Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
“Non lasciamo nessuno indietro”: la sfida per rimanere uniti senza arrendersi alle difficoltà - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:17

    774

    Stampa

    “Non lasciamo nessuno indietro”: la sfida per rimanere uniti senza arrendersi alle difficoltà

    Nella serie “Amici e amiche nel mondo – Il progresso dinamico dei giovani” viene presentata sul Seikyo Shimbun l’attività per kosen-rufu del Gruppo giovani di ogni paese del mondo. In questa puntata vengono intervistati i responsabili giovani della Soka Gakkai italiana: Michele Giuseppone, responsabile dei giovani, Andrea Ciccorelli, responsabile dei giovani uomini e Jasmina Cipriani, responsabile delle giovani donne

    Dimensione del testo AA

    Nella serie “Amici e amiche nel mondo – Il progresso dinamico dei giovani” viene presentata sul Seikyo Shimbun l’attività per kosen-rufu del Gruppo giovani di ogni paese del mondo. In questa puntata vengono intervistati i responsabili giovani della Soka Gakkai italiana: Michele Giuseppone, responsabile dei giovani, Andrea Ciccorelli, responsabile dei giovani uomini e Jasmina Cipriani, responsabile delle giovani donne

    Seikyo: Potete raccontarci l’attuale situazione a livello sociale in Italia?

    Andrea: Fino ad aprile vigevano rigide restrizioni a livello sociale a causa della pandemia: ad esempio quando si andava al lavoro bisognava mostrare obbligatoriamente un certificato che attestava la vaccinazione o l’avvenuta guarigione. Successivamente questo obbligo è stato abrogato. Tranne che sui mezzi pubblici, nelle case di riposo e nelle strutture ospedaliere, non vige più neanche l’obbligo di indossare le mascherine. Durante il periodo delle vacanze estive, la maggior parte delle persone si è potuta godere le ferie libera dalle restrizioni, ma resta importante osservare con attenzione l’andamento dei contagi.

    Jasmina: La pandemia ha evidenziato tanti problemi sociali: violenza domestica, difficoltà nello studio per bambini e studenti, aumento della disoccupazione. Dopo un iniziale blocco dei licenziamenti, le aziende e le organizzazioni hanno diminuito anche le assunzioni con contratto full time o a tempo indeterminato. Sono perciò aumentate le persone che hanno un reddito instabile a causa del precariato, e sono tanti i giovani ad avere grande preoccupazione e ansia per il futuro.

    Seikyo: In una simile situazione, con quali determinazioni avete portato avanti le attività della Gakkai?

    Michele: Fin dall’inizio della pandemia abbiamo continuato ad andare avanti con lo spirito di non lasciare indietro nessuno. Abbiamo organizzato in brevissimo tempo le riunioni su piattaforma online per mantenere il legame tra i compagni di fede. Inoltre, con la determinazione di “ora è il momento di tornare alle basi della fede e della pratica”, abbiamo preparato e trasmesso online cinque video lezioni sulle cinque guide eterne della Soka Gakkai, a cura dei responsabili dei Gruppi giovani, donne e uomini.
    Ogni giorno aggiorniamo Il volo continuo, il portale del Gruppo giovani italiano, e i relativi social network: tra i vari contenuti presentiamo gli incoraggiamenti quotidiani del maestro Ikeda che vengono pubblicati sul Seikyo Shimbun (per la serie “Ai miei amici”) e le sue guide dedicate al Gruppo futuro.
    Da maggio scorso, dopo l’allentamento delle restrizioni per il Covid, abbiamo ricominciato gradualmente a tenere gli zadankai in presenza, tenendo conto della situazione di ogni zona.

    Andrea: Come Gruppo giovani uomini da gennaio di quest’anno abbiamo organizzato un’attività intitolata “Accademia dei giovani uomini”, che consiste in riunioni mensili a livello di regione per studiare insieme Il mondo del Gosho di Ikeda Sensei. Ci stiamo quindi impegnando ad approfondire la nostra missione per portare avanti il movimento di kosen-rufu con i seguenti obiettivi:

    • coltivare il legame diretto di maestro e discepolo;
    • sperimentare come dedicando la propria vita a kosen-rufu si possa trasformare qualsiasi karma e cambiare la società;
    • approfondire il significato di affrontare le difficoltà con la fede buddista;
    • condividere la fede con le persone intorno a noi e accompagnare almeno una persona a ricevere il Gohonzon entro la fine dell’anno;
    • essere in prima linea nel rendere gli zadankai pieni di gioia e incoraggiamento.

