo bisogno che sempre più Bodhisattva della Terra emergano proprio adesso! Tuttavia, dopo la pandemia non è semplice raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Una volta un giovane ha chiesto a un responsabile della SGI come raggiungere il proprio obiettivo di shakubuku. Egli ha immediatamente risposto: “Mettetevi un obiettivo ancora più grande! Così Toda Sensei incoraggiava i giovani a nutrire dei sogni che potevano sembrare quasi troppo grandi per essere realizzati”.
Perciò, nonostante io sia consapevole che voi siete campioni di shakubuku e che vi state sforzando al 100%, vi prego di piantare profondamente le radici della buona fortuna nelle vostre vite, lottando per i vostri obiettivi nel contesto di un obiettivo più ampio, forse addirittura come quello di Toda e di Sensei, ossia raggiungere il numero di 750.000 famiglie qui in Italia! Che ne pensate?
La terza condizione
Il terzo punto è: «Devono entrare nello stadio in cui sono certi di raggiungere l’Illuminazione».
In definitiva, questo vuol dire praticare insieme all’armoniosa comunità dei credenti che sostiene l’insegnamento corretto.
Il sangha è la meravigliosa comunità di credenti dedita alla pace e alla felicità. Quando riceviamo il Gohonzon nella SGI noi stiamo allo stesso tempo entrando a far parte di questo sangha unito che, come dice Sensei, è “l’unica via certa per elevare il nostro stato vitale e raggiungere l’Illuminazione”.
Certamente, senza questa comprensione del significato di ricevere il Gohonzon all’interno del nostro sangha, alcuni potrebbero pensare, per esempio, che scaricare un Gohonzon da internet potrebbe portare gli stessi risultati nelle loro vite.
La ragione per cui questo non viene incoraggiato non è per nulla dogmatica; una volta ho partecipato a una lezione in cui il responsabile che teneva lo studio dimostrò questo approccio non dogmatico in un modo particolarmente ironico: “Beh, se foste naufragati su un’isola deserta e per qualche ragione mistica doveste comunque avere una connessione internet, in quelle circostanze estreme forse un’azione come quella di scaricare un Gohonzon da internet potrebbe essere necessaria”. Tuttavia, dato che nessuno di noi è bloccato su un’isola deserta, ricevere il Gohonzon attraverso la Soka Gakkai ed entrare a far parte del sangha buddista – una comunità unita basata sul voto condiviso per kosen-rufu con il nostro maestro e in unità di itai doshin – è la via diretta per realizzare kosen-rufu e la nostra Illuminazione personale.
Se guardiamo alla storia del Buddismo, dai tempi dei sei preti anziani in poi, vediamo che l’assenza di una comprensione profonda del voto condiviso di maestro e discepolo e del concetto di sangha – che sono il cuore del Sutra del Loto e del Buddismo di Nichiren Daishonin – ha portato, purtroppo, a una storia di scismi. E ogni volta che c’è stata una divisione, essa ha indebolito la capacità del sangha buddista di diventare una forza sufficientemente potente per trasformare il karma dell’umanità.
Ora, attraverso gli sforzi dei tre presidenti fondatori e in particolare di Ikeda Sensei, per la prima volta nella storia esiste la possibilità di raggiungere l’obiettivo che Shakyamuni e Nichiren Daishonin custodivano nei loro cuori, ovvero l’obiettivo che il maestro Toda ha definito come “sradicare la miseria dalla faccia della terra”.
E ognuno di voi è insostituibile, voi siete gli straordinari bodhisattva che sono emersi per cambiare la storia e trasformare il destino dell’umanità insieme a Sensei.
La quarta condizione
Arriviamo al quarto punto, quello finale: «Devono risvegliare la determinazione di salvare tutti gli esseri viventi». Ciò significa formulare il voto di kosen-rufu, ovvero diffondere ampiamente la Legge mistica.
Il grande voto per kosen-rufu consiste nel possedere la determinazione di salvare tutti gli esseri viventi. Questo significa che, mentre agiamo per piantare i semi della Legge mistica e della pace qui in Italia, lo facciamo con la consapevolezza profonda della nostra identità di eterni discepoli di Sensei, come Bodhisattva della Terra universali, e non unicamente come cittadini italiani ed europei, ma come cittadini globali.
Sarà questa profonda consapevolezza che darà una vera accelerazione allo sviluppo dell’Italia. È simile al cambiamento di atteggiamento mentale che si verifica quando una persona si sposta dalla posizione di “prima devo sistemare la mia vita e poi potrò sostenere gli altri” a quella di “è attraverso il mio sostegno agli altri che posso sviluppare la mia vita”.
