Giugno è il mese della fondazione del Gruppo scuole superiori (7 giugno 1964).
È stato il primo gruppo che ho creato dopo essere diventato terzo presidente della Soka Gakkai.
All’epoca presentai al Gruppo scuole superiori la linea guida “Lo studio prima di tutto”, poiché anche io ho studiato molto in gioventù, sotto la guida del mio maestro Josei Toda. Lui mi disse: «Sentiti parte del destino del mondo intero e studia più che puoi».
Spero che anche voi studierete mantenendo una grande visione, rimanendo forti e positivi in mezzo alle realtà di questo mondo turbolento.
Nel mio Diario giovanile scrissi: «Voglio studiare e lavorare duramente, proiettandomi nei prossimi dieci anni futuri» (Esperia, pag. 214). Tutto ciò che ho studiato e imparato con impegno in quei giorni, mentre lottavo con le mie cattive condizioni di salute, mi ha permesso in seguito di dialogare con lo storico britannico Arnold J. Toynbee e molti altri importanti pensatori di tutto il mondo.
Nichiren Daishonin cita un famoso passaggio di un Sutra, che dice: «Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 252).
Ora è il momento di gettare le fondamenta della vittoria nelle vostre vite. Coloro che perseverano nell’apprendimento alla fine vincono. Oggi, ancora, date il massimo nello studio! Per voi, per i vostri genitori e per tutta l’umanità!
Daisaku Ikeda, 1 luglio 2022
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Editoriale dei responsabili nazionali Futuro
Il punto di partenza è credere nel proprio potenziale
Il 24 agosto di 75 anni fa Sensei entrava a far parte della Soka Gakkai, dieci giorni dopo il suo primo zadankai e il suo incontro con il maestro Toda. Aveva diciannove anni e racconta: «La seconda guerra mondiale era finita da due anni, i valori del militarismo erano crollati e così i modelli etici di riferimento che ci avevano trasmesso fino ad allora; noi giovani precipitammo in un mondo caotico e in pieno tumulto» (BS, 223, 7).
Ognuno di noi sta affrontando le proprie difficoltà, gioie, dolori… ognuno ha la propria lotta personale. Può darsi che l’avvicinarsi dell’inizio della scuola possa creare tristezza, oppure che questi mesi estivi non siano stati come ci eravamo prefissati; sicuramente l’inizio di un nuovo anno scolastico porta quel senso di smarrimento in cui non sappiamo bene cosa ci aspetta. Il Buddismo di Nichiren Daishonin è meraviglioso perché recitando Daimoku siamo in grado di far sgorgare dal nostro cuore un fiotto di speranza che si allarga sempre di più, fino a infondere coraggio in ogni fibra del nostro essere; sebbene in un primo momento ci sembri impossibile, siamo in grado di creare la speranza proprio lì dove siamo.
Sensei scrive: «Non dovremmo mai lamentarci della nostra situazione o sentirci inferiori agli altri. Anzi, più è difficile il momento, più sinceramente possiamo recitare Nam-myoho-renge-kyo. […] Se adesso state soffrendo o attraversando difficoltà, questa è la prova che avete una grande missione» (BS, 223, 6).
La chiave sta nel costruire una solida identità. Come possiamo farlo? Sensei afferma: «Costruire un io solido e incrollabile equivale a vivere basandosi su Nam-myoho-renge-kyo» (BS, 223, 7).
Qualunque cosa abbiamo nel cuore, possiamo parlarne con i nostri genitori e i nostri compagni di fede. Ogni membro, giovane e adulto, infatti, è un vostro alleato. Voi siete la speranza, voi siete il tesoro del mondo; il nostro compito più importante è quello di sostenervi sempre. Il mese di settembre ci aspetta, mettiamocela tutta!
Come scrive Sensei, «Il punto di partenza è credere nel proprio potenziale!» (BS, 223, 8).
Alessja Trama, responsabile nazionale del Gruppo futuro
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dal libro di Daisaku Ikeda Amore e amicizia, esperia, pag. 14
Coltivare amicizie con sincerità
«Le amicizie profonde sono davvero rare. La difficoltà nel coltivarle è pari alla cura necessaria perché un albero cresca grande e forte, cura ben diversa da quella che impieghiamo per arbusti più modesti. Se userete sempre la massima sincerità nelle vostre relazioni con gli altri, un giorno vi ritroverete naturalmente con tanti buoni amici.
[…] Le amicizie devono essere impregnate e sostenute da uno spirito, sempre nuovo, di crescita e progresso, da un instancabile impegno a essere sempre presenti, a incoraggiarsi e aiutarsi l’un l’altro, lavorando contemporaneamente per la realizzazione dei propri scopi e dei rispettivi obiettivi. […] Un’amicizia priva di un obiettivo chiaro, positivo, o di una direzione nella vita, tende a diventare reciproco compiacimento e crea per sua natura situazioni di dipendenza. Le amicizie tra persone che si incoraggiano gioiosamente sforzandosi di realizzare ognuno i propri sogni sono invece quelle destinate ad approfondirsi e a durare. […]
Una vera amicizia è una relazione nella quale si comprende l’altro quando soffre e lo si incoraggia a non perdersi d’animo, e dove l’altro fa lo stesso con voi quando serve, alzando il vostro stato vitale. Un’amicizia con queste qualità scorre come un torrente puro e fresco, in un modo che vi meraviglierà sempre».