Melodie dolci e commoventi, ritmi dinamici e vivaci, sublimi armonie che uniscono i cuori delle persone: la musica è uno dei tesori più preziosi dell’umanità. Che tipo di musica vi piace? Sin da quando ero un ragazzo, io amo le sinfonie di Beethoven. La celebre Quinta, La sinfonia del destino, e la Nona, con la parte corale intitolata Inno alla gioia, sono state per me eccezionali fonti di incoraggiamento e ispirazione durante la gioventù. Quando uno di questi capolavori cominciava a risuonare, il mio umile appartamento si trasformava in un palazzo della cultura.
Tanti grandi compositori come Beethoven, Brahms, Mozart e Haydn vissero nella città austriaca di Vienna. Lo sferragliare delle vetture trainate dai cavalli sui selciati delle strade, il suono di un violino in un caffè, le conversazioni vivaci delle persone: tutti i suoni della città sembrano riecheggiare nel cuore come un’unica sinfonia. Ho visitato Vienna nel giugno 1992. Tra un appuntamento e l’altro, passeggiavo con i giovani per le strade di questa eterna città della cultura che ha fatto crescere tanti artisti rinomati.[…]
Una cultura che crea la pace
Che cos’è la cultura? È la lotta per la pace contro la violenza. È la lotta per l’umanità contro la barbarie. È la lotta per la speranza, che trasforma persino una tragedia in una vicenda gioiosa. Che cosa vi viene in mente quando sentite la parola “cultura”? Forse qualcuno di voi pensa: «Non ho nessun talento musicale» oppure «Non capisco l’arte», e ritiene che la cultura non abbia niente a che fare con lei o lui. Ma di fatto la vera cultura esiste proprio nella nostra vita quotidiana.
La cultura implica aver cura degli altri. È il desiderio di portare felicità alla persona che avete di fronte, di farla sorridere e darle speranza. Questa sincerità è l’essenza di una cultura che crea la pace. I membri della SGI, inclusi molti dei vostri genitori e familiari, si sforzano duramente ogni giorno per il benessere degli altri. Essi sono grandi artisti della Legge mistica che diffondono la cultura dell’incoraggiamento nelle comunità. Ognuno di voi che ha abbracciato il Buddismo del Daishonin in tenera età è un protagonista del grande movimento culturale Soka e diventerà una figura centrale nell’espansione di una rete di nobili individui dediti alla pace mondiale. […]
L’incontro con Josei Toda
Il 14 agosto del 1947 un mio amico mi invitò a una lezione sulla filosofia della vita e così partecipai al primo zadankai. Avevo diciannove anni. Nel periodo postbellico, oscuro e turbolento, cercavo una valida filosofia su cui basare la mia vita. Era un giorno d’estate caldo e umido. Quando entrai nel luogo della riunione, vidi un uomo che portava degli occhiali spessi e che parlava con profonda convinzione: quell’uomo era Toda. Quando terminò la lezione, ci fu spazio per una discussione informale. Incoraggiato dal mio amico, salutai Toda. Ricordo ancora lo sguardo caloroso e pieno di compassione con cui mi guardò. Gli chiesi: «Qual è il modo corretto di vivere?». Gli feci molte altre domande e lui rispose a tutte con sincerità e onestà. Le sue parole riflettevano il suo impegno per la pace e la giustizia, per nulla intimidito dai due anni di carcere inflitti dalle autorità militari durante la guerra. «Questa è una persona di cui mi posso fidare» pensai, e dieci giorni più tardi, il 24 agosto, entrai a far parte della Soka Gakkai.
La sera del nostro primo incontro, Toda teneva una lezione sul trattato di Nichiren Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese. Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, in altre parole sforzarsi per la felicità dell’umanità e per la pace nel mondo, è diventato l’obiettivo di tutta la mia vita in quanto discepolo di Toda.
[…] Per voi, miei giovani amici della Divisione futuro, l’adozione dell’insegnamento corretto per la pace nel paese inizia nei vostri cuori, quando determinate di imparare, di affrontare le sfide della vita, di non arrendervi. Vuol dire recitare Nam-myoho-renge-kyo con sincerità, perseverando nei vostri studi e nelle attività extracurriculari ogni giorno. In questo modo crescerete come re leoni, infondendo in tutti speranza e coraggio. Perseverare in queste azioni costanti è il modo per diffondere i princìpi umanistici del Buddismo di Nichiren Daishonin intorno a voi. Inoltre, creare ed espandere legami di amicizia armoniosi, creare un ambiente in cui il bullismo non sia mai tollerato, comportarsi bene con i vostri genitori e familiari, arrecando loro felicità, tutti questi sforzi sinceri sono anch’essi un modo di contribuire a una società pacifica.
(1 agosto 2015)