    Jasmina: Noi del Gruppo giovani donne, e prima di tutto noi responsabili, ci stiamo impegnando ad ascoltare con la massima cura la voce di ogni singola persona approfondendo la fiducia e la determinazione di vincere insieme.
    Stiamo inoltre avanzando al ritmo dello studio dei trenta Gosho per l’Ikeda Kayo-kai. Periodicamente le responsabili si incontrano online per fare il punto insieme sulla situazione dell’attività di ogni zona. Così i progressi di kosen-rufu vengono condivisi in tutta Italia e la gioia della fede si espande ancora di più.
    Una giovane donna, superando la sofferenza della perdita di suo padre, è riuscita a realizzare il sogno di diventare una giocatrice di softball a livello professionistico, continuando a impegnarsi all’università come studentessa. Un’altra giovane donna, sfidandosi nell’attività della Gakkai, è riuscita a diventare una cantante rock. Tante compagne di fede si stanno sforzando di migliorare se stesse e utilizzano la pratica buddista come forza trainante per realizzare i loro sogni.

    Seikyo: Qualsiasi cosa accada, il cammino di kosen-rufu in Italia non si fermerà mai…

    Michele: In questi ultimi due anni, circa 4.000 persone sono diventate membri della Soka Gakkai, di cui 1.000 sono giovani. Senza arrenderci di fronte alle avversità, incoraggiandoci a vicenda e rafforzando il legame tra di noi, stiamo continuando ad agire per affrontare ogni sfida, con più coraggio che mai.
    A settembre faremo un corso dove si incontreranno i responsabili regionali del Gruppo giovani provenienti da tutta Italia insieme ai responsabili nazionali del Gruppo futuro e del Gruppo studenti.
    Puntando a questo corso, ognuno si sta sfidando nel recitare Daimoku ogni giorno con tutto il cuore e nel dialogare sul Buddismo facendo tesoro di ogni persona.

    Andrea: I giovani in Italia si stanno sforzando tantissimo per incoraggiare le persone attraverso le loro prove concrete.
    Un leader del Gruppo giovani uomini, ad esempio, ha fatto shakubuku alla sua compagna che ha abbracciato la fede ed è diventata membro della Soka Gakkai. Si sono sposati e hanno avuto una figlia. Lo scorso giugno è riuscito a partecipare con tutta la sua famiglia all’evento commemorativo per il 30° anniversario del Centro culturale italiano a Firenze. Anche il suocero, che nutriva dei pregiudizi, vedendo con i suoi occhi la realtà della Soka Gakkai italiana ha cambiato idea e ha iniziato a sostenerlo.

    Seikyo: Nel 2016 è entrata in vigore l’Intesa tra lo Stato e l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. State costruendo una grande fiducia da parte della società italiana.

    Jasmina: Custodendo nel cuore le guide di Ikeda Sensei, ci siamo impegnati a contribuire alla società come buoni cittadini e cittadine. Dal 2011 stiamo portando avanti la campagna Senzatomica per sostenere il disarmo nucleare. Fino a oggi, la mostra realizzata per questa campagna ha girato 83 luoghi sia in Italia che all’estero. I visitatori sono stati oltre 368.000, di cui il 40% studenti delle elementari, medie e liceo. 15.000 sono i membri dello staff che hanno sostenuto la preparazione e la realizzazione della mostra.
    Oggi, questa nostra attività è riconosciuta nella società come un importante movimento per la pace. Lo scorso giugno, i giovani del comitato centrale di Senzatomica hanno rappresentato la società civile italiana alla prima Conferenza degli Stati parti del Trattato per la proibizione delle armi nucleari a Vienna, in Austria. E in quella occasione hanno anche organizzato un workshop.

    Michele: Noi giovani abbiamo la missione di costruire una società migliore. In qualità di discepoli di Ikeda Sensei, che ha dimostrato come dedicare la vita al benessere della società desiderando la felicità di ogni persona, noi giovani dimostreremo sicuramente la grandezza della fede buddista attraverso la nostra prova concreta, per realizzare la visione del nostro maestro.

    (Seikyo Shimbun, 22 agosto 2022)

    ©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata