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Divisione futuro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:13

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    Divisione futuro

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    3 luglio
    Giorno della relazione maestro discepolo
    • 1945 Josei Toda viene rilasciato dalla prigione
    • 1957 Daisaku Ikeda viene arrestato sotto false accuse

    11 luglio
    1951 Fondazione della Divisione giovani uomini

    16 luglio
    1260 Nichiren Daishonin invia il trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese (Rissho ankoku ron)

    19 luglio
    1951 Fondazione della Divisione giovani donne

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    Cari amici e amiche della Divisione futuro,
    durante il corso primaverile della SGI in Giappone, il presidente Ikeda ha inviato un bellissimo messaggio destinato ai membri italiani, in particolare ai membri della Divisione futuro. Tra pochi giorni, il 21 luglio, comincerà il quarto corso nazionale futuro a Roma. Che partecipiamo o meno, arriviamo al corso con un alto stato vitale grazie al Daimoku!

    I responsabili nazionali della Divisione futuro

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    Messaggio di Daisaku Ikeda

    A tutti i cari membri della SGI italiana,

    congratulazioni a tutti gli studenti iscritti al primo anno. Congratulazioni di cuore a tutti voi. Nel termine giapponese haru, che indica la primavera, risiede il significato di “slancio” (haneru) e di “generare” (shozuru).
    La primavera rappresenta il momento in cui le giovani vite rinascono e ripartono. Desidero che anche tutti voi vi impegniate con slancio per affrontare nuove sfide con spirito rinnovato. In passato, con il desiderio che tutti voi giovani della Divisione futuro foste vincitori nella vita, ho trasmesso sette linee guida:

    1. State in buona salute
    2. Leggete tanti libri
    3. Agite con buon senso
    4. Non siate frettolosi
    5. Coltivate tante amicizie
    6. Create voi stessi la vostra buona fortuna
    7. Abbiate cura dei vostri genitori

    Si tratta di guide che ciascuno di voi può mettere in pratica tranquillamente passo dopo passo, adesso, nel luogo in cui si trova. Ciascuna di esse vi aprirà la strada di un futuro meraviglioso, che si estende all’infinito. Ricordate che ogni passo che fate è un passo verso la speranza. Chi è in grado di mostrare coraggio e di compiere questo passo sono i cittadini della Soka. Nessuno di voi è una presenza trascurabile e insignificante.
    Vi saranno certamente momenti in cui vi troverete ad affrontare difficoltà e sofferenze e non avrete fiducia in voi stessi. Ma in origine le vostre vite sono vaste come l’universo, assolutamente uniche e insostituibili. Coloro che hanno dimostrato tutto questo con il loro modo di essere sono i vostri padri e le vostre madri, i vostri nonni e le vostre nonne, e i membri della Soka Gakkai intorno a voi. Recitando Daimoku e facendo emergere nelle loro vite la suprema condizione vitale del Budda, tutti hanno affrontato avversità e le hanno superate.
    Vista dall’immensità dello spazio infinito, la Terra non è che un piccolo, minuscolo pianeta. Se recitiamo Daimoku e apriamo le nostre vite, persino i problemi più insormontabili appariranno minuscoli dall’alto della nostra suprema condizione vitale.
    Forza dunque! Partiamo insieme, con fierezza, in questo nuovo viaggio di speranza verso il futuro. Per voi stessi, per i vostri genitori e per il bene del mondo intero!

