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I fiori del Brasile - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:41

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    I fiori del Brasile

    Il Brasile è tradizionalmente conosciuto come il paese dell’entusiasmo, dell’ottimismo, del carnevale. Descrivendo i suoi viaggi a Rio de Janeiro il presidente Ikeda, in questa serie dedicata ai ragazzi e alle ragazze della Divisione futuro, ricorda la speranza e la tenacia che i membri brasiliani hanno davanti alle difficoltà

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    Il Brasile è tradizionalmente conosciuto come il paese dell’entusiasmo, dell’ottimismo, del carnevale. Descrivendo i suoi viaggi a Rio de Janeiro il presidente Ikeda, in questa serie dedicata ai ragazzi e alle ragazze della Divisione futuro, ricorda la speranza e la tenacia che i membri brasiliani hanno davanti alle difficoltà

    Il celebre compositore brasiliano Amaral Vieira, un mio caro amico, ha affermato che ogni luogo dove abbiamo veri amici è la nostra città natale. Sono d’accordo, e in questo senso posso dire di sentirmi a casa in tutto il Giappone e nel mondo intero. Il Brasile, dove ho tanti amici ottimisti e solari, ha un posto particolare nel mio cuore.
    […]
    Ogni fiore, sbocciando nel suo modo unico, intona un canto di lode alla vita, anche se nessuno lo vede. Questo è il motivo per cui i fiori attraggono le persone suscitando in loro il sorriso. Allo stesso modo, le persone allegre donano serenità a chi sta loro intorno. La loro energia positiva e il loro spirito combattivo si trasmettono a tutti in modo naturale. Chi è allegro ha la capacità di superare qualsiasi ostacolo o difficoltà. C’è un detto brasiliano: «Chi canta allontana i dolori», che esprime bene lo spirito straordinario del popolo brasiliano. Tutti noi sperimentiamo eventi dolorosi o tristi, cantare e ridere sono buoni motivi per allontanare le preoccupazioni; se la situazione sembra senza via d’uscita, allora creiamola noi, la speranza!
    Il Brasile, il più grande paese del Sud America, è considerato una delle grandi nazioni del futuro. Molti vengono attratti dalla vastità del suo territorio, dall’ambiente naturale, dal tessuto sociale formato da etnie e popoli diversi intrecciati tra loro. Adoro la gentilezza e il brillante ottimismo del popolo brasiliano. Nel giugno del 2014 inizieranno in Brasile i campionati mondiali di calcio. È risaputo che il calcio è uno sport molto amato in Brasile e che i brasiliani sono persone calorose ed estroverse: riescono a fare amicizia con tutti, anche semplicemente intorno a un pallone.
    Il carnevale di Rio de Janeiro è molto famoso. Durante questo periodo tante persone in maschera sfilano per le strade ballando a ritmo di samba. Ricordo con piacere di aver partecipato al Festival culturale della SGI brasiliana presso il Centro culturale di Rio de Janeiro, nel febbraio del 1993, dove rallegrai i partecipanti con uno strumento per suonare la samba.
    Nichiren Daishonin scrive: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene. […] Che motivo avete di lamentarvi? Benché non siate il venerabile Mahakashyapa, dovreste tutti mettervi a ballare! Benché non siate Shariputra, dovreste balzare in piedi e danzare. Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (Grande male e grande bene, RSND, 1, 992). Nella prospettiva del Buddismo, il fatto di incontrare problemi è segno di una futura vittoria certa. Questo è il motivo per cui, quanto più difficile è la situazione, tanta maggiore la gioia con cui dovremmo affrontarla, sforzandoci con vigore, consapevoli che proprio quei problemi sono l’opportunità per trasformare le nostre vite nel profondo. Questo insegna il Buddismo di Nichiren. Una fede coraggiosa può trasformare la più grande sfida nella migliore opportunità.
    […]
    Ho visitato il Brasile per la prima volta nell’ottobre del 1960, durante il mio primo viaggio per la pace nel mondo. La seconda volta che mi recai in Brasile fu nel 1966. Tentai di tornarci una terza volta nel 1974, tuttavia la dittatura militare mi rifiutò il visto e fui costretto a rinunciare. I membri brasiliani, che a quel tempo erano dei pionieri, affrontarono tempeste di critiche e attacchi infondati continuando ad avanzare con tenacia per dare il proprio contributo alla società e allargare una rete di fiducia e felicità, da persona a persona. Col motto “Muito mais Daimoku” (“Più Daimoku”), gettavano i semi della Legge mistica, semi di pace e felicità, in tutto il loro grande paese. Nel 1984, dopo diciotto anni, tornai in Brasile. Sento ancora i ventimila membri gridare trionfanti al festival culturale della SGI brasiliana il loro canto di vittoria: «È pique, è pique, è pique, è pique, è pique!» [espressione di entusiasmo simile a evviva! n.d.t.].
    Ho intrapreso ogni visita in Brasile con lo spirito di viaggiare insieme al mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda. La quarta volta che mi recai in Brasile fu nel febbraio/marzo del 1993. L’11 febbraio, giorno del compleanno di Toda, mentre mi trovavo a Rio de Janeiro scrissi la postfazione ai dodici volumi del romanzo a puntate La rivoluzione umana: «Quel che sento di dover fare adesso, è combattere al posto del mio maestro per la pace nel mondo e per la felicità dell’umanità e continuare a vivere per realizzare la mia missione in questa esistenza. Questo è il sentiero che devo seguire come discepolo per ripagare il debito di gratitudine verso il mio maestro. È il sentiero della rivoluzione umana che egli ha aperto per noi». Quando dedichiamo la nostra vita alla realizzazione del voto del nostro maestro, dalla profondità del nostro essere emerge il coraggio di avanzare con forza, senza paura. Sono felice che i membri della Divisione giovani brasiliana, veri campioni, stiano portando avanti questo spirito.
    L’autore brasiliano Érico Verissimo (1905-1975) scrisse: «Il mondo è grande e pieno di cose che vale la pena di fare e di vedere». È proprio vero! Spero che farete tesoro di tutto ciò che c’è da apprendere dal mondo e che vorrete imparare anche una lingua straniera. Vi prego di far sbocciare i fiori dell’amicizia in Brasile e in tutti i paesi del globo, espandendo la nostra rete di pace. Facciamo del mondo la nostra città natale, piena di amici!

    1 giugno 2014

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