Michela ha conosciuto il Buddismo al liceo e da quel momento ha utilizzato il Daimoku, lo shakubuku e l’attività nella Soka Gakkai per chiarire i propri obiettivi negli studi e aprirsi una strada, senza mai cedere alla paura di non farcela. «La nostra decisione è in grado di smuovere ogni cosa – afferma –. L’importante, dunque, è decidere ogni giorno!»
Ho avuto la fortuna di sperimentare il potere di Nam-myoho-renge-kyo e iniziare a praticare mentre ero al liceo, sei anni fa. Finito quest’ultimo però, mi sentivo confusa riguardo al mio futuro. Avevo una passione sia per le lingue che per il diritto, ma non sapevo cosa decidere.
A settembre 2018 scelsi di iscrivermi alla facoltà di Lingue orientali. Ogni giorno però, mentre andavo a lezione, mi accompagnavano malessere e tristezza perché sentivo profondamente che quello non era il mio posto.
Decisi di fare tre ore di Daimoku al giorno e di assumermi la responsabilità di kosen-rufu nella mia zona.
Era il 2019 e determinai di sciogliere ogni tipo di paura entro il 16 marzo, giorno di kosen-rufu, e di chiarire quale fosse il percorso universitario più adatto per me.
Durante la riunione giovani del 16 marzo, incontrai una giovane donna che stava frequentando un corso in cui si approfondiva il Diritto internazionale, ma con una particolare attenzione alle lingue. Sembrava proprio quello che cercavo! Si trattava della facoltà di Cooperazione internazionale e Sviluppo, mi informai sugli esami e non ce n’era uno che non mi interessasse!
Dovevo aspettare il nuovo anno accademico per iscrivermi.
Nel frattempo, decisi di dare gli esami lì dove mi trovavo, sapendo che avrei avuto poi la possibilità di convalidarli nel passaggio di facoltà. Fu una grande sfida perché quello che studiavo non mi piaceva e sentivo molta pesantezza. Perciò determinai di sforzarmi ancora di più nell’attività buddista. Feci shakubuku a tre compagne universitarie che iniziarono a frequentare le riunioni. E riuscii a sostenere tutti gli esami che avevo stabilito di fare.
Ad agosto dello stesso anno ebbi l’opportunità di partecipare al corso del Gruppo studenti europeo a Francoforte. Partii con l’obiettivo di fare in me assoluta chiarezza: quattro giorni di incoraggiamenti, studio del Gosho e guide di Sensei, con la determinazione di portare una vittoria al mio maestro! Appena tornata a Roma andai in segreteria per le pratiche del passaggio di facoltà. Ricominciavo dal primo anno, ma non sentivo più alcuna sofferenza per aver impiegato più tempo degli altri per scegliere la mia facoltà.
Nel volume 30 de La nuova rivoluzione umana Sensei incoraggia così gli studenti Soka: «Il valore della vostra vita non è determinato dagli altri. Siete voi a decidere il vostro valore. È inutile paragonarvi agli altri e farvi influenzare da valutazioni relative o effimere, o preoccuparsi eccessivamente delle opinioni altrui e delle ultime tendenze. Alla fine, queste sono questioni fugaci e inconsistenti come la schiuma sulle onde» (NRU, 30, 39).
Mi sentivo gioiosa e fortunata perché, mentre lottavo per trovare la mia strada, avevo smesso di paragonarmi agli altri e di aver paura del giudizio.
Così, tre anni fa ho iniziato questo bellissimo percorso. Poi, a febbraio di quest’anno, ho avuto di nuovo un momento di sconforto pensando alla Laurea magistrale. Prendere una qualsiasi decisione mi mette sempre molta angoscia e paura. Stavolta però ho subito determinato di vincere e fare una grande esperienza.
Grazie a due ore di Daimoku al giorno, all’attività quotidiana nella Soka Gakkai e a un’attenta ricerca, ho compreso che mi sarebbe piaciuto specializzarmi in European studies, una magistrale di Giurisprudenza in inglese.
Per iscrivermi però era richiesto il livello B2 di lingua inglese, un certificato molto costoso che non potevo permettermi; inoltre non mi sentivo all’altezza di studiare così tanto Diritto. Ma nonostante tutto, una volta deciso ogni cosa si è armonizzata.
La mia relatrice mi ha assegnato la tesi e per tre mesi ho lavorato con grande sforzo, ma anche con grande passione. Nel frattempo è uscito un bando per gli studenti della mia università per ottenere il certificato B2 in inglese a un prezzo veramente buono!
Così a maggio, oltre a consegnare la tesi dovevo sostenere l’ultimo esame della triennale e l’esame di B2. A un certo punto ho pensato di non essere in grado di fare tutte queste cose insieme e non sentivo gioia ma solo tanta paura di fallire.
In quel momento sono state cruciali queste parole di Sensei: «In ogni battaglia la persona che decide di vincere, vincerà. Una simile decisione sprigiona un’energia e una forza illimitate» (NRU, 17, 62).
Rinnovando ogni giorno la decisione di vincere, con un forte Daimoku e un grande impegno in ogni istante della giornata, ho parlato del Buddismo a dodici persone nel mese di maggio, ho superato brillantemente l’ultimo esame della triennale, ho ricevuto i complimenti per la tesi dalla professoressa, che è rimasta molto colpita dal linguaggio giuridico che ho dimostrato di avere.
Quattro giorni prima della laurea sono arrivati i risultati del test d’inglese: ho ottenuto il First certificate B2 e il 5 luglio mi sono laureata con 109 su 110, prendendo il massimo punteggio per la tesi!
Senz’altro posso affermare che la vittoria per me significa lottare ogni giorno con spirito combattivo senza cedere alla paura di non farcela.
La nostra decisione è in grado in un istante di smuovere ogni cosa. L’importante è dunque decidere ogni giorno! Prometto a Sensei di continuare a sfidarmi e non essere mai sconfitta!