Spero che anno dopo anno allarghiate con allegria e saggezza la vostra cerchia di amicizie, sia in gioventù sia per tutta la vita. La chiave per riuscirci è tenere cari i vecchi amici e farsene di nuovi. L’amicizia è la cosa più bella e più nobile del mondo, è la più grande vittoria, il massimo successo che si può avere nella vita.
Coloro che danno valore all’amicizia sono veri cittadini globali e creatori di pace.
[…]
Ebbi l’opportunità di stringere un’aurea amicizia con il grande leader cinese Zhou Enlai e con sua moglie Deng Yingchao.
Le relazioni fra Cina e Giappone risalgono a più di duemila anni fa. Il Giappone ha un grande debito culturale nei confronti della Cina, dalla quale ha imparato molte cose, fra cui i caratteri del suo sistema di scrittura e il Buddismo.
Durante la Seconda guerra mondiale, l’esercito giapponese invase la Cina. La guerra raggiunse anche la bella Guilin e distrusse gran parte dei templi legati al prete buddista Ganjin (Chien-chen), che rischiò la vita per portare il Buddismo in Giappone, tentando per cinque volte di compiere la traversata per mare prima di riuscirci. Il Giappone non deve mai dimenticare questo crudele episodio della sua storia.
L’8 settembre 1969, rivolgendomi a un gruppo di giovani successori, feci un appello per la normalizzazione delle relazioni diplomatiche fra Giappone e Cina. Il governo giapponese in quel periodo aveva un atteggiamento ostile verso la Cina e fui bersagliato da una tempesta di critiche per aver fatto una simile proposta.
Ma il premier cinese Zhou Enlai prese nota della mia proposta e l’apprezzò moltissimo. E questo giocò un ruolo diretto nel successivo ripristino delle relazioni diplomatiche fra Cina e Giappone che ebbe luogo nel settembre del 1972. Il premier Zhou fu un grande leader che svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo della storia della Cina, dell’Asia e del mondo, uno dei leader più eccezionali del ventesimo secolo.
[…]
All’Università Soka di Tokyo c’è il ciliegio Zhou, che piantai insieme agli studenti cinesi come simbolo del mio voto di eterna amicizia con il premier. […] L’Università Soka è stata la prima università giapponese ad accettare ufficialmente studenti della Repubblica popolare cinese dopo la normalizzazione delle relazioni diplomatiche fra i due paesi. E più di mille studenti dell’Università Soka sono già andati a studiare in Cina. Come fondatore di questa università niente mi rende più felice di vedere i nostri studenti in prima linea nella creazione di relazioni di amicizia fra Giappone e Cina. La Cina apprezza i vecchi amici. È una terra di amicizia leale e di integrità.
È mia profonda speranza che fra i nostri paesi sboccino sempre copiosi fiori di amicizia. Non vedo l’ora che tutti voi, membri della Divisione futuro, attraversiate l’aureo ponte di amicizia che ho costruito con la Cina e ampliate ancor di più la strada dell’amicizia e della pace.
[…]
La vera amicizia si rivela nei momenti difficili. Può capitare che ci siano divergenze di opinione o piccoli fraintendimenti con i vostri amici. Ma in realtà ogni volta che superate momenti del genere il vostro legame ne uscirà rafforzato: è così che si forgiano le amicizie autentiche. Quindi continuate a farvi nuovi amici, con il ritmo che vi è più consono, cercando di creare contatti con gli altri e approfondendo il vostro legame con loro.
Se siete buoni amici per gli altri, allargherete la vostra cerchia di buoni amici e, mentre lo fate, scoprirete dei punti di forza in voi stessi che nemmeno immaginavate. L’amicizia è veramente una fonte di coraggio per vivere con vigore. Perciò vi dico: diventate esperti nell’arte dell’amicizia e costruite un mondo pacifico!
(1 aprile 2015)