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La mia famiglia armoniosa per kosen-rufu - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:17

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La mia famiglia armoniosa per kosen-rufu

Fortunata Morabito Rovereto

Il desiderio di Fortunata di creare una famiglia armoniosa per kosen-rufu è stato più forte di qualsiasi ostacolo. L’allenamento nell’attività buddista le ha permesso di trasformare grandi sofferenze in capacità di sostenere sinceramente gli altri, e a risolvere così i conflitti che si erano creati in famiglia

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Il desiderio di Fortunata di creare una famiglia armoniosa per kosen-rufu è stato più forte di qualsiasi ostacolo. L’allenamento nell’attività buddista le ha permesso di trasformare grandi sofferenze in capacità di sostenere sinceramente gli altri, e a risolvere così i conflitti che si erano creati in famiglia

Nel 2002 ho incontrato il Buddismo: i dubbi erano tanti ma ci provai. Soffrivo molto, pensavo di non poter cambiare la mia vita, quindi non mettevo obiettivi, mancavo di autostima e dipendevo dal giudizio degli altri.
Con il Daimoku e l’attività ho iniziato a trasformare le mie tendenze e a realizzare tanti benefici: uno su tutti quello di vincere sulla paura di andare a vivere da sola. Poi ho trovato il lavoro che volevo e che ancora svolgo, quello di educatrice. Insomma una vittoria assoluta sui miei limiti.
La maternità era uno dei miei grandi desideri, ma quando arrivò la notizia che non sarebbe stato possibile, mi crollò tutto addosso. Recitavo Daimoku con rabbia, non comprendevo perché proprio io non potevo essere madre. Provai con la fecondazione artificiale. Non ci fu il risultato sperato, ma grazie alle analisi fatte durante questo percorso abbiamo scoperto un problema di salute molto serio di mio marito, siamo riusciti a intervenire in tempo ed è guarito. Recitando Daimoku per trasformare tutte queste difficoltà, la sofferenza si è sciolta e le circostanze che si sono create ci hanno convinti a diventare dei genitori affidatari.
Ho superato giorno per giorno la paura di affezionarmi e vivere il lutto di un abbandono qualora la bimba fosse rientrata nella famiglia naturale. Approfondendo il Gosho sentii che la mia missione era più grande. Ho rimodulato il mio desiderio decidendo di sostenere la bimba che avremmo accolto, ricordando che i figli non sono di nostra proprietà, anche quando sono figli naturali.
Con questa decisione l’obiettivo si è concretizzato in tempi rapidissimi e a luglio 2020 siamo diventati una famiglia.
Nello stesso periodo mia madre scoprì di avere un tumore e di avere poco da vivere. Mesi difficilissimi, di grande dolore. Solo quando ho accettato l’idea della sua morte mi sono potuta concentrare sul suo benessere e sono riuscita a starle vicina al meglio. Lei si è spenta nel sonno, mentre io recitavo Daimoku. Eravamo tutti con lei e grazie al Daimoku ho vinto anche sui conflitti precedenti con i miei fratelli.
Anche nell’accogliere la bambina è stato più difficile del previsto ma affrontando un ostacolo per volta sono riuscita ad andare fino in fondo, trasformando la mia emotività in capacità di sostenere e trasformare una situazione tanto complessa.
L’arrivo di un ulteriore conflitto familiare mi ha portata ad approfondire lo studio del Buddismo e a chiedere un consiglio nella fede in cui venne anche citato un Gosho a me molto caro che afferma: «L’inferno è nel cuore di chi disprezza interiormente suo padre e trascura sua madre» (Gosho di Capodanno, RSND, 1, 1008).
Grazie a questo incoraggiamento sono ripartita dal Daimoku e ho deciso di tirare fuori il coraggio di mettere in pratica da subito i consigli ricevuti. Decisi di parlare con tutta la mia famiglia superando ogni pregiudizio.
L’ambiente ha risposto subito e abbiamo trascorso il Capodanno insieme in un’atmosfera di grande armonia.
In tutta questa esperienza, ho continuato a impegnarmi nell’attività di capitolo e a dedicarmi allo shakubuku, così sono riuscita a toccare il cuore della mia amica Barbara che dopo nove mesi ha deciso di accogliere il Gohonzon facendo delle esperienze strabilianti!
Esprimo la mia profonda gratitudine verso i tre maestri e rinnovo la mia determinazione a non smettere mai di praticare, a far crescere sempre più persone di valore, adempiere alla mia missione e, con i miei compagni, a far crescere il settore Rovereto affinché diventi un capitolo, certa che i miei obiettivi personali si realizzeranno nel modo più armonioso.

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