Le giovani donne dell’Ikeda Kayo-kai stanno studiando ogni giorno il Gosho seguendo la campagna #100giornidivittoria. Di seguito Giulia Rustici, dalla Toscana Sud, condivide l’esperienza che sta facendo sostenuta dagli scritti di Nichiren Daishonin e dalle guide del presidente Ikeda
Ho iniziato a praticare il Buddismo circa tre anni fa. Devo ammettere che all’inizio non ritenevo lo studio del Gosho così importante come lo è adesso.
In questi anni infatti, grazie allo sforzo costante di leggere ogni giorno anche una sola frase degli scritti di Nichiren Daishonin, la mia vita è cambiata: lo studio quotidiano del Gosho mi fa sentire a ritmo con tutte le sfide che la vita mi riserva.
Nello specifico, in Alleggerire la retribuzione karmica il Daishonin scrive: «Il Bodhisattva Mai Sprezzante non fu deriso, insultato e colpito con pietre e bastoni senza motivo: probabilmente aveva offeso l’insegnamento corretto nel passato. La frase “quando le sue colpe furono espiate” indica che il Bodhisattva Mai Sprezzante poté sradicare le colpe delle precedenti esistenze grazie alle persecuzioni che incontrò» (RSND, 1, 173).
La figura del Bodhisattva Mai Sprezzante è per me un esempio di rivoluzione umana. Ispirandomi alla sua pratica anche io ogni giorno lotto per trasformare il mio karma e questo sforzo mi ha aiutato a superare una sofferenza causata da una relazione d’amore finita male. Infatti, sono riuscita a fare Daimoku sinceramente per la felicità della persona che in quel momento mi aveva ferito. Questa esperienza mi ha incoraggiata a credere che ogni persona è dotata di un valore inestimabile e questo valore si può manifestare nella sua vita.
«Ciò che conta è sempre il presente. Benché le cause che abbiamo creato nelle nostre vite passate contribuiscano a dare forma al nostro presente, è il nostro presente, ciò che facciamo ora, che decide il nostro futuro» (Le fondamenta della felicità, Esperia, pag. 25): queste parole di Sensei – riferite al Gosho L’apertura degli occhi – mi incoraggiano molto e mi spingono ogni volta a non arrendermi a quella “vocina” dentro di me che mi ripete: “Non ce la farai mai!”, e mi spronano a compiere qui e ora delle azioni, anche piccole, per raggiungere i miei obiettivi verso il futuro.
Nel portare avanti la campagna #100giornidivittoria determino di continuare a incoraggiare ogni giovane donna, di trovare un lavoro che mi permetta di viaggiare e vedere il mondo, e di riuscire a creare sempre più unità nelle attività della Soka Gakkai.