Allo stesso modo, è la consapevolezza del nostro eterno legame karmico con il nostro maestro che ci permette di trascendere qualsiasi barriera regionale o nazionale, portandoci a creare la più solida unità qui in Italia. Inoltre, quando consideriamo il ruolo che l’Italia ha nel modellare il futuro dell’Europa e del mondo, possiamo capire che solo grazie a questa profonda consapevolezza della nostra vera identità potremo terminare questa terribile guerra che stiamo vedendo nel nostro continente e potremo creare le condizioni per una pace duratura che trasformerà il destino dell’umanità in questa decade.
2023-2025: un periodo cruciale
Il prossimo anno in Europa festeggeremo il 50° anniversario della fondazione da parte di Sensei della cosiddetta Conferenza europea, un network “continentale” di organizzazioni di ogni paese per kosen-rufu.
Questo fu un traguardo storico che ha anticipato il grande obiettivo raggiunto da Sensei quando, due anni dopo, costituì la rete globale della Soka Gakkai Internazionale, nel 1975.
Per noi, gli anni tra il 2023 e il 2025 sono un periodo cruciale.
Il 2025, il punto intermedio di questo decennio essenziale per trasformare il destino dell’umanità, sarà il 50° anniversario della fondazione della SGI e ricorrerà anche il 50° anniversario dello storico dialogo di Ikeda Sensei con Arnold Toynbee, in cui troviamo le basi non solo per il dialogo interreligioso, ma anche per il dialogo tra le civiltà.
Nel messaggio per l’undicesima riunione dei responsabili di centro Sensei afferma: «Cinquant’anni fa (a partire da maggio 1972), durante i nostri dialoghi il professor Toynbee e io siamo giunti alla conclusione che uno dei requisiti principali di una religione mondiale che possa far nascere e sviluppare una nuova civiltà, è quello di mettere l’umanità in grado di affrontare ed eliminare quei mali che oggi costituiscono una grave minaccia alla sopravvivenza del genere umano, attraverso la trasformazione interiore di ciascun individuo. Il professor Toynbee ha trovato una profonda risonanza con il Buddismo mahayana, e in particolare con il Buddismo di Nichiren Daishonin, soprattutto per quanto riguarda la prospettiva di vasta portata di cambiare il destino dell’umanità e di vivere con amore e compassione nei confronti dell’ambiente naturale e dell’intero universo» (NR, 785, 5).
In altre parole, la strada per trasformare un secolo di guerra in uno di coesistenza pacifica, si mostrerà solo quando una filosofia basata sul massimo rispetto per la vita metterà le radici nei cuori delle persone di tutto il mondo. Perciò, adesso, mentre le relazioni internazionali diventano sempre più caotiche, viviamo facendo nostro lo stesso spirito di Sensei, sfidando noi stessi per espandere il nostro movimento Soka basato sulla compassione, per trasformare la tendenza allo scontro e alla divisione che vediamo ovunque intorno a noi in cooperazione e armonia. Proseguendo su questa strada, da adesso verso il 2023, e poi verso il 2025, e ancora oltre, verso il 2030, basandoci sull’unità invincibile dei discepoli di Sensei, rispondiamo al nostro maestro e creiamo una nuova era.
Per concludere, torniamo all’editoriale di Sensei per conoscere le azioni da intraprendere localmente basate sul voto per l’Illuminazione di tutti gli esseri viventi: «Non importa se qualcuno attacca o calunnia il nostro movimento, perché noi sappiamo che chiunque guardi in modo obiettivo i nostri settori, calorosi regni di coesistenza armoniosa tra persone comuni che pregano per la felicità degli altri e si dedicano costantemente al benessere e alla sicurezza delle loro comunità, ne rimarrà sicuramente colpito.Mentre ci incamminiamo verso l’Anno dei giovani e del trionfo, formuliamo un grande voto nelle nostre vite e nei nostri settori con una rinnovata determinazione, e avanziamo in modo dinamico! I nostri settori sono archi di trionfo della vita, dove tutti intoniamo canti di vittoria di rivoluzione umana» (NR, 781, 3).
Sensei dice che siamo tutti dei Budda, perciò trionfiamo insieme!
A partire da oggi, spero che guarderete con nuovi occhi la vostra incredibile vita e la vostra missione, con un grande senso di orgoglio di far parte di questo movimento mondiale di trasformazione.