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Sfide e determinazioni verso il 18 novembre e oltre - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:24

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Sfide e determinazioni verso il 18 novembre e oltre

Il 18 novembre 1930 è stata fondata la Soka Gakkai. Per i praticanti di tutto il mondo questa data è l’occasione per decidere con ancora più forza di realizzare i propri obiettivi e fare un passo avanti ciascuno nella propria rivoluzione umana. Abbiamo chiesto ad alcuni compagni di fede quali sono le loro sfide e determinazioni per festeggiare questo anniversario ed entrare di slancio nel 2023, “Anno dei giovani e del trionfo”

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Il 18 novembre 1930 è stata fondata la Soka Gakkai. Per i praticanti di tutto il mondo questa data è l’occasione per decidere con ancora più forza di realizzare i propri obiettivi e fare un passo avanti ciascuno nella propria rivoluzione umana. Abbiamo chiesto ad alcuni compagni di fede quali sono le loro sfide e determinazioni per festeggiare questo anniversario ed entrare di slancio nel 2023, “Anno dei giovani e del trionfo”

Vanessa Catalisano, Casale Monferrato
Simone Tasca, Treviso
Stefania Fusco, Sassari

In che modo ti stai sfidando per celebrare il 18 novembre ed entrare nel 2023, “Anno dei giovani e del trionfo”?

Stefania Per me è importante trasformare fino in fondo la paura e la codardia presenti nel mio cuore che mi impediscono, sia nel lavoro che nelle relazioni, di avere un rispetto profondo per la mia vita, e di conseguenza per quella degli altri. La mia sfida è basarmi sempre più sulla saggezza e la compassione, per avere la forza di battermi ogni giorno per la giustizia e creare valore ovunque mi trovo.

Vanessa Per il prossimo anno voglio sfidarmi a realizzare almeno due shakubuku con Gohonzon, partecipare agli esami di secondo livello e avanzare nella mia rivoluzione umana, riuscendo a creare legami di valore sia all’università che sul posto di lavoro.
Inoltre mi sto sfidando nel recitare Daimoku affinché emergano tanti giovani nella zona dove faccio attività, e nel creare tante occasioni di dialogo, affinché sempre più persone possano incontrare questa pratica e diventare felici.
Voglio essere la prova concreta del valore di questo Buddismo e di tutto ciò che fa Ikeda Sensei.

Simone Il maestro Toda diceva spesso che se ti impegni nella fede devi impegnarti nel lavoro tre volte tanto… Da un anno sono stato assunto nella filiale di una banca regionale e questo è il palcoscenico su cui realizzo la mia rivoluzione umana, affrontando due ore di viaggio al giorno e numerose difficoltà derivanti dal nuovo impiego.
In questo periodo, con tanto impegno sono riuscito a guadagnarmi la fiducia dei colleghi e di tutta la banca trasformando un contratto da tempo determinato a tempo indeterminato!
Per il 2023 sono determinata a finire la tesi magistrale e a laurearmi in Amministrazione, finanza e controllo per compiere la missione che i nostri amati maestri Toda e Ikeda hanno tracciato quando hanno fondato il Gruppo studenti: proteggere le persone comuni e stabilire il principio del rispetto della dignità della vita.

Stefania I miei obiettivi sono quelli che, un anno fa, ho abbracciato insieme agli altri responsabili del territorio: inaugurare il Centro culturale del Nord Sardegna, realizzare il 100% nell’offerta per kosen-rufu e negli abbonamenti alle nostre riviste da parte di tutti i responsabili, far emergere un nuovo membro giovane in ogni gruppo e far sì che il cuore del maestro pulsi nella vita di ogni persona.
Inoltre, ho intenzione di continuare a sfidarmi nello shakubuku, negli incoraggiamenti personali e nello studio de La nuova rivoluzione umana, che per me è diventata lo strumento imprescindibile per crescere nella fede, grazie anche all’approfondimento che portiamo avanti con l’attività dei Giovani gigli bianchi.

Simone Ho accettato la responsabilità dei giovani nel mio capitolo, Treviso Ovest, e sto lottando per far conoscere l’umanesimo buddista a quanti più giovani possibile.
All’inizio non è stato facile, perché c’eravamo solo io e un mio amico che ha ricevuto il Gohonzon durante la pandemia, ma adesso hanno cominciato a praticare altri due giovani uomini e quattro giovani donne, dando vita a riunioni giovani incoraggianti e armoniose. Il nostro capitolo sta crescendo molto e gli adulti hanno un ruolo importante nel sostenerci, e per questo sono molto grato.

La relazione con il maestro è il cuore del Buddismo di Nichiren Daishonin. Cosa significa per te coltivare la relazione diretta con il maestro?

Simone Ho iniziato a praticare il Buddismo a quindici anni, quando un mio professore scrisse alla lavagna una frase del maestro Ikeda per incoraggiare tutta la classe: «Le avversità danno vita alla grandezza. Maggiori sono le sfide e le difficoltà che incontriamo, più abbiamo l’opportunità di crescere e svilupparci come persone. Una vita facile, senza ostacoli, non porta frutti. Questo è un fatto incontestabile della vita» (Giorno per giorno, Esperia, 25 aprile). Da quel momento non ho più smesso di leggere gli incoraggiamenti di Sensei. Coltivare la relazione con il mio amato maestro significa per me impegnarmi in prima persona per fare shakubuku ai miei amici e sforzarmi con gioia nelle attività della Soka Gakkai per la felicità del genere umano.

Vanessa All’inizio mi chiedevo come le persone potessero sentire un legame con un maestro che vive dall’altra parte del mondo. In seguito ho iniziato a provare una profonda gratitudine nei confronti dei miei genitori e allo stesso tempo per Sensei, e ho compreso che se potevo dare una direzione diversa alla mia vita era grazie al fatto che Sensei aveva deciso di viaggiare in tutto il mondo per realizzare il desiderio del suo maestro.
Oggi determino ogni giorno di approfondire questo legame sforzandomi di mettere in pratica i suoi incoraggiamenti e di diventare una degna discepola.

Stefania Per me coltivare la relazione con il maestro è tutto. Cerco Sensei nel mio Daimoku, cerco di indirizzare il mio cuore verso il suo e davanti al Gohonzon dialogo con lui e prego per realizzare le sue aspettative, in ogni aspetto della mia vita.
Questa preghiera è dirompente, il mio stato vitale cambia radicalmente e vedo le cose con lucidità. Inoltre per me è fondamentale scrivergli, a un certo punto sento un forte desiderio di condividere con lui una nuova determinazione, la mia gratitudine o anche una sofferenza, e ogni volta che mi risponde per me è un’ulteriore esperienza di fede.
Inoltre, per fondere la nostra vita con quella di Sensei penso sia fondamentale lo studio de La nuova rivoluzione umana.
Quest’estate, a seguito di una battuta d’arresto nel lavoro, ho deciso di rileggere tutti e trenta i volumi (mi manca poco per finire) e sono rinata, più forte e più felice di prima.
Evviva il nostro meraviglioso maestro!

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