Il presidente Makiguchi, fondatore della Soka Gakkai, diceva sempre “noi giovani”. Era sempre il primo a impegnarsi per far conoscere il Buddismo agli altri e si dedicava alla felicità delle persone. Al di là dell’età anagrafica, è questo modo di vivere a renderci degli autentici giovani. Se coltiviamo questo spirito coraggioso, desiderosi di sfidarci per tutta la vita, saremo per sempre “giovani”
A maggio, nelle consuete riunioni di studio mensili della Soka Gakkai, approfondiremo la quarta delle cinque guide eterne della Soka Gakkai: “Fede per la buona salute e la longevità”.
Cosa significano “buona salute e longevità”? Daisaku Ikeda, nella sua lezione, scrive: «Tutti affrontano le realtà della nascita, dell’invecchiamento, della malattia e della morte; nessuno può evitarle. Ma se perseveriamo nella nostra pratica buddista possiamo realizzare uno stato vitale pervaso dalle quattro nobili virtù di eternità, felicità, vero io e purezza. Basandoci sul grande voto di kosen-rufu e impegnandoci giorno dopo giorno nelle attività della SGI possiamo sempre trasformare il karma in missione, per quanto difficili siano le situazioni in cui veniamo a trovarci».
«Il punto chiave per la buona salute – diceva il presidente Makiguchi – è essere attivi», questa era la sua convinzione. Il presidente Ikeda al riguardo afferma: «La SGI è un’oasi spirituale: essere attivi per kosen-rufu insieme ai compagni di fede nutre la nostra vita, infondendole un’energia che migliora la salute e la forza vitale, ed è fonte di felicità».
La nascita, l’invecchiamento, la malattia e la morte fanno parte della realtà della vita e sono quindi inevitabili, pertanto non serve cercare di sfuggirvi, rischieremmo solo di ritrovarci infelici. È naturale dunque che a volte incontriamo qualche malattia e siamo chiamati a sottoporci a delle cure mediche. Utilizziamo questa bellissima lezione del presidente Ikeda per comprendere più profondamente il significato della buona salute e dello spirito di non lasciarsi sconfiggere dalla malattia, ricordandoci sempre che il Budda può incontrare malattie e preoccupazioni ma come dice il presidente Ikeda: «La sua vita più profonda rimane sana e robusta perché egli ha forgiato uno stato vitale tale che il suo spirito è sempre forte, in grado di abbracciare, incoraggiare e ispirare gli altri».
Buona lettura e buono studio a tutti!