La migliore strategia possibile

Spesso mi capita di vivere lo studio universitario come una gara, alla ricerca della migliore prestazione. Questo mi ha portato a sviluppare diverse ansie nei confronti dello studio e non credere nel mio potenziale. Da bravo studente di Ingegneria cerco sempre la migliore strategia per superare le difficoltà, e per raggiungere i miei obiettivi di studio ho sempre cercato di evitare qualsiasi distrazione esterna.
Nel 2019 mi venne proposto di partecipare a un corso del Gruppo studenti a Roma, in presenza; rifiutai perché pochi giorni dopo il corso dovevo sostenere degli esami.
Poi nel 2020 sono rimasto bloccato in casa come tutti a causa del Covid-19.
In quei mesi nacque in me la consapevolezza di essermi perso una grande opportunità rifiutando di partecipare al corso. Avevo sentito i racconti dei miei compagni di fede che erano andati al corso e quanto la loro vita si era arricchita. Perciò decisi che da lì in avanti avrei partecipato a qualsiasi corso che mi avrebbero proposto, anche se i miei piani e impegni dovevano subire variazioni.
A distanza di due anni, lo scorso agosto mi è stato proposto di partecipare al corso europeo studenti. Anche questo era un periodo particolare. Stavo preparando tre esami per la sessione che sarebbe iniziata a fine agosto (solitamente preparo al massimo uno o due esami a sessione). Inoltre quelli erano i pochi giorni che potevo trascorrere con la mia ragazza prima della sua partenza per la Bolivia, dove sarebbe andata per sei mesi per una missione umanitaria.
Già pormi l’obiettivo di dare tre esami significava per me trasformare l’impossibile in possibile. Le ragioni per evitare di seguire il corso erano quindi veramente tante. Più volte ho pensato di rinunciare alla partecipazione, ma mi tornava in mente quell’occasione persa due anni prima e la decisione che avevo preso.
Nel materiale di preparazione per il corso era riportato questo incoraggiamento di Sensei: «Ricordate che è importante affrontare delle difficoltà quando si è giovani. I problemi incontrati in gioventù si trasformeranno in magnifici ricordi e daranno vita a un patrimonio inestimabile. Non dovete pensare di poter iniziare qualcosa solo se tutto è già pronto e organizzato» (NRU, 6, 205).
Queste parole mi hanno fatto capire che dovevo seguire il corso e farmi coinvolgere dalle esperienze dei compagni di fede per superare al meglio questo periodo difficile. Era il momento di usare la strategia del Sutra del Loto, e non altre strategie tecniche o mentali.
Come risultato di questi sforzi basati sul Daimoku, durante la sessione ho sostenuto i tre esami con risultati superiori alle mie aspettative.
Inoltre, il giorno della partenza alla mia ragazza è stato cancellato il volo per la Bolivia, così abbiamo avuto tre giorni “fuori programma”, tre giorni preziosi per stare insieme e stringere un legame ancora più forte. Nel frattempo ho iniziato il tirocinio in un’azienda che mi è sempre piaciuta.
La parola che mi porto tutt’ora nel cuore dal corso è “speranza”, quella che il nostro maestro ci insegna a coltivare dentro noi stessi, e che noi a nostra volta possiamo trasmettere agli altri come suoi discepoli. Grazie Sensei per la fiducia che nutri in me e in tutti i membri della Soka Gakkai.