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L’autostrada di Los Angeles - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:46

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    L’autostrada di Los Angeles

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    È una strada interminabile di sogni e di speranze. Onde spumeggianti, veloci e possenti avanzano dall’orizzonte del Pacifico, e il blu del cielo sembra non avere fine. Le spiagge affollate di persone che prendono il sole godendosi il mare e la sabbia; il verde e il marrone delle catene montuose; le auto che sfrecciano: tutto riluce. Questa autostrada che luccica come per festeggiare il sole lungo la costa occidentale degli Stati Uniti è la via che percorro ogni volta che visito Los Angeles, in California. Dall’auto, mentre godo la brezza marina, amo scattare delle foto. Gli Stati Uniti sono il paese da cui mossi il primo passo (nell’ottobre del 1960) per realizzare il sogno di kosen-rufu mondiale affidatomi dal mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda. Da allora ho visitato cinquantaquattro -paesi e territori, ho dialogato con tantissime persone e ho continuato a spargere semi di pace. Il mio -maestro nutriva il magnifico, nobile sogno di realizzare kosen-rufu in tutto il mondo, di spazzar via l’infelicità dalla terra. Ovunque andassi, qualsiasi paese visitassi, le sue parole risuonavano nel mio cuore: «Daisaku, devi andare per il mondo! In mia vece!». In qualità di successore, ho viaggiato per il globo al fine di realizzare il suo sogno. È stato un viaggio di pace per diffondere kosen-rufu nel mondo. Ora partiamo per un nuovo viaggio, per realizzare il nostro sogno condiviso di maestro e discepolo, miei giovani amici della Divisione futuro, dispieghiamo le ali dei nostri cuori e salpiamo insieme verso una nuova era!Coltivare sogni e cercare di realizzarli è una caratteristica propria degli esseri umani e in particolare è un privilegio dei giovani. Los Angeles è la città della libertà, dove la gente accorre da tanto tempo per inseguire i propri sogni. La California è conosciuta anche come “il paese dell’oro”. La denominazione deriva dalla corsa all’oro dell’Ottocento, quando la scoperta del metallo prezioso attirò nel paese una moltitudine di persone che edificarono e popolarono le città californiane. Qualcuno ha affermato che il passato della California è il futuro dell’America. La città cosmopolita di Los Angeles è stata ed è tuttora un palcoscenico di primaria importanza, dove i pionieri possono realizzare i propri sogni. Ho visitato Los Angeles molte volte. Per me rappresenta la capitale della speranza e risplende di persone capaci. Ricordo con gioia di aver tenuto una conferenza all’Università di Los Angeles (UCLA) quaranta anni fa, il primo aprile del 1974. Per via del fuso orario, in Giappone era il 2 aprile, l’anniversario della morte del mio maestro. Da giovane decisi di rinunciare agli studi universitari per sostenere Toda nelle sue imprese ma, desiderando che ricevessi la migliore educazione possibile, egli mi istruì personalmente in molte materie. All’inizio ci incontravamo una volta a settimana, di domenica, poi finì per farmi lezione tutti i giorni, la mattina presto. Come orgoglioso laureato dell’“università Toda”, ho voluto trasmettere ai giovani di tutto il mondo ciò che lui mi ha insegnato, i princìpi della filosofia del rispetto per la vita. La conferenza all’UCLA fu al tempo stesso la realizzazione del sogno del mio maestro e un impegno per far conoscere la sua vita e il suo pensiero al mondo. Dopo aver delineato la visione buddista della vita, espressi l’augurio che il ventunesimo secolo divenisse il secolo della vita. Tra il pubblico c’erano studenti brillanti e intraprendenti, che mi ascoltarono con attenzione. Dopo la conferenza, molti di loro vennero a stringermi la mano, giovani intelletti di tutto il mondo alla ricerca della filosofia dell’umanesimo buddista: «Come sarebbe felice Toda se potesse vedere tutto questo!», pensai. Dimenticavo persino di asciugarmi il sudore dalla fronte, tanto ero intento a stringere quelle mani. Da allora ho tenuto trentadue conferenze presso università e istituzioni accademiche di tutto il mondo, custodendo nel cuore il sogno del mio maestro.

    […]

    Ci sono giorni in cui il sentiero della gioventù è riscaldato dal tepore del sole altri in cui è battuto da forti raffiche di vento. In questi momenti difficili, avere accanto amici solidali con i quali avanzare è una grande forza. Nichiren Daishonin scrive: «Il miglior modo per conseguire la Buddità è quello di incontrare un buon amico» (I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia, RSND, 1, 531). Se nutrite dei grandi sogni e avanzate insieme a buoni amici, incoraggiandovi reciprocamente, non giungerete mai a un punto morto. Anche i responsabili della Divisione futuro e i membri più anziani nella fede sono sempre pronti a recitare insieme a voi, ad ascoltarvi, a consigliarvi e sostenervi sinceramente. Quando ero giovane amavo molto le opere del poeta americano Walt Whitman. Nella poesia “Canto della strada aperta”, tratta dalla raccolta Foglie d’erba, esclama: «Andiamo! La strada è davanti a noi!». Davanti a voi si apre la strada che vi porterà a realizzare gli ideali della gioventù e la vittoria nella vita. È il sentiero della missione, che conduce alle altissime vette dell’aspirazione. Qualsiasi ostacolo scoraggiante possa bloccare il vostro cammino, non abbiate paura. Tutto andrà per il meglio perché le ali dei vostri sogni vi permetteranno di manifestare il vostro infinito potenziale, le ali della speranza vi consentiranno di non essere mai sconfitti e le ali del futuro vi faranno volare per il mondo.

    1 aprile 2014

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