    (aprile 2017

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    Le nostre storie / Oltre l’impossibile

    Miyuki Musenich, 15 anni, Genova – Cagliari
    Passioni: danza e lingue straniere

    Mia nonna ha iniziato a praticare per prima, i miei genitori si sono conosciuti grazie al Buddismo. Io ho cominciato a praticare costantemente da settembre del 2013 e da quel momento non ho più smesso. Con il Daimoku ho realizzato grandi cose.
    La mia passione più grande è sempre stata la danza, ho iniziato quando avevo sei anni in una delle scuole più prestigiose e severe di Genova. L’ambiente era stressante e competitivo, l’insegnante molto esigente e sminuiva i miei sforzi. Pur avendo molta gratitudine nei suoi confronti, sentii il desiderio di conoscere realtà diverse. Fu così che, grazie alla pratica buddista, riuscii a superare delle selezioni per alcuni stage e a fare un’esperienza all’estero a tredici anni.
    Successivamente, misi l’obiettivo di fare le audizioni per entrare nella Royal Ballet School di Londra. Come alternativa, provai anche a entrare in una scuola dello stesso tipo, a Cannes, più accessibile.
    Fu solo grazie al supporto del Buddismo che riuscii a fare le audizioni.
    Entrambe andarono male.
    Proprio in quel periodo l’ambiente nella scuola di danza peggiorò. Stressata dall’esame di terza media, dopo ore di prove ebbi un crollo emotivo. Davanti al Gohonzon scelsi di fare il saggio di fine anno e capii che lì il mio percorso era finito. Presi coraggio e me ne andai da quella scuola dove ero cresciuta.
    A fine anno rischiai il debito in matematica, ma grazie al Daimoku alternato allo studio come unico motore per andare avanti riuscii a prendere 9 all’ultima verifica e 7 in pagella.
    C’era una cosa che mi faceva soffrire: la mia età mi impediva di entrare a far parte ufficialmente della Soka Gakkai, poiché dovevo avere almeno sedici anni.
    L’anno scorso abbiamo saputo che a giugno 2017 ci saremmo trasferiti a Cagliari per via del lavoro di mio padre. È una grande sfida per me, ma sono sicura di poterla affrontare in modo fantastico. Così, a inizio anno, ho determinato che sarei partita per la Sardegna con una base solida. Nonostante non avessi sedici anni ho deciso che sarei diventata membro entro il 31 maggio 2017, anche se molti mi dicevano che era impossibile.
    Il mio Daimoku stava diminuendo, così trovai un metodo per svegliarmi prima al mattino, passare più tempo davanti al Gohonzon e leggere tutti i giorni l’editoriale di Ikeda: Essere giovani significa rinnovare continuamente la determinazione nella fede (NR 597,4). Spostai la sveglia lontano dal letto in modo da costringermi ad alzarmi per spegnerla.
    Ikeda scrive: «Se le nostre preghiere si realizzano o no dipende da molteplici fattori, dalla nostra fede, dalla profondità del nostro karma, talvolta è soltanto questione di tempo. Ma non c’è dubbio che sin dal primissimo momento in cui cominciamo a praticare, la nostra vita comincia a prendere una direzione migliore». (Saggezza, 3, 316)
    Ho capito che è proprio così. Piano piano sono riuscita a sciogliere la sofferenza legata alle audizioni non passate. Mi sono resa conto che il Gohonzon mi ha protetta, in quanto non sarei stata disposta a privarmi di un’istruzione e dell’adolescenza per quel tipo di vita. Inoltre, dopo aver fatto diverse lezioni di prova in molte scuole di danza diverse, ho scoperto il tip tap, che è diventato la mia passione.
    Una domenica di aprile mi ha chiamato la mia responsabile della Divisione futuro: è cambiato lo statuto e ora i ragazzi dai quattordici anni in su possono diventare membri, che gioia!
    Ho fatto la cerimonia del voto di kosen-rufu il 30 aprile, a quindici anni, dopo tre anni e mezzo di pratica. È stata una delle giornate più belle di tutta la mia vita. Così potrò partecipare, il 21, 22 e 23 luglio al corso nazionale della Divisione futuro a Roma, realizzando un mio grande desiderio. Ora prego per creare relazioni meravigliose nella mia nuova città e trovare un ambiente accogliente. Il mio sogno è andare a studiare in Francia per diventare interprete e traduttrice e imparare il linguaggio dei segni.

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