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Un cuore puro realizza l’impossibile - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:54

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Un cuore puro realizza l’impossibile

Michela Mangeli, Lecce

Sfidandosi con fede coraggiosa e spirito di gratitudine nell’attività delle giovani donne e nell’offerta per kosen-rufu, Michela è riuscita a vincere su se stessa e nella vita, negli studi e nel lavoro… «In questi anni di lotte ho capito che la lamentela non mi fa credere nel mio potenziale – scrive – mentre un cuore puro vince e realizza l’impossibile

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Sfidandosi con fede coraggiosa e spirito di gratitudine nell’attività delle giovani donne e nell’offerta per kosen-rufu, Michela è riuscita a vincere su se stessa e nella vita, negli studi e nel lavoro… «In questi anni di lotte ho capito che la lamentela non mi fa credere nel mio potenziale – scrive – mentre un cuore puro vince e realizza l’impossibile

A maggio del 2012 ho ricevuto il Gohonzon e ho iniziato subito a fare attività, impegnandomi come byakuren e sfidandomi nell’offerta per kosen-rufu.
Andavo ovunque a trovare le giovani donne e aprivo casa mattina e sera per le recitazioni e le riunioni.
Nel corso degli anni ho cambiato diversi lavori, ho accettato le varie responsabilità nella Soka Gakkai con gioia, nonostante ogni anno fosse più tosto dell’altro… Infatti lasciai l’università per lavorare, collezionavo amori impossibili e mi sentivo brutta e incompresa, ma nonostante ciò continuavo con l’attività per gli altri. Determinata a vincere, decisi di sfidarmi mensilmente nell’offerta per kosen-rufu stabilendo una somma annuale da raggiungere, e anche quando non riuscivo, il mese successivo raddoppiavo.
Da quel momento ho portato avanti questa determinazione tutti gli anni, senza mai retrocedere.
A maggio 2019 mi propongono l’attività di regione.
Mi sentivo un granellino di polvere e pensavo che non ce l’avrei fatta.
Ma proprio in quel momento ho percepito nel mio cuore Sensei, come se fosse al mio fianco e mi dicesse: «Adesso tocca a te!». Così gli ho scritto una lettera in cui promettevo: «Sensei non preoccuparti, farò avanzare kosen-rufu in Puglia!». Da allora sperimento che fare attività dona una gioia che niente e nessuno può dare.
Arriva la pandemia e mi ritrovo da sola in casa, disoccupata, con pochissimi soldi in banca e la forte determinazione che niente mi avrebbe fermata.
Decido di fare l’azione più coraggiosa per me: promettere a Sensei che mi sarei laureata e che avrei trovato un lavoro per pagare l’università e vivere dignitosamente.
Leggo e rileggo le parole del Gosho Risposta a Kyo’o in cui Nichiren Daishonin scrive: «Le sfortune di Kyo’o Gozen si trasformeranno in fortuna. Raccogli tutta la tua fede e prega questo Gohonzon. Allora che cosa non può essere realizzato? Credi nel Sutra del Loto quando dice: “Questo sutra può esaudirne i desideri proprio come una fresca e limpida fonte può soddisfare tutti coloro che sono assetati”, e: “Godranno di pace e sicurezza nell’esistenza presente e nasceranno in circostanze favorevoli nelle successive”» (RSND, 1, 366).
Dopo aver recitato Daimoku decido di vincere a ogni costo e faccio nuovamente l’offerta per kosen-rufu percependo l’illimitata fortuna insita nella mia vita. Il giorno dopo mi offrono un super lavoro che mi permette di riprendere l’università per studiare Scienze dell’educazione e della formazione primaria.
Il contratto di lavoro termina dopo un anno: l’ennesima occasione per rideterminare. Da gennaio 2022 fioriscono tante nuove giovani donne, e agli incontri mensili regionali dell’Ikeda Kayo-Kai ognuna ha portato un contributo di studio, esperienze personali e interventi artistici.
A livello nazionale, sempre in quei giorni, ci arriva la notizia della campagna di studio delle 100 citazioni di Gosho da leggere quotidianamente, dal libro Le fondamenta della felicità. Ho deciso di riempire il pieghevole incluso nel libro di obiettivi impossibili, tra cui accompagnare una persona a ricevere il Gohonzon, un lavoro che mi consentisse di continuare a pagare l’università e un amore di valore.
A febbraio la mia amica Sara, a cui avevo parlato della pratica cinque anni fa, decide di diventare felice e riceve il Gohonzon.
Quanto a me, decido di andare in profondità nella parte più buia di me stessa e di illuminarla.
Non ero più quella Michela che si sentiva brutta e incompresa, tutti questi anni di lotte insieme alle giovani donne e il sostegno alle attività erano stati determinanti. Finalmente era giunto il momento di vedere tutta la mia bellezza!
Esattamente il giorno seguente, un amico di comitiva, per il quale nell’ultimo periodo avevo sentito qualcosa di profondo, si dichiara inaspettatamente e oggi posso affermare con gioia che finalmente non sento più le ansie e i turbamenti che mi causavano gli amori impossibili; adesso l’unica sensazione che provo è di benessere e tranquillità.
Ad aprile mi propongono un lavoro per due mesi nelle telecomunicazioni, faccio fatica ad accettarlo ma è comunque un’occasione per sfidarmi nel far conoscere il Buddismo a tutti i colleghi, e una di loro ha partecipato a una riunione.
Nel frattempo porto avanti lo studio per gli esami dell’università, determino di approfondire la motivazione che mi aveva portata a scegliere il corso di laurea in Scienze della formazione ed educazione primaria, e inaspettatamente scopro che avrei potuto iscrivermi alle graduatorie per la supplenza nella scuola prima ancora di laurearmi.
In concomitanza vengo a sapere che mi hanno prorogato il contratto fino al 31 dicembre 2022, quindi potrò pagarmi le restanti rate dell’università e portare a termine la promessa fatta a Sensei durante la pandemia: laurearmi entro l’anno. Ora ho finito tutti gli esami e la data della laurea è prevista per il 14 novembre. Ho realizzato l’impossibile!
Scrive il maestro Ikeda: «Il Daishonin fu esiliato sull’isola di Sado, una terribile persecuzione. Ma egli afferma che proprio grazie a questo riuscì a evitare di essere coinvolto in un conflitto armato. Quindi il suo esilio a Sado fu in realtà un beneficio. Vista con gli occhi del Budda, ogni cosa ha un profondo significato. Non dobbiamo mai lamentarci della nostra situazione. Finché abbiamo una forte fede, una fede coraggiosa, possiamo sicuramente trasformare tutte le difficoltà in qualcosa di positivo, trasformare il veleno in medicina. Vi prego di incidere queste parole del Daishonin nei vostri cuori e di continuare ad avanzare con decisione, qualunque cosa accada. Poiché il Buddismo riguarda la vittoria, è fondamentale vincere. Non dobbiamo assolutamente lasciarci sconfiggere. Dobbiamo vincere su noi stessi e vincere nella nostra vita. Questo è lo scopo della nostra fede e della nostra pratica buddista» (NR, 743, 26).
La soluzione per la vittoria si trova davvero dentro di noi.
In questi anni di grandi sfide ho capito che la lamentela e la sfiducia non mi fanno credere nel mio potenziale, mentre un cuore puro vince e realizza l’impossibile.

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