Sul Seikyo Shimbun del 10 ottobre 2022 è stata pubblicata questa tavola rotonda su come assicurare il successo dei nostri zadankai. Hanno partecipato: Minoru Harada, presidente della Soka Gakkai, Shigeo Hasegawa, direttore generale, Kimiko Nagaishi, responsabile nazionale del Gruppo femminile, Hideaki Yanashima, responsabile nazionale dei giovani uomini e Kazumi Senzaki, responsabile nazionale delle studentesse
Diffondiamo “ondate di studio” del Buddismo
Nagaishi: In vista dell’esame di Buddismo di primo livello [in Giappone a novembre], in ogni zona del nostro paese si stanno propagando “ondate di studio” del Buddismo. Studiando la nobile vita di Nichiren Daishonin che stabilì la grande Legge di Nam-myoho-renge-kyo per la felicità di tutta l’umanità e si dedicò alla propagazione della Legge mistica senza lesinare la propria vita, molte persone preparandosi all’esame hanno rinnovato la loro determinazione nella fede.
Hasegawa: Il 13 ottobre ricorre l’anniversario della morte di Nichiren Daishonin (1282). Egli trascorse gli ultimi anni della sua vita a Minobu (odierna prefettura di Yamanashi), dove scrisse numerosi Gosho e si dedicò a far crescere i suoi discepoli trasmettendo loro i suoi insegnamenti. In questo modo completò le fondamenta di kosen-rufu per l’eterno futuro.
Senzaki: Il Daishonin lasciò Minobu poco più di un mese prima di morire. Giunse presso la residenza di Ikegami Munenaka a Ikegami (l’attuale quartiere di Ota a Tokyo), dopo un viaggio di circa duecento chilometri. Nelle sue precarie condizioni di salute dev’essere stato estremamente faticoso.
Harada: Nonostante ciò, il Daishonin incoraggiava i suoi discepoli in ogni sosta lungo il tragitto. Fino all’ultimo istante continuò ad accendere negli altri la fiamma della fede nella Legge mistica. Lottò fino in fondo per «assicurare che la Legge durasse a lungo nel tempo» (cfr. SDL, 250), con la convinzione che «la vita è limitata, non dobbiamo lesinarla. Ciò a cui dobbiamo principalmente aspirare è la terra del Budda» (RSND, 1, 187).
Yanashima: Lungo la strada per la residenza Ikegami, un prete erudito della scuola Tendai di nome Ise Hoin, lo sfidò in un dibattito. Il Daishonin, nonostante ci fossero con lui molti discepoli anziani, nominò il giovane Nichimoku Shonin, all’epoca ventitreenne, a rappresentarlo e a rispondere per suo conto alle domande del prete.
Harada: Nichimoku Shonin espose con risolutezza le proprie argomentazioni, battendo il suo avversario e realizzando una vittoria schiacciante. Si tratta del celebre “dibattito di Ikegami”. Il Daishonin temprò e fece crescere i suoi giovani successori offrendo loro l’occasione di sfidarsi “sul campo”, affrontando “battaglie di parole”.
Ikeda Sensei afferma a riguardo: «Osservando la magnifica vittoria del suo discepolo, il Daishonin deve aver provato senza dubbio la convinzione che il futuro di kosen-rufu era assicurato».
Hasegawa: Inoltre si dice che il Daishonin abbia tenuto una lezione su Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese presso la residenza di Ikegami, il venticinquesimo giorno del nono mese, nonostante le sue condizioni di salute.
Nichiren Daishonin, che più di ogni cosa desiderava la felicità delle persone comuni per l’eterno futuro, ha continuato fino all’ultimo istante della sua vita a esortare i suoi discepoli ad adempiere al “grande voto di kosen-rufu”, affidando loro la “battaglia per adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Harada: Per tutta la vita, il Daishonin ha portato avanti questo spirito: «Così, la battaglia continua ancora oggi» (RSND, 1, 347); «E tuttavia non sono scoraggiato» (RSND, 1, 664).
La Soka Gakkai ha ereditato questo spirito risoluto e sta diffondendo la Legge mistica nella società. Continuiamo ad avanzare sempre più verso kosen-rufu mondiale, che costituisce il grande desiderio del Daishonin!
Condividiamo con gli altri le nostre esperienze!
Harada: Ora che è stato deciso il tema del 2023, “Anno dei giovani e del trionfo”, è più che mai il momento di determinare la vittoria di quest’anno.
Invitiamo i nostri amici e conoscenti agli zadankai e impegniamoci con sempre più slancio nel fare shakubuku, nel promuovere gli abbonamenti al Seikyo Shimbun e alle altre riviste della Soka Gakkai e nell’espandere la rete di persone capaci!
Yanashima: Una volta Ikeda Sensei sottolineò: «Se tutti i responsabili partecipano attivamente e si ingegnano a portare avanti delle riunioni gradevoli, in cui emerga con chiarezza la felicità che sgorga dalla fede e dalla convinzione, il raggio d’azione della propagazione si espanderà̀ senza ombra di dubbio. […] Fu proprio in questo genere di riunioni che anche i presidenti Makiguchi e Toda condivisero le ansie e le sofferenze di chi si trovava allora nelle più misere e abiette condizioni, e si fecero promotori dell’immane lotta per la propagazione su vasta scala del Buddismo del Daishonin» (NRU, 2, 14).
Harada: Non credo ci sia nemmeno bisogno di ricordare che lo zadankai è l’attività più importante della Soka Gakkai. Diamo agli zadankai la priorità su tutto, e facciamo in modo che siano riunioni pervase di gioia, dove tutti i partecipanti possano comunicare a un livello profondo, cuore a cuore, e alla fine esclamare con entusiasmo: «Sono felice, ho fatto proprio bene a partecipare!».
Nagaishi: Infatti, in merito agli zadankai, Ikeda Sensei afferma: «Penso che il successo di una riunione si veda da quante persone hanno raccontato le loro esperienze e i loro benefici. Chi racconta la propria esperienza trabocca sempre di gioia ed energia. La sua gioia contagia tutti gli altri, rendendo l’atmosfera vibrante e positiva» (NRU, 18, 231).
Hasegawa: Solitamente, nelle zone in cui i responsabili incontrano regolarmente i compagni di fede e si impegnano in scambi sinceri con loro creando profondi legami cuore a cuore, si ascoltano innumerevoli esperienze di questo tipo e gli zadankai sono dinamici e pieni di vitalità.
Harada: Il punto fondamentale è che i responsabili incontrino di persona i compagni di fede, continuando a impegnarsi nei dialoghi cuore a cuore e negli incoraggiamenti personali.
Il successo degli zadankai sarà determinato dalle visite a casa e dagli incoraggiamenti realizzati durante la “settimana dell’incoraggiamento”.
Organizziamo con entusiasmo degli zadankai che siano “oasi di pace creati dalle persone comuni” e “fari splendenti di speranza e felicità immense”, e creiamo con gioia e armonia una nuova ondata facendo emergere innumerevoli persone di valore!